Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Giacomo Puccini, le sue donne e Anna Tatangelo.

Nel 2008 si è celebrato un po’ovunque e in vario modo il 150° anniversario della nascita di Giacomo Puccini, uno dei più grandi spacciatori d’amore, come lo definì qualcuno che ora non ricordo.
Mi sembra giusto quindi, visto che non mi sono mai soffermato troppo su questa ricorrenza, cominciare il nuovo anno da blogger con un piccolo omaggio al compositore lucchese poiché mi sento in debito nei suoi confronti.
L’occasione me la fornisce un bell’articolo di Nicola Salmoiraghi sul mensile L’Opera .(piccolo inciso polemico: io cito le fonti dalle quali traggo ispirazione, sempre, e chi vuol capire capisca)
Ora, questo blog è letto da tante persone, addetti ai lavori, cantanti e così via ( le mie caselle di posta e di messaggi privati sono intasate di mail d’insulti come quella di Babbo Natale ai primi di dicembre, cioè le sue non d’insulti, spero, è che mi sono incasinato con la consecutio e non riesco a uscire vivo da questa parentesi), ma io vorrei rivolgermi ai lettori che amo di più, coloro verso i quali esercito la mia costante e meritoria (?) opera di divulgazione semiseria, nella malcelata speranza di redimere qualcuno dall’ascolto delle porcate che canta, che ne so, Anna Tatangelo. (non me ne voglia nessuno, per favore, sto scherzando. Però vi prego cliccate sul nome della tipa e ditemi se in fondo al suo sito web di primo acchito non leggete anche voi Visita il nuovo fanculo di Anna Tatangelo)
Allora, con questo spirito e il sorriso sulle labbra, analizziamo psicologicamente ed armati di sulfureo spirito toscano queste famose eroine di Puccini, e vediamo come si comportano nella vita. Scrivo nella vita non a caso, perché sono sempre tra noi, l’altro giorno giuro che ho visto Mimì in farmacia mentre chiedeva uno sciroppo per la tosse.
La prima di queste ragazze, in ordine di apparizione (o composizione, se preferite) si chiama Anna ed è la protagonista di Le Villi.
Non c’è molto dire su di lei, se non che rompe le palle al fidanzato anche da morta. Le Villi sono strane creature che sarebbero state benissimo in uno dei romanzi dei nostri scrittori più misconosciuti e sottovalutati: Tommaso Landolfi. (il romanzo, bellissimo, è La pietra lunare)
Poi ci sono altre due tipe assurde nel lavoro successivo del Maestro, quell’Edgar che si contende assieme a poche altre il prestigioso titolo di Peggior opera mai scritta, e che recentemente è stato riproposto a Torre del Lago.
Puccini (e i suoi librettisti, lo sottintendo sempre)qui proprio non voleva lavorare di fantasia neanche per i nomi, infatti come chiama le due ragazze? Fidelia e Tigrana.
Secondo voi, quale delle due è la buona?
Tu, maschio italico (ma anche no, diciamo maschio in generale) che mi leggi, saresti tranquillo con una che ha un nome simile a una brutta Opel?
Peraltro, vogliamo parlare di Fidelia? Solo il nome mi fa l’effetto del lorazepam, con conseguente picchiata della libido.
Andiamo avanti e passiamo a Manon (Lescaut), che più che il nome di una donna sembra un invito a diventare ciechi.
Cioè questa s’invaghisce dello studente Des Grieux, lo circuisce e se lo scopa, poi siccome lo scellerato è pieno di soldi come può esserlo di tolleranza verso i gay l’onorevole La Russa, si trova un vecchio ricco, brutto, calvo, bavoso e rompicoglioni e lo lascia.(a parte il ricco è il mio ritratto, lo so e lo dico per prevenire la battuta di margie)
Poi, non contenta e annoiata, si riprende il giovane deficiente e va a morire di sete in un deserto americano.
Sarà mica normale?
Poi c’è Mimì, altra bona, ma rosta come si direbbe qui a Trieste.
Fa finta di perdere le chiavi di casa, sa di stare male e fa diventare matto quello sfigato di Rodolfo, che viveva benissimo con i suoi compagnoni in una soffitta di Parigi, andando di fiore in fiore, e non erano di plastica, mi sa.
Inoltre lo fa litigare col suo migliore amico, e poi muore.
Ecchecazzo.
Per non parlare di Musetta, altra disgraziata, che fa ammattire tutti gli uomini che ha intorno, però si fa mantenere anche lei da un vecchio trombone fino a quando le gira bene.
Certo, ha il cuore d’oro…come no!
Tosca, un monumento alla capacità di combinare solo casini in qualsiasi circostanza.
Egocentrica come nessuna, non vittima di Scarpia: è una Diva, tutti la vogliono tutti la cercano, è gelosa, minaccia di fare gli occhi neri alla Attavanti, fa i capricci col suo bel Mario Cavaradossi, provoca Scarpia, lo uccide e lo deride, vuole insegnare al pittore sfigato come morire per finta mentre quello schiatta davvero e poi, non contenta, non è che se ne va fuori dalle palle e basta, no, si butta pure giù da Castel Sant’Angelo tanto per mantenere un profilo basso, che se arriva in testa a qualcuno fa pure altri danni.
Cio Cio San, Madama Butterfly, è roba da manicomio.
Litiga con la famiglia, si fa mettere incinta da un ragazzone americano idiota, rompe le scatole a Suzuky, va in giro per i moli a cantare e vedere navi che non ci sono e poi si uccide, così l’americano, che è già condannato per chissà quanti anni al matrimonio, deve convivere con la moglie e col rimorso.
Un genio del male, una psicopatica.
Una delle peggiori è Minnie della Fanciulla del West, che vuol far credere di essere intonsa dopo che ha passato tutta la vita in un’osteria frequentata da minatori ubriachi.
Certo, perché se uno pensa ad un esempio di vita morigerata e scevra dai piaceri del sesso non può fare a meno di pensare ad un’ostessa che bara a carte e gira con la pistola, vero?
Quel finto mascalzone di Dick Johnson dove aveva la testa? Non era meglio che continuasse a frequentare Nina Migueltorena, che almeno quella non se la tirava tanto?
Dice: “Ma vissero felici e contenti, sono gli unici!”
Ho capito, ma chi ti sei portato in casa, Dick?
Arriviamo a Magda della Rondine, la Traviata dei poveri, perché questa folleggia per Parigi, si fa mantenere da un banchiere che si chiama Rambaldo e quindi bellissimo non doveva essere, ha una brevissima crisi di coscienza, giusto il tempo di rovinare la vita per sempre a un contadinotto che vuole tanto tanto bene alla mamma e poi torna a casa a smignottare, limpida e bianca al par di neve alpina.
Sembra la storia di una di quelle signore un po’ agée che se ne vanno in clinica a rifarsi la verginità e la riperdono già nella toilette dell’aereo, tornando a casa.
Bel sogno, Doretta, meco…me complimento!
Giorgetta del Tabarro con la scusa che fa un lavoro che ‘n le garba (si dice così?) e ha un marito dropout e segaiolo si trova un amante, ovviamente sfigato.
Risultato? Il marito s’incattivisce e uccide il povero disgraziato.
Complimenti anche a te che sostieni che conosci una musica sola, quella che fa ballare.
Coi lupi, ti farei ballare io, quelli della Roma che sono i peggio.
Angelica (anche qui, Puccini, che fantasia eh?) è una suora che la dava via come non fosse sua fino a che resta incinta e finalmente la rinchiudono in convento, dove pasticcia con la marijuana e comincia ad avere visioni.
La Zia Principessa, una virago fuori di testa e inacidita, ogni tanto va a trovarla per dirle che il frutto del peccato della ex vergine sta bene e questa che fa? Si uccide e spera che il signore la perdoni.
Doveva essere roba forte quella che preparava in convento.
Infine Turandot, ‘sta sfigata taglia teste che si diverte a fare gli indovinelli come Gerry Scotti ed è pure così poco piena di sé da ritenersi un premio adeguato.
Pretende, la megalomane, che nessun dorma a Pechino perché uno che non si è neanche presentato ha vinto il premio.
Nel frattempo, così, tanto per cambiare, fa uccidere la povera Liù che faceva da badante all’anziano papà dell’Innominato e si sudava la pagnotta come poche.
Una vicenda così assurda che persino Puccini non ha saputo mettere la parola fine.
(strasmile)
Bene, questo mio excursus semiserio tra le donne protagoniste delle opere di Puccini si chiude qui.
Spero di avervi strappato una risata, anche di sguincio.
Cominciare l’anno nuovo ridendo porta bene, mi piace pensare che il Maestro, gran burlone come un po’ tutti i toscani, avrebbe non voglio dire approvato, ma almeno letto con benevolenza questo mio post.
Ancora auguri a tutti, di cuore (che poi sarà l’unica frase che leggerà la stragrande maggioranza dei passanti, lo so benissimo!)
 

