Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Norma: in mia man alfin tu sei. Intervista a Daniela Dessì.

Martedì 29 aprile è una giornata molto particolare, per noi melomani. Infatti, Daniela Dessì, con ogni probabilità una delle ultime cantanti che si può fregiare a ragione del titolo di Diva (anche se a lei non piace), debutta il personaggio di Norma, nell’omonima opera di Bellini.
L’allestimento di Bologna e coprodotto con il Verdi di Trieste, e si giova (speriamo, almeno) della regia di Federico Tiezzi, che ha firmato recentemente una bellissima Iris di Mascagni.
La prima sarà trasmessa in diretta da Radio3, martedì alle 20.30; il cast è completato da Fabio Armiliato (Pollione), Kate Aldrich (Adalgisa), Rafal Siwek (Oroveso).
Qui c’è il libretto, per chi volesse seguire l’opera.
Qui la trama ed un breve inquadramento storico.
 
Dopo aver visto e sentito Daniela Dessì a Montecarlo, nello splendido debutto come Leonora nella “Forza” verdiana, approfitto della sua cortesia per farle un’intervista telefonica, in vista di questa nuova sfida, perché di questo si tratta. La sacerdotessa druidica è un ruolo da far tremare i polsi a qualsiasi artista ed è stato proposto, con alterne fortune, da tutte le cantanti storiche.
È il caso di cominciare la chiacchierata proprio parlando di questo prossimo impegno, direi.
 
