Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Would you believe in a love at first sight?

…yes I’m certain that it happens all the time!
La coppia Lennon-McCartney ci credeva eccome, nel 1967, quando uscì “Sgt.Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, considerato quasi unanimemente uno degli album che hanno rivoluzionato la musica pop.
Ebbene, circa ottanta anni prima ci credeva anche Giacomo Puccini evidentemente, perché l’amore a prima vista, con tutte le sue incognite, è proprio la fonte d’ispirazione per Manon Lescaut, l’opera che lo impose quale successore dell’ormai anziano Giuseppe Verdi. ( qui la mia recensione su Operaclick)
Beh, certo, anche il romanzo dell’abate Prevost ( Histoire du Chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut ) già musicato da Jules Massenet, ebbe la sua importanza, ma non sottilizziamo. (smile)
Puccini ha la capacità di proiettare immediatamente lo spettatore al centro delle sue storie: si pensi, solo per fare un esempio, a Tosca, che inizia con gli accordi dell’entrata del perfido Scarpia.
In Manon Lescaut bisogna aspettare qualche minuto, il tempo necessario perché irrompa tra gli studenti che scherzano in piazza una carrozza, nella quale siede Manon. Il Cavaliere Des Grieux la vede e ne rimane folgorato:
Des Grieux:
 
“Dio, quanto è bella!
Deh, se buona voi siete siccome siete bella,
mi dite il nome vostro, cortese damigella…”
 
Manon:
 
“Manon Lescaut mi chiamo.”
 
Poi, dopo qualche breve schermaglia, il nostro cavaliere, mentre Manon sale nella sua camera d’albergo, esplode:
 
“Donna non vidi mai, simile a questa!”
 
È cotto, subito.
Non si riavrà più, nonostante le umiliazioni, i tradimenti, la consapevolezza che Manon è frivola, attaccata al denaro, inaffidabile.
Si perde.
Seguirà la sua amata nelle Americhe, nel deserto, dove lei morrà di stenti.
 
“Ah, non vi avvicinate!
Chè, vivo me, costei nessun strappar potrà!”
 
Ha cantato alla fine del terzo atto.
Si sbagliava, povero Cavaliere Des Grieux, non aveva fatto i conti col Destino.
 
Tra l’altro, prima dell’opera ho incontrato una coppia di amici, che si presentava a teatro in sostituzione dei genitori che non avevano voglia di partecipare.
Ebbene, mi sono meravigliato che avessero deciso di passare così la serata, visto che non sono appassionati, tanto che ho pensato che la circostanza avrebbe potuto essere presa come segnale inquietante e foriero di sventura.
Infatti, verso la fine del terzo atto, a qualcuno dei palchi superiori è sfuggito di mano il binocolo, che si è schiantato ad un metro dal mio amico.
Un avvertimento del Destino? (strasmile)
Buona settimana a tutti.
 
 

20 risposte a “Would you believe in a love at first sight?

  1. utente anonimo 14 Maggio 2007 alle 5:31 PM

    Ciao Maestro, un breve salutino a te e consorte; allora si produce questo noir breve o no?-)Nè

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  2. megbr 15 Maggio 2007 alle 7:52 am

    mmmm … stiamo forse assistendo ad un velato tradimento contro il ‘povero’ Richard?

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  3. filorosso 15 Maggio 2007 alle 10:30 am

    Ho letto anche la recensione: sei un grande, non ti sfugge proprio niente!
    Baci, Filo

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  4. utente anonimo 15 Maggio 2007 alle 1:12 PM

    Insomma Manon era una gatta morta?
    Uaz!

    Margot :p

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  5. utente anonimo 15 Maggio 2007 alle 1:32 PM

    invece di essere contento dei novelli ospiti del teatro ed anzi, cimentarti in una spettacolare animazione, hai pensato ad un cattivo presagio????
    che diamine succede Vecchiet??? Sarà che volevi la Manon tutta per te???
    Prrrrrrrrrrrrrr

    grisù

    PS: peggio di una gatta morta, mooooooooolto peggio

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  6. amfortas 15 Maggio 2007 alle 2:30 PM

    nenè, può essere che col caldo la mia ispirazione esca fuori 🙂
    megbr, non sia mai! Richard è intoccabile 🙂
    Filo, questa volta sono stato cattivello…forse perchè, visti gli interpreti, le mie aspettative erano più alte del solito e sono state deluse 😦
    margie, potresti scrivere un post sulle differenze tra le gatte morte e le drude, non ti pare?
    Mi sembra che ne hai osservate parecchie da vicino… (uahahahaha)
    grisù, lo spettacolo l’ho fatto prima, mentre prendevamo l’aperitivo…e poi sai, l’amico in questione era mio compagno di liceo, e quindi conosce tutto il repertorio 🙂

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  7. utente anonimo 15 Maggio 2007 alle 9:31 PM

    Che audace accostamento! Sgt Pepper’s…
    Mi è piaciuto.
    Comunque anche l’Opera è pericolosa, sarà consigliato l’elmetto!