74 risposte a “Giacomo Puccini, le sue donne e Anna Tatangelo.

  1. utente anonimo 3 gennaio 2009 alle 5:34 PM

    Un augurio giorno per giorno per tutto il 2009, e ripresa seguente a te e a tua moglie. Ancora una volta mi rendo conto, oltre la tua recente ammissione, diquanti siano i passanti peril tuo blog, attenti alle tue recensiono, anche se in molti e numerosi non inteferiscono con commenti. Mi riferisco alla recente questione Uto Ughi Allevi, quando molti commenti si intrecciavano direttamente tra visitatori, al di là della schiera dei professionisti ( sic!) soliti frequentatori, e portatori di interessanti osservazioni. Ogni tanto, mi par bene e per me interessante, la presentazione a livello divulgativo con cui intervalli recensioni di più alto livello. Anche esempi del tipo: da Tosca ecc. E mi spiego, è interessante anche per me -incompetente – avvicinarmi a osservazioni di esperti. Torno ai più semplici auguri, che rinnovo. Ciao, Giovanni.

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  2. gabrilu 3 gennaio 2009 alle 7:07 PM

    Tralasci il piccolo particolare, dear Amfortas, che se Mimi, Manon, Turandot etc. etc. sono come appaiono nelle sue opere, è perchè Puccini ha voluto che così apparissero. Per poterle sterminare meglio, caruccio mio 🙂
    Karakiri, tonfi da spalti santangeleschi, tubercolosi, pugnali, c’è proprio di tutto, nel sor Giacomino. Non s’è fatto mancar nulla.

    L’ho detto sempre, che Giacomo Puccini è il più grande serial killer della storia della lirica. Specializzato in femmine 0__=
    Qualche problemino con le donne doveva proprio averlo, credimi.

    Per come la vedo io, la cosa, Puccini ha scritto musiche meravigliose, ma sul Puccini-pensiero, sulla Puccini-vision meglio sorvolare… ^__^

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  3. gabrilu 3 gennaio 2009 alle 7:07 PM

    Tralasci il piccolo particolare, dear Amfortas, che se Mimi, Manon, Turandot etc. etc. sono come appaiono nelle sue opere, è perchè Puccini ha voluto che così apparissero. Per poterle sterminare meglio, caruccio mio 🙂
    Karakiri, tonfi da spalti santangeleschi, tubercolosi, pugnali, c’è proprio di tutto, nel sor Giacomino. Non s’è fatto mancar nulla.

    L’ho detto sempre, che Giacomo Puccini è il più grande serial killer della storia della lirica. Specializzato in femmine 0__=
    Qualche problemino con le donne doveva proprio averlo, credimi.