 
Daniela, tra qualche giorno ci siamo, come sei arrivata alla decisione di debuttare questo personaggio così impegnativo?
È tanto che desideravo farlo, ho cercato di essere sempre molto accorta nel gestire la mia carriera, specie per certi personaggi così complessi, che hanno bisogno sì di un’ovvia maturità vocale, ma anche teatrale, perché Norma è un ruolo che può essere sottovalutato. È successo spesso che si siano fatte delle imitazioni o delle creazioni non pertinenti, di una donna un po’ virago o folle, mentre va affrontato soprattutto dal punto di vista belcantistico, perché di questo si tratta. Questo tipo di canto si lega poco con interpretazioni sbilanciate sul lato verista; troppe volte si sono viste Norme isteriche, mentre si tratta di una donna temperamentosa e ferita negli affetti, ma pur sempre una donna “regale”, che è tutt’altra faccenda. Il personaggio, quindi, richiede molto studio: io spero di esserci arrivata con l’esperienza e col lavoro. Vedi, io ho cominciato la carriera con il belcanto, uno stile che cerco di trasmettere in tutte le opere che affronto, perché credo profondamente che anche il verismo vada cantato, quelle partiture sono ricche di colori. Lo stile del belcanto insegna una vocalità di classe, pulita, che eviti portamenti, forzature e situazioni esasperate. Norma mi riporta indietro con gli anni, quando facevo Rossini, il Donizetti più fiorito, Bellini, addirittura il barocco; insomma spero che la natura e il mio passato mi consentano di arrivare preparata, anche perché non vorrei presentarmi al ruolo troppo tardi e non risultare credibile, bisogna sempre cercare d’essere anche credibili e non ridicoli. Ho buone aspirazioni ed aspettative: in primis cantare bene l’opera, e magari poi, negli anni, creare se non proprio un’esecuzione di riferimento, almeno un precedente positivo. A questo scopo, credo sia utile guardare sì indietro, ma come conoscenza e non come imitazione; io ad esempio ascolto attentamente Rosa Ponselle, che per me è stata il più grande soprano di sempre, perché riusciva a passare da un repertorio all’altro mantenendo una bellezza di suono ed una linea di canto eccezionale. Bisogna cercare di capire il pensiero musicale che c’è dietro ad un grande artista, confrontarlo col proprio e trarne le conseguenze, trovare i punti in comune per la propria elaborazione del personaggio. Molte colleghe dalla voce bellissima, non sono durate nel tempo perché hanno solo imitato la voce della Callas ad esempio, ma non sono andate più a fondo. Secondo me è un approccio sbagliato, che senso ha essere la copia di qualcuno?
Ora, non che Norma sia un personaggio facile, ma voglio dire, ci possiamo aspettare che nelle tue aspirazioni ci sia anche un approccio al Donizetti più marcatamente tragico, ad esempio? Un Roberto Devereux?
Certo, lo sto valutando proprio in questo periodo. Il Devereux è un mio pensiero piuttosto costante, ma anche il Poliuto ad esempio, o riprendere la Maria Stuarda, risolvendo i personaggi, tutti magnifici, per mezzo della mia cifra interpretativa, che non è quella di un soprano leggero né drammatico, ma quella di un soprano lirico, che a ben vedere dovrebbe essere la voce giusta per questi ruoli, un soprano lirico con agilità. Ti dirò di più, vorrei tornare a fare Ifigenia di Gluck: proprio a Montecarlo si parlava nelle settimane scorse di una Vestale, insomma un percorso a ritroso nella mia carriera, in un certo senso.
Quando ti ho sentito a Montecarlo, sono rimasto molto colpito dalla tua interpretazione di Leonora, un personaggio che devi aver studiato molto, ma ti voglio fare una domanda un po’ particolare: può contare nella riuscita caratterizzazione del personaggio, oltre alla tecnica ed allo studio, l’esperienza di vita? Sapere che significa davvero partire, lasciare un porto sicuro, sentirsi abbandonati?
Leonora è un ruolo al quale io tengo molto, è molto difficile, non si può certo improvvisare in nessun senso. Certe tempeste della vita reale in qualche modo fanno crescere; due anni fa nel giro di nove mesi ho perso entrambi i genitori, per me è ancora un dolore tremendo ma è proprio questo che ti fa maturare anche il personaggio: quando Leonora perde, nell’opera, il padre, la mia esperienza di vita si trasferisce sul palco, attraverso un meccanismo emotivo. Il vissuto quindi aiuta, ma non solo nei casi drammatici, anche nelle circostanze positive di un amore che va bene, di una vita serena.
Dal punto di vista vocale, c’è nel personaggio di Leonora un passo specifico in cui l’artista pensa: “Ecco, ora qua mi aspettano tutti?”
Qui ce ne sono almeno tre di passaggi così! “ Madre pietosa vergine”, che è forse il momento più pesante vocalmente, perché è una vera e propria scena, coro compreso. Cantavo la “La vergine degli angeli” sin da adolescente, ma è stata in ogni caso difficile in questa produzione monegasca perché c’erano due atti compressi, perciò puoi arrivare al dunque con qualche piccolo problema in gola e la voce non limpidissima, in un’aria di una bellezza straordinaria. Poi c’è “Pace mio Dio”, che è un po’ come la Pira del Trovatore, tutti ti aspettano lì: è un’aria che io considero tra le più belle del melodramma in generale. Difficilissima perché arriva alla fine dell’opera, e bisogna cantare cercando di seguire le puntualissime indicazioni verdiane di cui il pezzo è costellato, ci sono mille colori, insomma pensi: “ Ora mi gioco la serata!”
E poi c’è il finale dell’opera, così coinvolgente che io m’emoziono sempre…
Succede anche agli artisti, a me viene sempre il magone (ed accenna l’aria).
La soluzione registica adottata per la scena finale dell’opera? Io all’inizio sono rimasto un po’ perplesso, ma poi mi è sembrata molto ben riuscita.
Nel suo complesso io l’ho trovata plausibile, questa morte vista come trasfigurazione e non solo come morte fisica: c’è un forte contrasto tra la veste insanguinata e Leonora che se ne va, forse la sua anima di donna forte resta? In particolare questa scelta mi ricorda un po’ la morte di Adriana Lecouvreur o Isotta. In generale io sono per le cose semplici nella realtà teatrale, però questa soluzione mi ha convinto, è una visione molto romantica ed inoltre spesso la rappresentazione della morte fisica, dal punto di vista interpretativo, crea problemi di forzature espressive non pertinenti. Voglio dire, la nascita e la morte sono due cose semplici, mentre, tanto per fare un esempio, in televisione si vedono queste esagerazioni di donne che urlano come pazze durante il parto…insomma io ho sofferto, certo, ma ho partorito senza urlare come una matta!
Tornando a Leonora, questo personaggio è una grande scuola vocale. Io adoro Verdi, l’ho sempre ascoltato anche se poi ho cantato anche tantissimo Puccini. A questo proposito Paata Burchuladze, che è stato molto bravo, mi diceva che il ruolo di Padre Guardiano è un toccasana e che dovrebbe cantarlo più spesso, perché richiede una disciplina che magari si perde interpretando altri ruoli. In Verdi non c’è mai nulla di forzato per il proprio registro vocale, questo intendo.
In generale, in ogni caso, la “Forza” è un’opera assai difficile da allestire: vedi ad esempio la creazione di un personaggio come Fra’Melitone, un elemento brillante, ma non buffo, in un’opera tragica. Qui sono indispensabili sei primi cantanti.
Affrontiamo un altro argomento, lavorare in Italia o all’estero, che differenze ci sono? Tu ti esibisci molto anche in Italia, ad esempio.
Io lavoro molto in Italia perché per noi italiani è un vanto farlo, e dovrebbe essere così anche per lo Stato che dovrebbe appoggiare i nostri artisti attraverso un’organizzazione teatrale adeguata, ma non è così. Fino a che non si ripristineranno le sorti politiche italiane, anche l’opera ne risentirà parecchio e questo è un dispiacere profondo che io ed i miei colleghi sentiamo molto. Un valore culturale ed identificativo così importante si sta sgretolando per scelte sbagliate, scellerate. È un gran dolore per me vedere l’Arte della Lirica sempre in un angolo, che se passa in televisione lo fa ad ora assurda, perché non crea audience…insomma guardiamoci l’isola dei famosi! All’estero, in Francia, in Spagna, in Giappone c’è tutt’altra programmazione e cura per l’opera, trovo assurdo che ciò non succeda anche in Italia.
In Germania tu non lavori molto, vero?
No, perché io non posso permettermi di provare un mese e mezzo per poi vedere una regia che stravolge tutto, preferisco fare allora qualche serata di gala, passando da una città all’altra, o qualche concerto. Mi dispiace, perché il popolo tedesco ama molto la lirica italiana, in particolare Verdi. Il mercato tedesco è un po’ particolare, richiede dei compromessi che io sinceramente non me la sento d’affrontare.
Beh, e te lo puoi permettere…
Questo lo lascio dire agli altri (si sente che sorride)…peccato perché specialmente in un paio di teatri tedeschi si lavora molto bene . Intanto nei mesi scorsi ho cantato Tosca a Vienna, alla Staatsoper, dove sono di casa, ed ho pure partecipato come ospite d’onore all’Opernbal (il ballo delle debuttanti ).
Andiamo avanti. Ci sono state anche novità sul mercato discografico, vero? Quale criterio ti ha guidato nella scelta delle romanze da inserire? La tua vocalità, il tuo attaccamento personale a qualche personaggio o altro?
Sì, è uscito un nuovo cd d’arie verdiane. [bellissimo, lo consiglio davvero a tutti, nota di Paolo] In realtà desideravo fare un omaggio al compositore che mi ha insegnato ad amare l’opera: la prima che ho ascoltato è stata Aida e di seguito Otello, Trovatore e Traviata. Sono cresciuta con le sue melodie nell’animo.
In passato ho già registrato Don Carlo, Falstaff, Requiem, Aida e, in un mio primo recital discografico, romanze tratte da Otello, Don Carlo, Aida ed altre ancora. Ho sentito la necessità di completare il percorso operistico verdiano, inserendo pure un ruolo al di fuori dal mio repertorio d’elezione, e cioè l’aria di Eboli dal Don Carlo.
A questo proposito, lasciami aggiungere che ringrazio l’orchestra Arturo Toscanini per la grande disponibilità e bravura e, soprattutto, per l’entusiasmo con cui mi ha accompagnata in quest’importante progetto.
Un sentito ringraziamento anche al maestro Steven Mercurio, con il quale ho un trascorso musicale piuttosto ampio, ottimo musicista e caro amico.
 