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  8. bobregular 16 Maggio 2007 alle 9:26 am

    il binocolo del destino!!
    pensa che mentre recitavamo coralmente (ed orribilmente) il XXXIII Canto del Paradiso in duomo, avevamo sospesi sulla testa dei “turiboloni di Damocle” da una tonnellata l’uno.
    Se non son caduti sabato non cadranno più 🙂

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  9. minstrel 16 Maggio 2007 alle 9:43 am

    In realtà carissimo, recenti studi hanno dimostrato che il libretto originale di Manon prevedeva questa battuta di “cambio scena e musica”:

    Deh, se bbona voi siete siccome siete bella

    😉

    yours

    MAURO

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  10. utente anonimo 16 Maggio 2007 alle 10:33 am

    ciao amfortas, leggerti è una carezza sul cuore. Grazie, a presto!
    flavia

    p.s. ho letto il tuo post precedente e ti ringrazio per la segnalazione di Fred Vargas. L’avevo addocchiata in libreria.. ma ora la leggerà. Io adoro la letteratura gialla, ho una raccolta di Gialli Mondadori (sic) con James Hadley Chase e …. Simenon. Amo anche Michael Connelly, Ed Mc Bain, Patricia Cornell. baci

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  11. utente anonimo 16 Maggio 2007 alle 1:23 PM

    scusa, sono stati i biglietti in sostituzione dei genitori che mi hanno fuorviato……cioè già loro hanno una VENERANDA età!!!! :O

    opssss…… ahahahhaha

    ciao vecchiett!!!

    grisù

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  12. amfortas 16 Maggio 2007 alle 3:31 PM

    octopus, ho altri episodi da raccontare, magari un giorno…
    bob, i turiboloni di damocle sono mitici 🙂
    Mauro, magari nella tua versione l’opera sarebbe più conosciuta…hai mai pensato di darti alla regia? 🙂
    Flavia, anche a me piace molto il genere, Simenon in particolare…hai letto per caso Serenata di Mc Bain? Parla di un baritono che ha perso la voce!
    grisù, questa battuta me l’aspettavo da margie…però ormai è un po’ rin…secchita, ecco 🙂

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  13. utente anonimo 16 Maggio 2007 alle 3:56 PM

    Amfortas non disturbarmi, sto lavorando sul trattato “Le drude e le gatte morte. Fenomenologia di una devianza genetica.”
    Verrà fuori un’enciclopedia. E ti risparmio una facile battuta.

    Margot :p

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  14. minstrel 17 Maggio 2007 alle 8:13 am

    Mah, più che alla regia potremmo mettere te come librettista, bob direttore d’orchestra, giorgia alle scene (e regia), io come compositore (buahaha) e GioVit come critico dell’antemprima.

    Insomma, manca solo il soggetto!

    😉

    yours

    MAURO

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  15. mu 17 Maggio 2007 alle 9:48 am

    GioVit mi detesta, quindi non vi conviene avermi come scenografa & regista (poi non dite che non vi avevo avvertito, eh?)…

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  16. Princy60 17 Maggio 2007 alle 11:36 am

    Un po’ pirla Des Grieux, eh? ;-)***

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  17. utente anonimo 17 Maggio 2007 alle 3:09 PM

    buahahah, ma pensi che un’eventuale critica negativa arrivi per la tua regia?!?!

    yours

    compositore anonimo perchè non ha voglia di loggarsi e perchè si vergogna…

    😉

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  18. amfortas 17 Maggio 2007 alle 3:17 PM

    margie, non ti disturbo so che sei molto impegnata, in effetti…
    Mauro, non è mica una cattiva idea eh? 🙂
    Principessa, sai quanti emuli di Des Grieux esisitono in natura? E soprattutto quante Manon! 🙂
    Giorgia in effetti, come dice Mauro, non mi pare che sia tu l’anello debole della catena :-))
    Comunicazione di servizio.
    La mia mail personale è scesa in sciopero, chiedo scusa a chi mi ha scritto, ma al momento non sono in grado di leggere!

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  19. utente anonimo 17 Maggio 2007 alle 5:40 PM

    Ciao P. ( che bella voce che hai al telefono – faccinacongliocchiali- )
    ma allora non solo la FRZDDSTN porta sfiga?
    …devo rivedere tutti i miei parametri… ( faccinaperplessa )
    Tsk

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  20. utente anonimo 21 Maggio 2007 alle 4:11 PM

    ciao amfortas…
    io periodo… che guarda… coi nervi a fior di pelle che mi ritrovo basta che mi squilli il cellulare per farmi saltare fino al soffitto.
    nel pieno della separazione… vediamo quando riesco a riprendermi la casa in montagna accidenti… intanto qua è pieno di colpi di scena, anzi colpi bassi… vorrei un sbalzo temporale e arrivare quando tutto è già finito.
    l’avvocato sorride e parla di tempi lunghi… dannazione è da inizio anno che ci sto provando..
    abbraccione
    ivy

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