    Per come la vedo io, la cosa, Puccini ha scritto musiche meravigliose, ma sul Puccini-pensiero, sulla Puccini-vision meglio sorvolare… ^__^

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  4. amfortas 3 gennaio 2009 alle 7:34 PM

    Giovanni, visto che bella discussione su Allevi e Ughi?
    E con toni civili, una rarità.
    Ringrazio per la stima e per gli auguri, ricambio entrambi 🙂
    Gabrilu, ma sono d’accordissimo con te il Maestro era un potenziale mostro di scandicci, tanto per stare in zona, e poi si sa che Puccini aveva un rapporto contrastato con le donne.
    Io volevo solo strappare un sorriso per l’anno nuovo.
    Non ti ha fato ridere neache il sito della tatangelo, in cui io continuo a vedere quell’invito?
    Ciao 🙂

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  5. amfortas 3 gennaio 2009 alle 7:34 PM

    Giovanni, visto che bella discussione su Allevi e Ughi?
    E con toni civili, una rarità.
    Ringrazio per la stima e per gli auguri, ricambio entrambi 🙂
    Gabrilu, ma sono d’accordissimo con te il Maestro era un potenziale mostro di scandicci, tanto per stare in zona, e poi si sa che Puccini aveva un rapporto contrastato con le donne.
    Io volevo solo strappare un sorriso per l’anno nuovo.
    Non ti ha fato ridere neache il sito della tatangelo, in cui io continuo a vedere quell’invito?
    Ciao 🙂

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  6. utente anonimo 3 gennaio 2009 alle 7:38 PM

    Mi sono sempre chiesta, in effetti, come mai musiche bellissime si accompagnassero a storie improbabili e un po’ sceme…
    Grazie per le risate, non solo di sguincio!
    Ghismunda

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  7. utente anonimo 3 gennaio 2009 alle 7:38 PM

    Mi sono sempre chiesta, in effetti, come mai musiche bellissime si accompagnassero a storie improbabili e un po’ sceme…
    Grazie per le risate, non solo di sguincio!
    Ghismunda

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  8. utente anonimo 3 gennaio 2009 alle 7:46 PM

    Inutile mentire… ho letto le prime righe… ho visto anche il il “visitate il nuovo fanculo di anna tantangelo” (si anche io, senza gli occhiali da intellettuale di sinistra leggo fanculo) e poi sono passata alle ultime righe… quelle degli auguri…

    Perchè dovrei iniziare a mentirti nel 2009?

    Saluti dal mare!
    Antonella & family

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  9. utente anonimo 3 gennaio 2009 alle 7:46 PM

    Inutile mentire… ho letto le prime righe… ho visto anche il il “visitate il nuovo fanculo di anna tantangelo” (si anche io, senza gli occhiali da intellettuale di sinistra leggo fanculo) e poi sono passata alle ultime righe… quelle degli auguri…

    Perchè dovrei iniziare a mentirti nel 2009?

    Saluti dal mare!
    Antonella & family

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  10. daland 3 gennaio 2009 alle 7:53 PM

    Davvero gustoso!

    Adesso – veramente dovrebbe essere una gentile signora a reclamarlo – non potrai esimerti dallo scrivere un post sui maschietti pucciniani (direi proprio che ci sia materia fertile!)

    L’appiglio occasionale potrebbe essere Gigi, il maschietto della bella Anna.

    Sul sito della quale Tatangelo si scopre che, iscrivendosi al suo club, con soli 30€ all’anno, si avrà il privilegio impagabile di poter leggere il suo blog.

    (Mi sa che tu non hai capito nulla della vita…)

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  11. daland 3 gennaio 2009 alle 7:53 PM

    Davvero gustoso!

    Adesso – veramente dovrebbe essere una gentile signora a reclamarlo – non potrai esimerti dallo scrivere un post sui maschietti pucciniani (direi proprio che ci sia materia fertile!)

    L’appiglio occasionale potrebbe essere Gigi, il maschietto della bella Anna.

    Sul sito della quale Tatangelo si scopre che, iscrivendosi al suo club, con soli 30€ all’anno, si avrà il privilegio impagabile di poter leggere il suo blog.

    (Mi sa che tu non hai capito nulla della vita…)

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  12. utente anonimo 3 gennaio 2009 alle 9:33 PM

    da Giuliano:
    Premesso che ho una grande simpatia per Puccini e che nella vita reale lo vedo piuttosto succube che prevaricatore, devo dire tre cose:
    1) è vero, verissimo, la parola fanclub andrebbe sempre scritta staccando bene le due parole (ma cosa cercavi sul sito della Tatangelo?) (le foto, ci scommetto)
    2) sono tre ore che sto rovistando nel libretto della Suor Angelica ma la marijuana non ce l’ho trovata. L’avrà mica rubata Gianni Schicchi?
    3) ecco che a questo punto ti sei accorto di averne dimenticata una…

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  13. utente anonimo 3 gennaio 2009 alle 9:33 PM

    da Giuliano:
    Premesso che ho una grande simpatia per Puccini e che nella vita reale lo vedo piuttosto succube che prevaricatore, devo dire tre cose:
    1) è vero, verissimo, la parola fanclub andrebbe sempre scritta staccando bene le due parole (ma cosa cercavi sul sito della Tatangelo?) (le foto, ci scommetto)
    2) sono tre ore che sto rovistando nel libretto della Suor Angelica ma la marijuana non ce l’ho trovata. L’avrà mica rubata Gianni Schicchi?
    3) ecco che a questo punto ti sei accorto di averne dimenticata una…

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  14. utente anonimo 3 gennaio 2009 alle 10:27 PM

    Va bene, mi hai bruciato il commento… e non è un buon modo per iniziare l’anno.
    Comunque, siccome ho letto tutto (e ho riso, incredibbboli), ho deciso che nel 2009 potrai chiamarmi Anna. Non Tatangelo, ma quella che rompe anche da morta. Chissà perché. :p

    La “buon anno nuovo” Margot

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  15. utente anonimo 3 gennaio 2009 alle 10:27 PM

    Va bene, mi hai bruciato il commento… e non è un buon modo per iniziare l’anno.
    Comunque, siccome ho letto tutto (e ho riso, incredibbboli), ho deciso che nel 2009 potrai chiamarmi Anna. Non Tatangelo, ma quella che rompe anche da morta. Chissà perché. :p

    La “buon anno nuovo” Margot

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  16. utente anonimo 3 gennaio 2009 alle 10:39 PM

    Ho letto di sfuggita di polemiche, sei sempre il solito! Un saluto a te Amfortas. E a Ripley.

