Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Recensione semiseria dei Puritani di Bellini a Bologna.

In diretta su RADIO3, dal Teatro Comunale di Bologna, ho appena finito di ascoltare I Puritani di Vincenzo Bellini, e quasi in diretta scrivo questa recensione semiseria, vista la grande partecipazione con la quale mi seguite voi tutti.
Immediata la premessa: una recensione seria non si fa in base ad un ascolto radiofonico, evidentemente.
In particolare la particolare microfonazione scelta dalla RAI tende a mettere in primo piano le voci, relegando ad esempio il Coro (ma pure l’orchestra) a un lontano mormorio, quasi fosse fuori scena.
Ribadisco quindi che le opere devono essere ascoltate in teatro.
Detto questo, credo di poter affermare che si sia trattato di un’ottima recita.
Juan Diego Flórez, al suo debutto in Italia nell’allucinante ruolo di Arturo, che aveva affrontato già due volte all’estero, si è confermato un grande tenore.
Sicuramente, ma questo non ne scalfisce la prova, il ruolo è al limite delle sue possibilità, non tanto per la tessitura che ha dominato seppure con qualche leggerissima perdita di lucentezza negli acuti, quanto perché non ha la varietà d’accento indispensabile per una parte così complessa.
Peraltro l’interprete ideale sarebbe stato un incrocio tra la musicalità e il peso vocale di Pavarotti, l’eleganza di Kraus, la sfrontatezza negli acuti di Lauri Volpi e la tecnica di Gedda, un mostro.
Dopo la prima aria, A te o cara, un paio (forse tre, dai) di dementi hanno buato.
Semplicemente la prova che chi va a teatro prevenuto ascolta ciò che vuole sentire e cioè vedere confermato il proprio pregiudizio.
Questa edizione vedeva la riapertura di alcuni tagli di tradizione, in particolare il terzetto che chiude il primo atto, che è stato forse il momento più debole della serata e non per colpa, a mio avviso, dei cantanti, quanto per la direzione d’orchestra disomogenea di Michele Mariotti.
Il giovane direttore ha imposto tempi molto lenti, che richiedono ai cantanti fatiche immani e fiati lunghissimi in un’opera già piena di difficoltà.
In altre occasioni, ad esempio la stretta che chiude il secondo atto (il duetto dei colonnelli) i tempi sono apparsi troppo serrati ed è balenata qualche suggestione bandistica. (oddio è una stretta, appunto, ma insomma…)
Però ciò che proprio non ho gradito è stata la circostanza che tutta la parte elegiaca, lirica, notturna e malinconica della partitura è apparsa sacrificata a favore di una lettura troppo sbilanciata sul lato drammatico. Non ho sentito quella musica soave per cui Bellini è famoso.
Flórez magnifico all’inizio del terzo atto, davvero esemplare.
Sorprendente la prestazione del soprano Nino Machaidze nei panni di Elvira, anche se qualche acuto (l’ultimo l’ha sporcato) ogni tanto è uscito un po’ ghermito. La giovane artista non è certo una tragedienne e di conseguenza anche a lei è mancato qualche volta l’accento giusto.
Però è stata al di sopra di ogni aspettativa (almeno mia); magnifico il duetto finale con Arturo, ad esempio, e convincente la scena della pazzia, che nei lavori della prima metà del 1800 non manca quasi mai.
Note meno positive per il resto del cast.
Il basso Ildebrando D’Arcangelo (Sir Giorgio) ha una voce molto bella, però ieri sera ho avvertito un vibrato largo piuttosto fastidioso e qualche attacco incerto. Inoltre l’accento era più consono a un Escamillo arrapato e testosteronico che a un aristocratico notabile.
Dopo un inizio molto difficoltoso nella cavatina, in cui si sono palesati problemi d’intonazione, il baritono Gabriele Viviani  (Sir Riccardo)si è ripreso abbastanza bene ma anche per lui l’accento non era quello che pretenderebbe la parte.
Buono il suo rendimento nel duetto che chiude il secondo atto, il famosissimo Suoni la tromba.
Insufficienti Ugo Gagliardo ( Gualtiero Valton) e Gianluca Floris (Sir Bruno Robertson) e discreta Nadia Pirazzini quale Enrichetta di Francia.
Il Coro, per quello che la trasmissione radio ha consentito di appurare, mi è sembrato in ottima serata, così come pure l’orchestra, seppure con i limiti derivati da una direzione almeno perfettibile.
Successo trionfale decretato dal pubblico bolognese e trionfo, meritatissimo, per Juan Diego Flórez.
Sono previste altre due repliche mi pare, credo che il rendimento complessivo di tutti, con i necessari aggiustamenti, migliorerà.
Buonanotte (smile)

29 risposte a “Recensione semiseria dei Puritani di Bellini a Bologna.

