Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

O cima, o cara cima, alfin ti veggo!

La parete sud della Punta Grohmann è stata salita per la prima volta nel 1908 dalla guida cortinese Antonio Dimai. (qui un’immagine storica dell’evento)

Per l’occasione, i suoi compagni di cordata erano Johan Summermatter e le giovani ed intrepide baronessine ungheresi Ilona e Rolanda von Eotvos.

Cent’anni dopo invece…

…Ex-Ripley, assieme al compagno di cordata Stefano, una coppia priva di ogni quarto di noblità (sic transit gloria mundi) ha ripetuto l’impresa.

Betta e Stefano

Cliccando vedrete altre foto che testimoniano la follia di questi due elementi.

 

 

17 risposte a “O cima, o cara cima, alfin ti veggo!

  1. gabrilu 17 luglio 2008 alle 12:54 PM

    Ho visto, ho visto le foto e sono qui che cerco di riprendere i sensi O__0
    Maddavero hai una moglie che fa quelle robe lì?!?!
    O madunnuzza bbedda.

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  2. amfortas 17 luglio 2008 alle 3:42 PM

    maliardina, grazie, sono commosso 🙂
    gabrilu, visto?
    Ovviamente poi mi dice che non mi devo preoccupare

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  3. utente anonimo 17 luglio 2008 alle 4:38 PM

    E’ vita, in tutti i sensi.

    Sono 8 anni che non arrampico, ma conservo gli “strumenti”. Nostalgia.
    Ciao dal polpo rx montanaro

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  4. amfortas 17 luglio 2008 alle 6:11 PM

    Octopus, ti credo che hai rinunciato, con quello che mangi! 🙂

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  5. utente anonimo 18 luglio 2008 alle 7:02 am

    Debbo, debbo, assolutamente debbo venire a Trieste per conoscere l’ex Ripley.
    Anonima ammiratrice sconfinata (l’ammirazione sconfinata non l’ammiratrice).

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  6. utente anonimo 18 luglio 2008 alle 7:56 am

    Dovresti aggiungere che non è la cosa più difficile che fa nella vita. Secondo me, sopportarti è un’impresa ben più eroica.

    Amici. Avercene, vero?
    Margot :p

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  7. amfortas 18 luglio 2008 alle 9:56 am

    Ariela, magari potessimo conoscerci di persona!
    O vuoi incontrare solo lei? 😦
    margie, conosco uomini, sino a qualche anno fa evidentemente stanziali, che hanno scelto la strada dell’esilio temporaneo, pur di sottrarsi a cimenti assai impegnativi…
    (chi cerca trova)

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  8. utente anonimo 18 luglio 2008 alle 10:20 am

    Non capisco proprio a chi possa riferirti… mah!

    L’abbandonata Margot *^___^

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  9. Sonnenbarke 18 luglio 2008 alle 3:28 PM

    Bellissime foto, Paolo 🙂

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  10. amfortas 18 luglio 2008 alle 3:45 PM

    margie, chi sarà mai il bersaglio della mia sottile ironia?
    Marina, ciao!
    Ci vediamo a novembre eh? 🙂

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  11. utente anonimo 18 luglio 2008 alle 3:49 PM

    Non mi sono trattenuta: ho inserito una delle tue foto per accompagnare una riflessioncina vera.
    No, no, vorrei conoscere anche te, ma che domanda.

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  12. Sonnenbarke 18 luglio 2008 alle 3:50 PM

    Spero di sì… anzi, certo che sì! 🙂

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  13. utente anonimo 18 luglio 2008 alle 3:59 PM

    Ammiro tantissimo le persone che sanno scalare le montagne. Del mondo e della vita.
    Complimenti!
    Ghismunda
    P.S. Ho risposto alla tua e-mail

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  14. amfortas 18 luglio 2008 alle 6:37 PM

    Ariela, la protagonista ringrazia 🙂
    Marina, sarò a FI almeno 2 volte, nella prossima stagione.
    Ghismunda, le seconde cime che hai nominato sono le più difficili, però forse la disciplina montanara è d’aiuto 🙂

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  15. utente anonimo 19 luglio 2008 alle 12:08 am

    Già sapevo la tenacia della tua Comandante, ma fino sulla vetta!Bravi! Ma fammi capire: sei tu che temi anche solo la funivia e allora hai la controfigura per le scalate?. Stupenda la montagna, ogni passo con il cuore. Quando mio fratello più giovane di me ma che da molti anni se ne è andato, da Alpino ci inviò la prima foto in vetta,tra la neve, mia madre con gioia si commosse, e rivedo un’altra sua foto, quando da ragazzo dall’alto perdeva il suo sguardo oltre la verde vallata.Recentissime queste tue foto, quindi per ferie impagabili, che Giovanni per ora così assapora. Ciao e rallegramenti per la Comandante scalatrice, tanto dolce, quanto tenace.

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  16. amfortas 19 luglio 2008 alle 10:12 am

    Giovanni, io a questi cimenti non sono presente…ho paura!
    Le foto sono state scattate dal compagno di cordata, Stefano, che è un altro temerario, a mio modo di vedere 🙂
    Sono arrivato al massimo alla ferrata, e già così me la sono fatta addosso…d’inverno ho fatto qualche lunga passeggiata sulla neve (una bellissima vicino alle 5 Torri, in particolare), ma nulla di più
    Grazie per i tuoi ricordi 🙂

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