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  17. amfortas 3 gennaio 2009 alle 11:24 PM

    Ghismunda, le storie sono quello che sono, anche spesso mutuate da romanzi o drammi teatrali e poi condensate per ragioni di drammaturgia musicale.
    Ciao di sguincio:-)
    Anto, infatti perché?
    Sai che mi devi aver maledetto gli occhialini da intellettuale, perché ne ho sfasciati due paia in 15 gg?
    Ciao a te e tutta la famigliola!
    Daland, è una buona idea, appena trovo l’ispirazione…ci provo.
    Davvero per leggere il blog di Tatangelo bisogna pagare? Ora vado a vedere.
    Giuliano, Suor Angelica ha sempre una ricetta
    buona fatta coi fiori,
    omissis Amici fiori, voi mi compensate
    di tutte le premure mie amorose!
    .
    Un paio d’anni fa, mi pare, girava e io la vidi anche a Trieste una regia in cui la buona Suor Angelica si produceva in una bella scena della pazzia stile Lucia o altra eroina simile, prorio partendo dal presupposto che quei fiori non fossero così innocenti 🙂
    Non mi sono dimenticato di Lauretta, ma non mi veniva nulla di spiritoso (però c’è anche la Zita eh?)
    Alla Tatangelo sono giunto per caso, perché cercavo il nome di una cantante sufficientemente nota e unanimamente poco stimata per la sue capacità artistiche…così spero di non incorrere nelle ire dei suoi fan che, immagino, la apprezzino per altre evidenti qualità.
    Margie, a te la battuta non si toglie mai, e io lo so meglio di tanti altri 🙂 (quella sui lupi mi sa che ti è sfuggita)
    Anonima, sigh…sai che non ti riconosco? Scusami…

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  18. amfortas 3 gennaio 2009 alle 11:24 PM

    Ghismunda, le storie sono quello che sono, anche spesso mutuate da romanzi o drammi teatrali e poi condensate per ragioni di drammaturgia musicale.
    Ciao di sguincio:-)
    Anto, infatti perché?
    Sai che mi devi aver maledetto gli occhialini da intellettuale, perché ne ho sfasciati due paia in 15 gg?
    Ciao a te e tutta la famigliola!
    Daland, è una buona idea, appena trovo l’ispirazione…ci provo.
    Davvero per leggere il blog di Tatangelo bisogna pagare? Ora vado a vedere.
    Giuliano, Suor Angelica ha sempre una ricetta
    buona fatta coi fiori,
    omissis Amici fiori, voi mi compensate
    di tutte le premure mie amorose!
    .
    Un paio d’anni fa, mi pare, girava e io la vidi anche a Trieste una regia in cui la buona Suor Angelica si produceva in una bella scena della pazzia stile Lucia o altra eroina simile, prorio partendo dal presupposto che quei fiori non fossero così innocenti 🙂
    Non mi sono dimenticato di Lauretta, ma non mi veniva nulla di spiritoso (però c’è anche la Zita eh?)
    Alla Tatangelo sono giunto per caso, perché cercavo il nome di una cantante sufficientemente nota e unanimamente poco stimata per la sue capacità artistiche…così spero di non incorrere nelle ire dei suoi fan che, immagino, la apprezzino per altre evidenti qualità.
    Margie, a te la battuta non si toglie mai, e io lo so meglio di tanti altri 🙂 (quella sui lupi mi sa che ti è sfuggita)
    Anonima, sigh…sai che non ti riconosco? Scusami…

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  19. bobregular 4 gennaio 2009 alle 2:53 PM

    Visita il nuovo… è vero! lo leggo anche io!!! :-DDD

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  20. gabrilu 4 gennaio 2009 alle 4:43 PM

    Dear Amfortas, ma certo che mi hai fatto molto divertire (davvero avevo l’aria così corrusca? Mi spiace… :-/ Ero invece allegrissima, tuo post mi aveva messo molto di buon umore ^__^ )

    Se il buon Giacomino non fosse stato (o non si fosse sentito) un succube nella vita reale, forse non avrebbe sentito il bisogno di sterminare così tante femmine nei suoi spartiti.

    Però almeno lui si limitava a sublimare. Ed anche con eccellenti risultati. E di questo, tutti/e noi non possiamo che essergliene molto grati/e.

    …Il sito della Tatang non l’ho ancora visto. Capisco che è cosa grave e dunque corro subito a porre rimedio.

    P.S. Aspetto anch’io un bel post sui maschietti pucciniani. (Bravo, Daland che l’ha proposto!).

    Non vedo l’ora (smile)

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  21. gabrilu 4 gennaio 2009 alle 4:43 PM

    Dear Amfortas, ma certo che mi hai fatto molto divertire (davvero avevo l’aria così corrusca? Mi spiace… :-/ Ero invece allegrissima, tuo post mi aveva messo molto di buon umore ^__^ )

    Se il buon Giacomino non fosse stato (o non si fosse sentito) un succube nella vita reale, forse non avrebbe sentito il bisogno di sterminare così tante femmine nei suoi spartiti.

    Però almeno lui si limitava a sublimare. Ed anche con eccellenti risultati. E di questo, tutti/e noi non possiamo che essergliene molto grati/e.

    …Il sito della Tatang non l’ho ancora visto. Capisco che è cosa grave e dunque corro subito a porre rimedio.