  1. utente anonimo 9 gennaio 2009 alle 2:17 am

    Condivido quasi in toto la critica semiseria. Florez era molto teso e dopo un inizio incerto, talvolta calante, si ripreso bene anche se i sovracuti erano un poco fissi. Il soprano Machaidze, anche se qualche acuto non era perfetto, ha cantato meglio del tenore. In complesso bene il basso D’Arcangelo. Il baritono Viviani è decoroso: peccato che negli acuti gli vada indietro la voce. Bene il coro. L’ochestra indubbiamente sa suonare bene (i corni non hanno mai scroccato). Il direttore Mariotti non mi ha convinto per i tempi squilibrati e per mancanza di “poesia”. Sarà la giovane età? spero per lui.

    "Mi piace"

  2. utente anonimo 9 gennaio 2009 alle 10:12 am

    niente da ire su florez anche se da lui in puritani ci si aspetta di piu..d arcangelo stanco…viviani bene…lei era uno scandalo!!ok bel timbro sulla zona centrale..e poi???niente legato niente stile belcantistico,acuti improponibili..mi bemolle calante..per fare questo reperatorio ci vuole ben altro!!nn scherziamo!

    "Mi piace"

  3. utente anonimo 9 gennaio 2009 alle 1:25 PM

    da Giuliano:
    concordo su tutto, in particolare su Mariotti che alternava momenti ottimi ad altri un po’ approssimativi: può darsi che sia un problema di concertazione, speriamo. Magari qualcuno che ascolterà le altre recite potrà raccontarci come è andata.
    Certo che questa è un’opera strana, soprattutto per il ruolo del tenore. Più ascolto i Puritani, più penso a cosa avrebbe potuto fare Bellini. E’ come se avessimo perso Verdi dopo l’Ernani: che è sì bello, ma viene prima del Macbeth, del Trovatore, dell’Otello, del Falstaff…
    Qui c’era un Genio con la G maiuscola, il rimpianto è grande.

    "Mi piace"

  4. utente anonimo 9 gennaio 2009 alle 1:25 PM

    da Giuliano:
    concordo su tutto, in particolare su Mariotti che alternava momenti ottimi ad altri un po’ approssimativi: può darsi che sia un problema di concertazione, speriamo. Magari qualcuno che ascolterà le altre recite potrà raccontarci come è andata.
    Certo che questa è un’opera strana, soprattutto per il ruolo del tenore. Più ascolto i Puritani, più penso a cosa avrebbe potuto fare Bellini. E’ come se avessimo perso Verdi dopo l’Ernani: che è sì bello, ma viene prima del Macbeth, del Trovatore, dell’Otello, del Falstaff…
    Qui c’era un Genio con la G maiuscola, il rimpianto è grande.

    "Mi piace"

  5. amfortas 9 gennaio 2009 alle 2:06 PM

    Giuliano, ottima riflessione, quella sulla scomparsa prematura di Bellini.
    Ciao e grazie.

    "Mi piace"

  6. amfortas 9 gennaio 2009 alle 2:06 PM

    Giuliano, ottima riflessione, quella sulla scomparsa prematura di Bellini.
    Ciao e grazie.

    "Mi piace"

  7. utente anonimo 9 gennaio 2009 alle 4:06 PM

    condivido a peino la recensione semiseria…..bravissimo florez, anche se ci si aspettava di più….molto azzeccata la scelta di non eseguire il fa sovracuto sull’ ella è tremante, che spesso e volentieri si riduce ad uan nota biancastra in contrasto con i lresto dle canto….molto bava anche la machaidze che riesce ad esprimere una certa tragicità e melanconia che non ci aspetteremmo da una 25enne…qualche acuto un po’ tagliante ma avrà tempo di correggersi….discreto il resto del cast con una nota a favore della pirazzini ed una (ahime) a sfavore di ildebrando d’arcangelo…cantante che a me piace molto ma che ho gradito molto più in figaro o escamillo che in girgio (un cinta di fiori così poco aristocratico mai sentito…andiamoci a riascoltare quello inciso da ghiarouv)….anche io ho potuto assistere solo via radio quindi ho avvertito questa dissonanza tra voci ed orchestra che però mi pare non abbia brillato granchè….comunque recita ottima premiata a pieni voti…magari sentire più spesso un’opera così difficile in Italia….