Beh Daniela, in bocca al lupo per la Norma, allora!
Crepi il lupo!
 
 
Bisogna dire che Daniela nel frattempo ha cantato pure una bellissima Fanciulla del West a Roma insieme a Fabio Armiliato, ed è davvero molto disponibile e simpatica. È uscito pure un nuovo cd dell’Andrea Cheniér di Giordano. (dove trovano il tempo, questi cantanti, non lo so)
La sensazione è stata di parlare con una persona sì preparata nel suo campo, ma soprattutto con un’artista colta, innamorata del proprio lavoro e rispettosa delle esigenze del pubblico, oltre che legittimamente ambiziosa, nella miglior accezione del termine.
Insomma, non si diventa Daniela Dessì per caso, vale la pena sottolinearlo.
Personalmente, le auguro un successo “Senza nube e senza vel”.
Buon fine settimana a tutti.
 
 
 
 
 
 
 
 

71 risposte a “Norma: in mia man alfin tu sei. Intervista a Daniela Dessì.

  1. utente anonimo 26 aprile 2008 alle 5:11 PM

    Ciao Amfortas, sai che dopodomani vado a sentire nientepopodimeno che la nona sinfonia di Ludovicovan? Dai, fammi un applauso! 🙂
    p.s. cos’è che non ho digerito, il ritorno dell’Innominabile e la sua band o cosa?

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  2. utente anonimo 26 aprile 2008 alle 5:11 PM

    Ciao Amfortas, sai che dopodomani vado a sentire nientepopodimeno che la nona sinfonia di Ludovicovan? Dai, fammi un applauso! 🙂
    p.s. cos’è che non ho digerito, il ritorno dell’Innominabile e la sua band o cosa?

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  3. amfortas 26 aprile 2008 alle 5:27 PM

    Alessandro, la prima che hai detto 🙂
    In quanto alla nona, beato te, con quel gran direttore!
    E comunque una standing ovation per te 🙂

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  4. amfortas 26 aprile 2008 alle 5:27 PM

    Alessandro, la prima che hai detto 🙂
    In quanto alla nona, beato te, con quel gran direttore!
    E comunque una standing ovation per te 🙂

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  5. pears 26 aprile 2008 alle 6:32 PM

    bellissima intervista. bravo
    pears

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  6. pears 26 aprile 2008 alle 6:32 PM

    bellissima intervista. bravo
    pears

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  7. utente anonimo 26 aprile 2008 alle 9:44 PM

    Complimenti per la bella intervista. E un grande in bocca al lupo alla Signora Dessì per il prossimo debutto! 🙂 Orby

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  8. utente anonimo 27 aprile 2008 alle 3:29 am

    Splendida l’intervista. In bocca al lupo, m*rde à la puissance treize, e ptui ptui ptui all’Artista.