    P.S. Aspetto anch’io un bel post sui maschietti pucciniani. (Bravo, Daland che l’ha proposto!).

    Non vedo l’ora (smile)

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  22. utente anonimo 4 gennaio 2009 alle 5:05 PM

    Qualcuno, da me, reclama il tuo commento “dongiovannesco”…
    Ciao!
    Ghismunda

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  23. utente anonimo 4 gennaio 2009 alle 5:05 PM

    Qualcuno, da me, reclama il tuo commento “dongiovannesco”…
    Ciao!
    Ghismunda

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  24. ermionee 4 gennaio 2009 alle 5:33 PM

    Effettivamente niente di meglio per iniziare il nuovo anno che un sorriso. Mi hai fatto divertire, tra le donne di Puccini ed Anna Tatangelo. Non sono una melomane e non conosco che pochissimo Puccini, per non parlare degli altri…solo Mozart e Bach, per me. Che figuraccia…
    Buon anno
    ARFASATTO

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  25. ermionee 4 gennaio 2009 alle 5:33 PM

    Effettivamente niente di meglio per iniziare il nuovo anno che un sorriso. Mi hai fatto divertire, tra le donne di Puccini ed Anna Tatangelo. Non sono una melomane e non conosco che pochissimo Puccini, per non parlare degli altri…solo Mozart e Bach, per me. Che figuraccia…
    Buon anno
    ARFASATTO

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  26. amfortas 4 gennaio 2009 alle 7:24 PM

    Bob, visto che carino?
    Complimenti al web designer se si dice così 🙂
    gabrilu, ma non non sembravi corrusca, figurati.
    Sono d’accordo sulle sublimi sublimazioni di Puccini, per il post a proposito dei maschietti sfigati di Puccini ci penso, ma già ora posso anticipare che non se ne salva uno 🙂
    Ghismunda, da te sono passato e riciao.
    Arsafatto, come già ho detto tante volte io sono ignorante come una capra nella maggior parte degli argomenti, quindi nessun disagio…e poi se conosci Bach e Mozart…
    Mi incuriosisce il tuo secondo nick, ermione, di derivazione anche rossininiana.

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  27. amfortas 4 gennaio 2009 alle 7:24 PM

    Bob, visto che carino?
    Complimenti al web designer se si dice così 🙂
    gabrilu, ma non non sembravi corrusca, figurati.
    Sono d’accordo sulle sublimi sublimazioni di Puccini, per il post a proposito dei maschietti sfigati di Puccini ci penso, ma già ora posso anticipare che non se ne salva uno 🙂
    Ghismunda, da te sono passato e riciao.
    Arsafatto, come già ho detto tante volte io sono ignorante come una capra nella maggior parte degli argomenti, quindi nessun disagio…e poi se conosci Bach e Mozart…
    Mi incuriosisce il tuo secondo nick, ermione, di derivazione anche rossininiana.

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  28. ermionee 4 gennaio 2009 alle 9:02 PM

    Il mio secondo nick, Ermione, non ha niente a che vedere con Rossini. E’ derivato dalla mia passione giovanile, adolescenziale direi anzi, per un personaggio, Ermione Be French (?), che era una delle protagoniste di sit-com degli anni ’80 sulla TV inglese. Ho dimenticato tutto, ma non questo bellissimo nome.
    Contento?

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  29. ermionee 4 gennaio 2009 alle 9:02 PM

    Il mio secondo nick, Ermione, non ha niente a che vedere con Rossini. E’ derivato dalla mia passione giovanile, adolescenziale direi anzi, per un personaggio, Ermione Be French (?), che era una delle protagoniste di sit-com degli anni ’80 sulla TV inglese. Ho dimenticato tutto, ma non questo bellissimo nome.
    Contento?

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  30. ermionee 4 gennaio 2009 alle 9:04 PM

    p.s. Anche io sono ignorante ignorantissima anche su Mozart e Bach. Ma un po’ li conosco, e soprattutto li amo svisceratamente.

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  31. RobyBa 4 gennaio 2009 alle 9:13 PM

    Questo post è perfetto per incuriosire un’ignorantaccia di opere liriche come me, spingendola ad approfondire l’argomento.

    Almeno una, però, l’ho vista: la “Tosca” (al Maggio, due anni fa, alla prova generale, grazie al fidanzato di un’amica che lavora lì), e concordo in pieno con il tuo giudizio…

    [;-P]

    Roby

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  32. RobyBa 4 gennaio 2009 alle 9:13 PM

    Questo post è perfetto per incuriosire un’ignorantaccia di opere liriche come me, spingendola ad approfondire l’argomento.

    Almeno una, però, l’ho vista: la “Tosca” (al Maggio, due anni fa, alla prova generale, grazie al fidanzato di un’amica che lavora lì), e concordo in pieno con il tuo giudizio…

    [;-P]

    Roby

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  33. Margite 5 gennaio 2009 alle 7:02 am

    Salve, Amfortas.

    Grazie del bel pezzo semiserio. (Tu e Sogni & Bisogni mi fate ridere di testa e di cuore.) Scrivevo oggi che si può vivere senza Masolino (non senza Masaccio) – figurarsi se si può sopravvivere senza Puccini. Siamo d’accordo, son contento.

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  34. Margite 5 gennaio 2009 alle 7:02 am

    Salve, Amfortas.

    Grazie del bel pezzo semiserio. (Tu e Sogni & Bisogni mi fate ridere di testa e di cuore.) Scrivevo oggi che si può vivere senza Masolino (non senza Masaccio) – figurarsi se si può sopravvivere senza Puccini. Siamo d’accordo, son contento.