    "Mi piace"

  8. amfortas 9 gennaio 2009 alle 4:28 PM

    Stefano, il FA sovracuto è una notaccia terribile: c’è chi l’ha preso in falsetto, come Pavarotti e Gedda ad esempio, ma resta sempre un suono orrendo.
    L’unico esempio di quella nota presa a voce piena è Lauri Volpi, in una registrazione casalinga, ed è brutta pure quella.
    Forse la faceva solo Rubini.
    Ildebrando D’Arcangelo, di solito, piace molto anche a me.
    Ciao!

    "Mi piace"

  9. amfortas 9 gennaio 2009 alle 4:28 PM

    Stefano, il FA sovracuto è una notaccia terribile: c’è chi l’ha preso in falsetto, come Pavarotti e Gedda ad esempio, ma resta sempre un suono orrendo.
    L’unico esempio di quella nota presa a voce piena è Lauri Volpi, in una registrazione casalinga, ed è brutta pure quella.
    Forse la faceva solo Rubini.
    Ildebrando D’Arcangelo, di solito, piace molto anche a me.
    Ciao!

    "Mi piace"

  10. amfortas 9 gennaio 2009 alle 5:23 PM

    Ehm…speriamo bene…)

    09.01.09 16:40:14 Fondazione teatro comunale di bologna.. Italia xxx.xxx.xxx.xxx Explorer 6.x Windows XP

    …e qui…speriamo di non essere stato volgare o blasfemo…

    09.01.09 17:00:31 Vicariato di roma Italia xxx.xxx.xxx.xxx Explorer 7.x Windows XP

    (strasmile)

    "Mi piace"

  11. amfortas 9 gennaio 2009 alle 5:23 PM

    Ehm…speriamo bene…)

    09.01.09 16:40:14 Fondazione teatro comunale di bologna.. Italia xxx.xxx.xxx.xxx Explorer 6.x Windows XP

    …e qui…speriamo di non essere stato volgare o blasfemo…

    09.01.09 17:00:31 Vicariato di roma Italia xxx.xxx.xxx.xxx Explorer 7.x Windows XP

    (strasmile)

    "Mi piace"

  12. NigelKennedy 9 gennaio 2009 alle 6:01 PM

    Ciao a tutti!
    Vi lascio la mia riflessione, di uno che ha visto la prova generale del 7 (con il secondo cast) e sentito per radio la prima (con il primo cast).
    Mariotti mi è sembrato molto più fluido, disinvolto e “vivace” in prova e ha un po’ risentito del “peso” e delle aspettative di questo evento. Mi ero entusiasmato per lui e credo che sia veramente un ottimo direttore con grandissime capacità interpretative ma forse deve ancora domare le emozioni dovute a fattori esterni e mediatici.
    La mia opinione della “prima”, però, si basa su quanto si è potuto capire dalla pessima ripesa audio: è mai possibile che con i potenti mezzi dell RAI, non ci fosse la possibilità di ottenere un po’ di equilibrio tra orchestra, coro e solisti? In prova (in teatro) era tutto molto omogeneo e gradevole, alla radio sembrava una registrazione degli anni Trenta, oppure anche di oggi, ma fatta con un telefonino!
    Ebbene, sempre da ascoltatore radiofonico, devo dire che Florez m’è piaciuto molto di più nel 3° atto (splendido) che nel primo e che la Machaidze (ma può una cantante che interpreta la “vergine vezzosa” chiamarsi NINO come un pugile di Centocelle 🙂 ???) non è stata sempre perfetta (specie negli acuti) ma devo dire che nel complesso hanno superato brillantemente la prova vocale MOSTRUOSA che richiede la partitura.
    Non ho sentito molte volte I PURITANI dal vivo ma per il tenore e il soprano penso sia una vera a propria maratona! Con l’aggiunta di qualche triplo salto mortale con avvitamento, per fare un paragone olimpico… 😉
    Quindi onore a tutti e due, e anche comunque a D’Arcangelo, anche se l’ho sentito in miglior forma in altri momenti.
    Ah, per chi non ha visto la messinscena, la regia di Pier’Alli è INESISTENTE: con una produzione così importante (e costosa!!!) poteva inventarsi qualcosa di più di qualche insulso movimento marionettistico delle mani del coro (rigorosamente tutti e 60 all’unisono, per carità!) piazzando i cantanti immobili come colonne in proscenio a distanza equa tra loro (si vede che ama anche le simmetrie!!!). Insomma, non fosse stato per i costumi e le imponenti scenografie (belle) poteva essere scambiata per un’opera in forma di oratorio.
    Comunque, a parte proprio la regìa insulsa, inutile e inconcludente di Pier’Alli, lo spettacolo è proprio godibile e assolutamente da vedere (ma soprattutto sentire).
    Alla prossima!