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  9. Moher66 27 aprile 2008 alle 7:50 am

    Reduce dal battesimo del Teatro, vengo ad istruirmi un pò qui.
    Prima o poi racconterò le mie avventure
    Ciao :-))
    Elena

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  10. Moher66 27 aprile 2008 alle 7:50 am

    Reduce dal battesimo del Teatro, vengo ad istruirmi un pò qui.
    Prima o poi racconterò le mie avventure
    Ciao :-))
    Elena

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  11. utente anonimo 27 aprile 2008 alle 9:34 am

    La Dessi’ dovrebbe concentrarsi o stare attenta al suo vibrato troppo largo (forse sta sbagliando repertorio ,secondo me troppo drammatico, per la suo bella voce lirica), mi spiace perche’ i suoi acuti mi ricordano la Callas (fine carriera)! Auguri Daniela

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  12. utente anonimo 27 aprile 2008 alle 10:58 am

    Bella intervista, e complimenti alla signora Dessi’ per l’approccio che sta seguendo nell’affrontare il personaggio di Norma!

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  13. amfortas 27 aprile 2008 alle 3:19 PM

    pears, lo dico a te, ma vale per tutti.
    Se l’intervista è buona, ti posso assicurare che il merito va a Daniela Dessì, che è stata disponibile oltre ogni mia rosea previsione.
    Comunque grazie!
    orby, ciao a te, mi fa piacere che tu sia intervenuto 🙂
    maliardina, gli scongiuri si sprecano un po’ ovunque 🙂
    Elena, a presto allora, sono curioso!
    anonimoferguson, il tuo commento è schizoide, ma so che l’hai fatto apposta, quindi va bene anche così.
    anonimo, e pensa che ci ritiene che la Dessì abbia preparato il personaggio in 10 giorni…ciao!

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  14. amfortas 27 aprile 2008 alle 3:19 PM

    pears, lo dico a te, ma vale per tutti.
    Se l’intervista è buona, ti posso assicurare che il merito va a Daniela Dessì, che è stata disponibile oltre ogni mia rosea previsione.
    Comunque grazie!
    orby, ciao a te, mi fa piacere che tu sia intervenuto 🙂
    maliardina, gli scongiuri si sprecano un po’ ovunque 🙂
    Elena, a presto allora, sono curioso!
    anonimoferguson, il tuo commento è schizoide, ma so che l’hai fatto apposta, quindi va bene anche così.
    anonimo, e pensa che ci ritiene che la Dessì abbia preparato il personaggio in 10 giorni…ciao!

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  15. giuba47 27 aprile 2008 alle 6:57 PM

    C’è sempre qualcosa da imarare. Giulia

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  16. amfortas 28 aprile 2008 alle 7:00 am

    Giuba, parole sante, solo uno sciocco può non accorgersene.
    Ciao 🙂

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  17. amfortas 28 aprile 2008 alle 7:00 am

    Giuba, parole sante, solo uno sciocco può non accorgersene.
    Ciao 🙂

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  18. mu 28 aprile 2008 alle 9:37 am

    (niente, volevo solo dire che mi confondo sempre e tendo a chiamare Oroveso alternativamente “Orosaiwa” oppure “Ovosodo”…)

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  19. amfortas 28 aprile 2008 alle 9:59 am

    Giorgia, io faccio di peggio, credimi.
    Magari non con i personaggi di Norma, ma, ad esempio, Otello mi evoca sempre i cioccolatini…esistono ancora?
    Per non parlare di altro, non pubblicabile su di un blog rispettabile…
    Un giorno ti mando gli squallidi calambour che faccio con le romanze…
    Ciao 🙂

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  20. amfortas 28 aprile 2008 alle 9:59 am

    Giorgia, io faccio di peggio, credimi.
    Magari non con i personaggi di Norma, ma, ad esempio, Otello mi evoca sempre i cioccolatini…esistono ancora?
    Per non parlare di altro, non pubblicabile su di un blog rispettabile…
    Un giorno ti mando gli squallidi calambour che faccio con le romanze…
    Ciao 🙂

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  21. utente anonimo 28 aprile 2008 alle 12:15 PM

    da Giuliano:
    ai miei esordi come ascoltatore, mi è capitato di incontrare un disco di Ezio Pinza. Da allora, quando ascolto Norma, chiedo sempre: chi è il basso che fa Oroveso??
    Ma un altro Ezio Pinza non c’è più stato…

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  22. utente anonimo 28 aprile 2008 alle 12:15 PM

    Mi accorgo solo ora che il mio ultimo post ha qualcosa in comune con il tuo precedente… Per quanto riguarda questo, colgo al volo, per un regalo, il consiglio sul Cd. Grazie!
    Ghismunda

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  23. utente anonimo 28 aprile 2008 alle 12:15 PM

    da Giuliano:
    ai miei esordi come ascoltatore, mi è capitato di incontrare un disco di Ezio Pinza. Da allora, quando ascolto Norma, chiedo sempre: chi è il basso che fa Oroveso??
    Ma un altro Ezio Pinza non c’è più stato…

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  24. utente anonimo 28 aprile 2008 alle 12:15 PM

    Mi accorgo solo ora che il mio ultimo post ha qualcosa in comune con il tuo precedente… Per quanto riguarda questo, colgo al volo, per un regalo, il consiglio sul Cd. Grazie!
    Ghismunda

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  25. utente anonimo 28 aprile 2008 alle 5:14 PM

    Non ho letto neanche una riga. Sono qui solo per dirti che sono tornata e sono armata di timbro. Contento, vero?