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  35. amfortas 5 gennaio 2009 alle 8:55 am

    Arsafatto, non conosco la sit-com di cui parli, temo per questioni generazionali, ma grazie della spiegazione 🙂
    Roby, che qualcuno sia spinto ad approfondire è il mio scopo, qualche piccolo successo l’ho ottenuto, in passato però, quando ero molto più brillante di adesso.
    A Firenze ci torno il primo febbraio, per una toccata e fuga per la Lucia di Lammermoor, speriamo bene, visto che mi hanno privato della cantante per la quale faccio ‘sto viaggio 🙂
    Grazie per la stima!
    Margite, grazie anche a te.
    Siamo d’accordo che non si possa vivere senza le nostre passioni, perché già così è molto dura…
    Ciao.

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  36. amfortas 5 gennaio 2009 alle 8:55 am

    Arsafatto, non conosco la sit-com di cui parli, temo per questioni generazionali, ma grazie della spiegazione 🙂
    Roby, che qualcuno sia spinto ad approfondire è il mio scopo, qualche piccolo successo l’ho ottenuto, in passato però, quando ero molto più brillante di adesso.
    A Firenze ci torno il primo febbraio, per una toccata e fuga per la Lucia di Lammermoor, speriamo bene, visto che mi hanno privato della cantante per la quale faccio ‘sto viaggio 🙂
    Grazie per la stima!
    Margite, grazie anche a te.
    Siamo d’accordo che non si possa vivere senza le nostre passioni, perché già così è molto dura…
    Ciao.

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  37. Kanchou 5 gennaio 2009 alle 2:05 PM

    A Firenze per la Lucia? Ooooohhh! Io forse ci vado. FORSE.

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  38. amfortas 5 gennaio 2009 alle 2:32 PM

    Kanchou, io forse vedo enrambi i cast. FORSE 🙂

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  39. gabrilu 5 gennaio 2009 alle 2:45 PM

    Sarà difficile, dear Amfortas, fare il post sui maschietti pucciniani.

    Uno più inconsistente e nullità dell’altro. Ma la cosa ci ha un suo perchè, non credi?

    La verità è (vogliamo dirlo, una buona volta?) che a Giacomino interessavano solo le femmine.

    Le quali suddette femmine, prima le rendeva molto interessanti dando loro una personalità ed un carattere molto spiccato.
    Tutte le eroine puccianiane hanno infatti — ciascuno suo modo — una forte identità e caratterizzazione.

    E poi, fatto questo, le ammazzava con gran diletto ^__^

    Come ogni serial killer che si rispetti, Ma forse questo l’ho già detto, ohibò. (refrain o — a scelta— “da capo”)

    …Si, sarà interessante veder cosa cavi da quelle incosistenti larve di maschietti pucciniani

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  40. gabrilu 5 gennaio 2009 alle 2:45 PM

    Sarà difficile, dear Amfortas, fare il post sui maschietti pucciniani.

    Uno più inconsistente e nullità dell’altro. Ma la cosa ci ha un suo perchè, non credi?

    La verità è (vogliamo dirlo, una buona volta?) che a Giacomino interessavano solo le femmine.

    Le quali suddette femmine, prima le rendeva molto interessanti dando loro una personalità ed un carattere molto spiccato.
    Tutte le eroine puccianiane hanno infatti — ciascuno suo modo — una forte identità e caratterizzazione.

    E poi, fatto questo, le ammazzava con gran diletto ^__^

    Come ogni serial killer che si rispetti, Ma forse questo l’ho già detto, ohibò. (refrain o — a scelta— “da capo”)

    …Si, sarà interessante veder cosa cavi da quelle incosistenti larve di maschietti pucciniani

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  41. calaminta 5 gennaio 2009 alle 3:25 PM

    .. non avrei mai pensato di leggere il nome Anna Tatangelo nel tuo blog 😀

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  42. amfortas 5 gennaio 2009 alle 4:46 PM

    gabrilu, ci sto pensando, ma dovrò anche qui limitarmi più che mai ai personaggi fondamentali.
    Certo che sono una bella schiera di inetti 🙂
    Flo, neanch’io, giuro 🙂
    E poi, accidenti, ci sono I Puritani alle porte e mi sa che mi dovrò limitare alla cronaca dell’ascolto per radio, senza un minimo di presentazione…non ho tempo, uffa!

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  43. amfortas 5 gennaio 2009 alle 4:46 PM

    gabrilu, ci sto pensando, ma dovrò anche qui limitarmi più che mai ai personaggi fondamentali.
    Certo che sono una bella schiera di inetti 🙂
    Flo, neanch’io, giuro 🙂
    E poi, accidenti, ci sono I Puritani alle porte e mi sa che mi dovrò limitare alla cronaca dell’ascolto per radio, senza un minimo di presentazione…non ho tempo, uffa!

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  44. utente anonimo 5 gennaio 2009 alle 11:42 PM

    Ciao Amfortas,la Befana ha lasciato un dono per te nel mio blog.Vieni a prenderlo!!! Ciao e Buona Epifania!

    Vitty

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  45. utente anonimo 5 gennaio 2009 alle 11:42 PM

    Ciao Amfortas,la Befana ha lasciato un dono per te nel mio blog.Vieni a prenderlo!!! Ciao e Buona Epifania!

    Vitty

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  46. rodolfo53 6 gennaio 2009 alle 11:45 PM

    Ricordo una Tosca di tanti anni fa, mi sembra a Torre del Lago, in cui nell’ultimo atto Cavaradossi non arrivava, Tosca saliva le scale gorgheggiando perché non sapeva che fare, poi quando arrivava il plotone di esecuzione riscendeva le scale.
    Altro ricordo, questa volta familiare: uno zio di mia madre scriveva dialoghi e monologhi in vernacolo pisano, e un monologo così iniziava “Che l’avete vista voaltri la boheme?”, lamentandosi del fatto che la povertà si vede tutti i giorni e non c’è bisogno di vederla a teatro…
    In ogni caso grazie per le presentazioni argute (certo anche molte opere di Verdi potrebbero essere presentate in questo modo!)

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  47. rodolfo53 6 gennaio 2009 alle 11:45 PM

    Ricordo una Tosca di tanti anni fa, mi sembra a Torre del Lago, in cui nell’ultimo atto Cavaradossi non arrivava, Tosca saliva le scale gorgheggiando perché non sapeva che fare, poi quando arrivava il plotone di esecuzione riscendeva le scale.
    Altro ricordo, questa volta familiare: uno zio di mia madre scriveva dialoghi e monologhi in vernacolo pisano, e un monologo così iniziava “Che l’avete vista voaltri la boheme?”, lamentandosi del fatto che la povertà si vede tutti i giorni e non c’è bisogno di vederla a teatro…
    In ogni caso grazie per le presentazioni argute (certo anche molte opere di Verdi potrebbero essere presentate in questo modo!)

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  48. amfortas 7 gennaio 2009 alle 9:25 am

    Vitty, grazie a prescindere, quando ho tempo passo a ritirare 🙂
    rodolfo, grazie degli aneddoti.
    Questo tipo di storie divertenti arricchiscono il piacere di andare a teatro, mi pare che un tempo ne scrissi qualcosa, ma non ricordo dove.
    Ciao!

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  49. amfortas 7 gennaio 2009 alle 9:25 am

    Vitty, grazie a prescindere, quando ho tempo passo a ritirare 🙂
    rodolfo, grazie degli aneddoti.
    Questo tipo di storie divertenti arricchiscono il piacere di andare a teatro, mi pare che un tempo ne scrissi qualcosa, ma non ricordo dove.
    Ciao!

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  50. Moher66 7 gennaio 2009 alle 2:18 PM

    Un vero border line, Puccini, credo che Cio Cio San e Minnie, ma pure Turandot, ne siano la prova
    Ciao! :-))

    p.s. TIGRANA?!?!?!
    :-))))
    Elena

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  51. Moher66 7 gennaio 2009 alle 2:18 PM

    Un vero border line, Puccini, credo che Cio Cio San e Minnie, ma pure Turandot, ne siano la prova
    Ciao! :-))

    p.s. TIGRANA?!?!?!
    :-))))
    Elena

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  52. amfortas 7 gennaio 2009 alle 3:55 PM

    Elena, in effetti la mia predilezione va all’ostessa vergine ed immacolata, dal punto di vista dell’irrealtà della situazione. 🙂
    Il personaggio che trovo più centrato, invece, è Manon Lescaut, la classica ragazzina che ti fa sentire al centro dell’attenzione e ti fa digerire qualsiasi balla, anche la più grossolana.
    Ce ne sono a frotte, in giro 🙂
    Ciao!

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  53. amfortas 7 gennaio 2009 alle 3:55 PM

    Elena, in effetti la mia predilezione va all’ostessa vergine ed immacolata, dal punto di vista dell’irrealtà della situazione. 🙂
    Il personaggio che trovo più centrato, invece, è Manon Lescaut, la classica ragazzina che ti fa sentire al centro dell’attenzione e ti fa digerire qualsiasi balla, anche la più grossolana.
    Ce ne sono a frotte, in giro 🙂
    Ciao!

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  54. senhal 7 gennaio 2009 alle 10:55 PM

    come sai sono colpevolmente ignorante in materia… eppure sento che il tuo blog mi fa intravedere la luce in fondo al tunnel 😀
    e sì, leggo fanculo.

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  55. senhal 7 gennaio 2009 alle 10:55 PM

    come sai sono colpevolmente ignorante in materia… eppure sento che il tuo blog mi fa intravedere la luce in fondo al tunnel 😀
    e sì, leggo fanculo.

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  56. amfortas 8 gennaio 2009 alle 8:51 am

    senhal, sì sì è proprio così, lo leggono in tanti 🙂
    Mi pare di capire che tu consideri questo posto più che un blog un anabbagliante 🙂

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  57. amfortas 8 gennaio 2009 alle 8:51 am

    senhal, sì sì è proprio così, lo leggono in tanti 🙂
    Mi pare di capire che tu consideri questo posto più che un blog un anabbagliante 🙂

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  58. vissidarte 22 gennaio 2009 alle 12:20 PM

    Ganzissimo. Ma secondo me Manon Lescaut non è affatto assurda anzi, incarna il vero spirito femminile, a tutto tondo ;-))

    Da buon wagneriano, mi aspetto una seria analisi sugli uomini di Wagner…anche lì ce ne sarebbero delle belle!!!

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  59. vissidarte 22 gennaio 2009 alle 12:20 PM

    Ganzissimo. Ma secondo me Manon Lescaut non è affatto assurda anzi, incarna il vero spirito femminile, a tutto tondo ;-))

    Da buon wagneriano, mi aspetto una seria analisi sugli uomini di Wagner…anche lì ce ne sarebbero delle belle!!!

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  60. Kanchou 22 gennaio 2009 alle 1:25 PM

    Scusa eh, con tutto il sincero rispetto per le opinioni degli altri, ma devo dirlo: da donna, ringrazio. ^^’
    Difatti ora so che per essere anche io una vera donna mi devo comportare come Manon.
    Ci ho messo una vita a liberarmi da questo stereotipo, si vede che ho sbagliato.
    Ci saranno pure donne come Manon (quelle che guarda caso capitano sempre ai misogini), ma arrivare a dire che lo spirito femminile è Manon mi sembra un’osservazione un po’ fortina.

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  61. Kanchou 22 gennaio 2009 alle 1:25 PM

    Scusa eh, con tutto il sincero rispetto per le opinioni degli altri, ma devo dirlo: da donna, ringrazio. ^^’
    Difatti ora so che per essere anche io una vera donna mi devo comportare come Manon.
    Ci ho messo una vita a liberarmi da questo stereotipo, si vede che ho sbagliato.
    Ci saranno pure donne come Manon (quelle che guarda caso capitano sempre ai misogini), ma arrivare a dire che lo spirito femminile è Manon mi sembra un’osservazione un po’ fortina.