    Die heide Margot :p

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  26. utente anonimo 28 aprile 2008 alle 5:14 PM

    Non ho letto neanche una riga. Sono qui solo per dirti che sono tornata e sono armata di timbro. Contento, vero?

    Die heide Margot :p

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  27. amfortas 28 aprile 2008 alle 6:24 PM

    Giuliano, Pinza è uno dei miei cantanti storici preferiti, però è morto da un po’.
    Godiamoci i contemporanei 🙂
    Ghismunda, appena posso leggo il tuo post, comunque il cd è davvero bello, lo dicono anche i detrattori…
    margie, prepara un timbro nuovo, poi ti dirò che scrivere 🙂

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  28. amfortas 28 aprile 2008 alle 6:24 PM

    Giuliano, Pinza è uno dei miei cantanti storici preferiti, però è morto da un po’.
    Godiamoci i contemporanei 🙂
    Ghismunda, appena posso leggo il tuo post, comunque il cd è davvero bello, lo dicono anche i detrattori…
    margie, prepara un timbro nuovo, poi ti dirò che scrivere 🙂

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  29. Persephassa 28 aprile 2008 alle 7:26 PM

    Complimenti all’intervistata e all’intervistatore!! 😉 Io mi limito a fare alla signora Dessì ed a Fabio Armiliato i miei più grandi in bocca al lupo: a Roma sono stati fantastici, sia sul palco che fuori! ftu ftu ftu!

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  30. amfortas 29 aprile 2008 alle 7:36 am

    Persephassa, siamo arrivati al gran giorno!
    Stasera sarò attaccato alla radio, non ci sono alternative!
    Scongiuri come se piovesse 🙂
    (poi magari se in privato mi dici il tuo nick su OC, te ne sarei grato…)
    Ciao!

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  31. amfortas 29 aprile 2008 alle 7:36 am

    Persephassa, siamo arrivati al gran giorno!
    Stasera sarò attaccato alla radio, non ci sono alternative!
    Scongiuri come se piovesse 🙂
    (poi magari se in privato mi dici il tuo nick su OC, te ne sarei grato…)
    Ciao!

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  32. Persephassa 29 aprile 2008 alle 11:51 am

    Assolutamente! Stasera davanti al computer (eh non ho la radio quì…)!! Potrebbero partire cori da stadio…^^
    Oh ma certo! nel forum santuzza fui! ;)) (sì lo so, potevo scegliere un nick un po’ meglio!)

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  33. Persephassa 29 aprile 2008 alle 11:51 am

    Assolutamente! Stasera davanti al computer (eh non ho la radio quì…)!! Potrebbero partire cori da stadio…^^
    Oh ma certo! nel forum santuzza fui! ;)) (sì lo so, potevo scegliere un nick un po’ meglio!)

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  34. amfortas 29 aprile 2008 alle 3:39 PM

    Persephassa, ecco perché non realizzavo chi fossi, sei iscritta da poco…insomma, incrociamo le dita, comunque 🙂

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  35. utente anonimo 30 aprile 2008 alle 7:06 am

    Ieri sera(29-05-08 )ho ascoltato Norma in diretta, che dire “Provincialita’ Totale”,la Dessi’ con la voce usurata (mi ricorda la Gallina Padovana pur essendo genovese,dice lei), fuori stile, con note sbagliate e ACUTI STRILLACCHIATI presi cosi’ cosi’,cerca di imitare la Callas pur non avendo i mezzi! Armiliato?Stendiamo un velo pietoso..In teatro poi ”tutto organizzato”,come al solito, quando cantano i sussignori “Appalausi” a go go e spreco di fiori… W LA PROVINCIALITA’

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  36. utente anonimo 30 aprile 2008 alle 7:06 am

    Ieri sera(29-05-08 )ho ascoltato Norma in diretta, che dire “Provincialita’ Totale”,la Dessi’ con la voce usurata (mi ricorda la Gallina Padovana pur essendo genovese,dice lei), fuori stile, con note sbagliate e ACUTI STRILLACCHIATI presi cosi’ cosi’,cerca di imitare la Callas pur non avendo i mezzi! Armiliato?Stendiamo un velo pietoso..In teatro poi ”tutto organizzato”,come al solito, quando cantano i sussignori “Appalausi” a go go e spreco di fiori… W LA PROVINCIALITA’

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  37. utente anonimo 30 aprile 2008 alle 7:19 PM

    ecco io non avrei osato così tanto (gallina padovana) però non m’è piaciuta e ho trovato gli applausi un “tantinello” esagerati.
    Oggi non ho potuto ascoltare Suozzo e Stinchelli, mi piacerebbe sapere cosa ne hanno detto, dopo la presentazione e l’intervista alla Dessì durante una delle puntate de la barcaccia. Attenderò il podcast

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  38. utente anonimo 30 aprile 2008 alle 7:19 PM

    ecco io non avrei osato così tanto (gallina padovana) però non m’è piaciuta e ho trovato gli applausi un “tantinello” esagerati.
    Oggi non ho potuto ascoltare Suozzo e Stinchelli, mi piacerebbe sapere cosa ne hanno detto, dopo la presentazione e l’intervista alla Dessì durante una delle puntate de la barcaccia. Attenderò il podcast

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  39. amfortas 1 Maggio 2008 alle 2:33 PM

    Rispondo volentieri all’anonimo, e non cancello il commento perché non l’ho mai fatto.
    Rispetto il tuo dissenso sulla prestazione dei cantanti, ma non i toni che sono, semplicemente, stupidi ed incivili.
    Inoltre, non credo ci sia grande vecchio che piloti i consensi a teatro, ma solo enormi cretini che pensano che esista.
    Passim, ho trovato esagerato anch’io l’applauso dopo il Casta Diva, ma tieni conto che Dessì è stata (a mio avviso scientemente) disturbata dallo squillare di un cellulare un attimo prima che attaccasse l’aria.
    Forse, è stata anche una manifestazione di solidarietà nei confronti di una cantante che, vale la pena ricordarlo, è amatissima ovunque.
    Ciao.

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  40. amfortas 1 Maggio 2008 alle 2:33 PM

    Rispondo volentieri all’anonimo, e non cancello il commento perché non l’ho mai fatto.
    Rispetto il tuo dissenso sulla prestazione dei cantanti, ma non i toni che sono, semplicemente, stupidi ed incivili.
    Inoltre, non credo ci sia grande vecchio che piloti i consensi a teatro, ma solo enormi cretini che pensano che esista.
    Passim, ho trovato esagerato anch’io l’applauso dopo il Casta Diva, ma tieni conto che Dessì è stata (a mio avviso scientemente) disturbata dallo squillare di un cellulare un attimo prima che attaccasse l’aria.
    Forse, è stata anche una manifestazione di solidarietà nei confronti di una cantante che, vale la pena ricordarlo, è amatissima ovunque.
    Ciao.

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  41. utente anonimo 4 Maggio 2008 alle 9:38 PM

    E basta co sto’ telefonino, sono cose che capitano ovunque ! Mi sembra comico voler creare la leggenda,per
    uno o due squilli di telefono(si cade nel ridicolo) ! Tutto questo e’ tipico della Sig.Dessi’ ! Io condivido pienamente, il commento di prima, tutto organizzato ! Mi soffermerei poi, piu’ sulle note prese male dalla Sig.ra e le agilita’ alla “me viene o nu mme’ viene” ! Altro che telefonino ! E che dire del Sig. Armiliato… Bo’ un misto fra l’ingolato e l’urlacchiato sfocato !
    E non venitemi a dire che questa era una Norma Vincente… loretta

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  42. utente anonimo 4 Maggio 2008 alle 9:38 PM

    E basta co sto’ telefonino, sono cose che capitano ovunque ! Mi sembra comico voler creare la leggenda,per
    uno o due squilli di telefono(si cade nel ridicolo) ! Tutto questo e’ tipico della Sig.Dessi’ ! Io condivido pienamente, il commento di prima, tutto organizzato ! Mi soffermerei poi, piu’ sulle note prese male dalla Sig.ra e le agilita’ alla “me viene o nu mme’ viene” ! Altro che telefonino ! E che dire del Sig. Armiliato… Bo’ un misto fra l’ingolato e l’urlacchiato sfocato !
    E non venitemi a dire che questa era una Norma Vincente… loretta

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  43. amfortas 5 Maggio 2008 alle 12:07 am

    loretta…stasera avresti potuto davvero gridare al complotto.
    Un teatro pieno di pecoroni così non l’ho mai visto, tutti a sostenere che avevano appena assistito alla migliore Norma da moltissimi anni a questa parte.
    Uno scandalo, davvero 🙂
    Imperdonabili poi le ovazioni continuate a Dessì, per non parlare degli unanimi entusiastici consensi ad Armiliato e a tutto il resto del cast.
    Per fortuna che ci sono gli eletti come te, che un giorno potranno dire che hanno guidato la rivolta contro la globalizzazzione del consenso.
    Tu entrerai nella Storia, noi poveretti a stento nella cronaca del Resto del Carlino.
    Destino cinico e baro!

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  44. amfortas 5 Maggio 2008 alle 12:07 am

    loretta…stasera avresti potuto davvero gridare al complotto.
    Un teatro pieno di pecoroni così non l’ho mai visto, tutti a sostenere che avevano appena assistito alla migliore Norma da moltissimi anni a questa parte.
    Uno scandalo, davvero 🙂
    Imperdonabili poi le ovazioni continuate a Dessì, per non parlare degli unanimi entusiastici consensi ad Armiliato e a tutto il resto del cast.
    Per fortuna che ci sono gli eletti come te, che un giorno potranno dire che hanno guidato la rivolta contro la globalizzazzione del consenso.
    Tu entrerai nella Storia, noi poveretti a stento nella cronaca del Resto del Carlino.
    Destino cinico e baro!