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  62. amfortas 22 gennaio 2009 alle 3:12 PM

    vissidarte, un wagneriano fradicio non farebbe mai un’analisi dei personaggi maschili delle opere di Richard, ne avrebbe tutto da perdere!
    Ciao 🙂
    Kanchou, dai, credo che vissidarte volesse solo fare una battuta (o no?).
    Comunque, proprio oggi al telefono, con una carissima amica, abbiamo individuato sette categorie di donne, per un nostro prossimo libro che aprirà nuove vie al pensiero antropologico (non so quello che dico, non ci badare): picicicciole, zoccole, gatte morte, depresse, represse, penelopi e la variabile impazzita Lorena Bobbit.
    Volendo potremmo invitare anche te e vissidarte alla stesura del testo, così le migliori menti del paese lavorerebbero, finalmente, ad un progetto comune.
    Ho pronto l’editore, giuro!
    Ciao 🙂

    "Mi piace"

  63. amfortas 22 gennaio 2009 alle 3:12 PM

    vissidarte, un wagneriano fradicio non farebbe mai un’analisi dei personaggi maschili delle opere di Richard, ne avrebbe tutto da perdere!
    Ciao 🙂
    Kanchou, dai, credo che vissidarte volesse solo fare una battuta (o no?).
    Comunque, proprio oggi al telefono, con una carissima amica, abbiamo individuato sette categorie di donne, per un nostro prossimo libro che aprirà nuove vie al pensiero antropologico (non so quello che dico, non ci badare): picicicciole, zoccole, gatte morte, depresse, represse, penelopi e la variabile impazzita Lorena Bobbit.
    Volendo potremmo invitare anche te e vissidarte alla stesura del testo, così le migliori menti del paese lavorerebbero, finalmente, ad un progetto comune.
    Ho pronto l’editore, giuro!
    Ciao 🙂

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  64. utente anonimo 22 gennaio 2009 alle 3:42 PM

    Piciccicciole®, prego.

    La pignola Manon… ehm… Margot *^___^

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  65. utente anonimo 22 gennaio 2009 alle 3:42 PM

    Piciccicciole®, prego.

    La pignola Manon… ehm… Margot *^___^

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  66. vissidarte 22 gennaio 2009 alle 4:47 PM

    Non mi pareva che le donne si fossero particolarmente liberate degli stereotipi… w Manon.

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  67. amfortas 22 gennaio 2009 alle 5:22 PM

    margie, quanto sei noiosa!
    E poi non mi viene in mente un nick più picicicciolo di Margot, altroché Manon!
    vissidarte, ora vediamo la replica di kanchou 🙂

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  68. amfortas 22 gennaio 2009 alle 5:22 PM

    margie, quanto sei noiosa!
    E poi non mi viene in mente un nick più picicicciolo di Margot, altroché Manon!
    vissidarte, ora vediamo la replica di kanchou 🙂

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  69. GVB1978 22 gennaio 2009 alle 6:09 PM

    per me dipende dalle proprie priorità e questo prescinde al genere sessuale.

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  70. GVB1978 22 gennaio 2009 alle 6:09 PM

    per me dipende dalle proprie priorità e questo prescinde al genere sessuale.

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  71. Kanchou 22 gennaio 2009 alle 7:35 PM

    Non ho molto da dire. Se non si vuole capire la cosa, non credo possa la risposta in un blog far cambiare un’idea del genere a qualcuno. Probabilmente dipende dalle donne che hai incontrato o che vuoi incontrare o da quello che vuoi vederci in partenza. La cosa grave, poi, non è darci delle Manon, ma dire che il nostro “spirito” è quello. Sarebbe come dire che la donna è naturalmente sottomessa osservando le donne di certi paesi islamici.
    Vuoi sapere una cosa? Lo spirito della donna non esiste. Esistono tante donne, più o meno cretine o mature, frivole o serie, forse in genere rispetto a tanti uomini un pochino più abituate a vedere le cose in modo complesso e sfaccettato – se hanno avuto l’opportunità di far crescere il proprio carattere (e l’educazione che spesso riceviamo, il contesto e l’idea che “dobbiamo” essere in un certo modo di certo non ci aiutano). Quello che può sembrare “spirito” è una serie di comportamenti dovuti alla storia e all’educazione, non una condanna. Anche se diventa una condanna, visto che purtroppo ogni tanto ti piove addosso, anche quando l’evidenza è totalmente diversa. E qua potrei fare miliardi di esempi, ma lascio perdere.

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  72. Kanchou 22 gennaio 2009 alle 7:35 PM

    Non ho molto da dire. Se non si vuole capire la cosa, non credo possa la risposta in un blog far cambiare un’idea del genere a qualcuno. Probabilmente dipende dalle donne che hai incontrato o che vuoi incontrare o da quello che vuoi vederci in partenza. La cosa grave, poi, non è darci delle Manon, ma dire che il nostro “spirito” è quello. Sarebbe come dire che la donna è naturalmente sottomessa osservando le donne di certi paesi islamici.
    Vuoi sapere una cosa? Lo spirito della donna non esiste. Esistono tante donne, più o meno cretine o mature, frivole o serie, forse in genere rispetto a tanti uomini un pochino più abituate a vedere le cose in modo complesso e sfaccettato – se hanno avuto l’opportunità di far crescere il proprio carattere (e l’educazione che spesso riceviamo, il contesto e l’idea che “dobbiamo” essere in un certo modo di certo non ci aiutano). Quello che può sembrare “spirito” è una serie di comportamenti dovuti alla storia e all’educazione, non una condanna. Anche se diventa una condanna, visto che purtroppo ogni tanto ti piove addosso, anche quando l’evidenza è totalmente diversa. E qua potrei fare miliardi di esempi, ma lascio perdere.

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  73. Kanchou 22 gennaio 2009 alle 8:04 PM

    Comunque, senza rancore eh! Solo che certe cose sono importanti.

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