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  45. utente anonimo 5 Maggio 2008 alle 7:18 am

    Sei davvero comico,anzi diciamo simpatico! Quanto ti hanno dato ….
    Baci Baci

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  46. utente anonimo 5 Maggio 2008 alle 7:18 am

    Sei davvero comico,anzi diciamo simpatico! Quanto ti hanno dato ….
    Baci Baci

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  47. utente anonimo 5 Maggio 2008 alle 7:24 am

    E’ davvero uno scandalo, ma di quelli giganteschi ! La migliore e la piu’ frasca e’ Adalgisa, gli altri mi spiace… evitiamo i commenti senno’ il Signor amfortas s’incazza !

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  48. amfortas 5 Maggio 2008 alle 8:12 am

    Una risposta sola, e ricordatevi che io scrivo queste cose con il sorriso sulle labbra, perché, se pensate davvero che mi possa arrabbiare per dei commenti sul blog…siete fuori strada, ecco.
    Allora quanto mi hanno dato chi?
    Non lo so, perché è una domanda che angoscia anche me.
    Evito di farvi e farmi domande troppo ponderose: mi son preso una tale quantità di soldi, in valuta (s)pregiata che non è il caso di porsi troppe domande. Anzi, se mi lasciate un vostro recapito, anche anonimo, ve ne mando quota parte, ché per me sono decisamente troppi.
    Grazie per l’attestazione di simpatia, che ricambio.
    Ricordate, inoltre, che ogni vostro commento sullo stampo dei precedenti ottiene un solo scopo: aumentare le visite al mio blog e quindi diffondere ulteriormente il mio pensiero debole sulla lirica.
    Ora, siccome mi pare di capire dal tono sfumato ed elegante dei vostri commenti che sugli artisti odierni la pensate in modo opposto al mio, vi do un’anticipazione.
    Dal mio rilevatore di statistiche, non quello che si vede, ma un altro che non appare nel template, appare evidente che le persone che passano di qua sono quasi del tutto disinteressate ai commenti, mentre seguono con attenzione i post.
    Sostanzialmente, contribuite in modo decisivo alla diffusione dell’Amfortas-pensiero, ottenendo il risultato opposto a quello che desiderate.
    (lo so, Amfortas e pensiero nella stessa frase ‘n se po’ senti’)
    Insomma, vedete voi.
    Vi chiedo scusa se la consecutio di questo mio intervento non è cristallina, ma con una mano firmo autografi, con l’altra conto i soldi e sto digitando col naso.
    Grazie comunque e buona giornata a voi 🙂

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  49. amfortas 5 Maggio 2008 alle 8:12 am

    Una risposta sola, e ricordatevi che io scrivo queste cose con il sorriso sulle labbra, perché, se pensate davvero che mi possa arrabbiare per dei commenti sul blog…siete fuori strada, ecco.
    Allora quanto mi hanno dato chi?
    Non lo so, perché è una domanda che angoscia anche me.
    Evito di farvi e farmi domande troppo ponderose: mi son preso una tale quantità di soldi, in valuta (s)pregiata che non è il caso di porsi troppe domande. Anzi, se mi lasciate un vostro recapito, anche anonimo, ve ne mando quota parte, ché per me sono decisamente troppi.
    Grazie per l’attestazione di simpatia, che ricambio.
    Ricordate, inoltre, che ogni vostro commento sullo stampo dei precedenti ottiene un solo scopo: aumentare le visite al mio blog e quindi diffondere ulteriormente il mio pensiero debole sulla lirica.
    Ora, siccome mi pare di capire dal tono sfumato ed elegante dei vostri commenti che sugli artisti odierni la pensate in modo opposto al mio, vi do un’anticipazione.
    Dal mio rilevatore di statistiche, non quello che si vede, ma un altro che non appare nel template, appare evidente che le persone che passano di qua sono quasi del tutto disinteressate ai commenti, mentre seguono con attenzione i post.
    Sostanzialmente, contribuite in modo decisivo alla diffusione dell’Amfortas-pensiero, ottenendo il risultato opposto a quello che desiderate.
    (lo so, Amfortas e pensiero nella stessa frase ‘n se po’ senti’)
    Insomma, vedete voi.
    Vi chiedo scusa se la consecutio di questo mio intervento non è cristallina, ma con una mano firmo autografi, con l’altra conto i soldi e sto digitando col naso.
    Grazie comunque e buona giornata a voi 🙂

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  50. utente anonimo 5 Maggio 2008 alle 9:04 am

    Notungggggggggg!!!!!!

    E non aggiungo altro.

    Margot :o)

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  51. utente anonimo 5 Maggio 2008 alle 9:04 am

    Notungggggggggg!!!!!!

    E non aggiungo altro.

    Margot :o)

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  52. utente anonimo 5 Maggio 2008 alle 6:45 PM

    LA DESSI’ E’ LA PIU’ GRANDE CANTANTE DELLA TERRA ANZI CHE DICO DELL’UNIVERSO ANZI DELLA VIA LATTEA ! ARMILIATO E’ IL PIU’ GRANDE ATTORE NATO, ESPRESSIVISSIMO, SCIOLTISSIMO NEI MOVIMENTI E NEL CANTO, CHE DIRE : BRAVISSIMI MERAVIGLIOSISSIMI STUPENDISSIMI I PIU’ BRAVI I PIU’ BELLI I PIU’ GRANDI DI IERI DI OGGI DI DOMANI E PURE DI DOPODOMANI!!!!!!

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  53. amfortas 5 Maggio 2008 alle 6:50 PM

    Ho capito, non è necessario che tu urli eh?
    E calmati, che non ti pigli un ictus, cavolo.
    Credo che il tuo parere sia un po’ sbilanciato…o dici che scherzi?
    Ah, scherzi davvero?
    E ti sei inventato ‘sta genialata?
    Ammazza se sei messo male…

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  54. amfortas 5 Maggio 2008 alle 6:50 PM

    Ho capito, non è necessario che tu urli eh?
    E calmati, che non ti pigli un ictus, cavolo.
    Credo che il tuo parere sia un po’ sbilanciato…o dici che scherzi?
    Ah, scherzi davvero?
    E ti sei inventato ‘sta genialata?
    Ammazza se sei messo male…

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  55. utente anonimo 8 Maggio 2008 alle 11:37 am

    Per me la dessi’ ha solo una voce acida e stanca, poi lei dice (amfortas) e’ brava ma a me non sembra ! E’ una poverina che sta cercando di sparare i
    suoi ultimi colpettini insime al nuovo Del Monachino ossia Armiliat ! Ussignur

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  56. utente anonimo 8 Maggio 2008 alle 11:37 am

    Per me la dessi’ ha solo una voce acida e stanca, poi lei dice (amfortas) e’ brava ma a me non sembra ! E’ una poverina che sta cercando di sparare i
    suoi ultimi colpettini insime al nuovo Del Monachino ossia Armiliat ! Ussignur

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  57. amfortas 8 Maggio 2008 alle 3:21 PM

    anonimo, la pensi come meglio crede.
    Mi faccia dire però che Armiliato con Del Monaco non c’entra nulla, e non nel senso che lei potrebbe intendere, ma proprio è un paragone insensato in assoluto.
    Non è che se un tenore affronta un repertorio drammatico debba per forza essere paragonato a Del Monaco sa?
    Sulla Dessì ho già detto, più volte, la mia opinione, che evidentemente non collima con la sua.
    Credo che me ne farò una ragione e sopravviverò agevolmente.

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  58. amfortas 8 Maggio 2008 alle 3:21 PM

    anonimo, la pensi come meglio crede.
    Mi faccia dire però che Armiliato con Del Monaco non c’entra nulla, e non nel senso che lei potrebbe intendere, ma proprio è un paragone insensato in assoluto.
    Non è che se un tenore affronta un repertorio drammatico debba per forza essere paragonato a Del Monaco sa?
    Sulla Dessì ho già detto, più volte, la mia opinione, che evidentemente non collima con la sua.
    Credo che me ne farò una ragione e sopravviverò agevolmente.

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  59. utente anonimo 7 luglio 2008 alle 10:35 PM

    daniela dessi’ e fabio armiliato non so perche’ ma mi ricordano Anna Mazzamauro e Franco Franchi in versione operistica, i secondi Grandissimi attori comici… Sandro

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  60. utente anonimo 7 luglio 2008 alle 11:20 PM

    Pardon Ciccio Ingrassia grandissimo attore.. sandro

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  61. amfortas 8 luglio 2008 alle 7:10 am

    Sandro, che ci fai in Francia?
    Questo Paese ha bisogno di menti illuminate come le tue!
    Torna a casa!

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  62. amfortas 8 luglio 2008 alle 7:10 am

    Sandro, che ci fai in Francia?
    Questo Paese ha bisogno di menti illuminate come le tue!
    Torna a casa!

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  63. utente anonimo 9 luglio 2008 alle 12:05 PM

    Grazie per l’invito, ma in Italia menti ”Illuminate ” come le sue c’e’ ne sono gia’ abbastanza..

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  64. utente anonimo 9 luglio 2008 alle 12:05 PM

    Grazie per l’invito, ma in Italia menti ”Illuminate ” come le sue c’e’ ne sono gia’ abbastanza..

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  65. amfortas 9 luglio 2008 alle 4:51 PM

    No resta lì dai, ché d’illetterati abbondiamo da queste parti 🙂

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  66. utente anonimo 10 luglio 2008 alle 6:43 am

    infatti !

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  67. amfortas 10 luglio 2008 alle 11:31 am

    Ma, almeno, ti accorgi che non sai scrivere?
    Voglio dire, è roba da elementari sai?
    Stai sereno 🙂

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  68. amfortas 10 luglio 2008 alle 11:31 am

    Ma, almeno, ti accorgi che non sai scrivere?
    Voglio dire, è roba da elementari sai?
    Stai sereno 🙂

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  69. utente anonimo 10 luglio 2008 alle 5:34 PM

    prof. mi elenchi gli errori… mi fa proprio pena

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  70. utente anonimo 10 luglio 2008 alle 5:36 PM

    prof. mi perdona gentilmenete i mi mi… garazie

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  71. utente anonimo 10 luglio 2008 alle 5:40 PM

    prof. ma perche’ e’ cosi’ ‘i’sterica” ? Ha subi’to qualche violenza…

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