    "Mi piace"

  13. NigelKennedy 9 gennaio 2009 alle 6:01 PM

    Ciao a tutti!
    Vi lascio la mia riflessione, di uno che ha visto la prova generale del 7 (con il secondo cast) e sentito per radio la prima (con il primo cast).
    Mariotti mi è sembrato molto più fluido, disinvolto e “vivace” in prova e ha un po’ risentito del “peso” e delle aspettative di questo evento. Mi ero entusiasmato per lui e credo che sia veramente un ottimo direttore con grandissime capacità interpretative ma forse deve ancora domare le emozioni dovute a fattori esterni e mediatici.
    La mia opinione della “prima”, però, si basa su quanto si è potuto capire dalla pessima ripesa audio: è mai possibile che con i potenti mezzi dell RAI, non ci fosse la possibilità di ottenere un po’ di equilibrio tra orchestra, coro e solisti? In prova (in teatro) era tutto molto omogeneo e gradevole, alla radio sembrava una registrazione degli anni Trenta, oppure anche di oggi, ma fatta con un telefonino!
    Ebbene, sempre da ascoltatore radiofonico, devo dire che Florez m’è piaciuto molto di più nel 3° atto (splendido) che nel primo e che la Machaidze (ma può una cantante che interpreta la “vergine vezzosa” chiamarsi NINO come un pugile di Centocelle 🙂 ???) non è stata sempre perfetta (specie negli acuti) ma devo dire che nel complesso hanno superato brillantemente la prova vocale MOSTRUOSA che richiede la partitura.
    Non ho sentito molte volte I PURITANI dal vivo ma per il tenore e il soprano penso sia una vera a propria maratona! Con l’aggiunta di qualche triplo salto mortale con avvitamento, per fare un paragone olimpico… 😉
    Quindi onore a tutti e due, e anche comunque a D’Arcangelo, anche se l’ho sentito in miglior forma in altri momenti.
    Ah, per chi non ha visto la messinscena, la regia di Pier’Alli è INESISTENTE: con una produzione così importante (e costosa!!!) poteva inventarsi qualcosa di più di qualche insulso movimento marionettistico delle mani del coro (rigorosamente tutti e 60 all’unisono, per carità!) piazzando i cantanti immobili come colonne in proscenio a distanza equa tra loro (si vede che ama anche le simmetrie!!!). Insomma, non fosse stato per i costumi e le imponenti scenografie (belle) poteva essere scambiata per un’opera in forma di oratorio.
    Comunque, a parte proprio la regìa insulsa, inutile e inconcludente di Pier’Alli, lo spettacolo è proprio godibile e assolutamente da vedere (ma soprattutto sentire).
    Alla prossima!

    "Mi piace"

  14. amfortas 9 gennaio 2009 alle 6:08 PM

    NigelKennedy, in altra sede molti hanno riportato la tua sensazione sull’allestimento del regista.
    Ovviamente io non posso dire nulla, avendo sentito per radio.
    Sulla qualità tecnica della trasmissione, tremenda a dir poco, ti copio qui la spiegazione di una persona che se ne intende, perché credo abbia lavorato a questa produzione.

    La ripresa radioRAI si basa su microfoni ambientali per quanto concerne le masse artistiche (palcoscenico e buca), mentre i cantanti usano i radiomicrofoni; due sistemi di ripresa del suono diversi generano purtroppo un effetto come quello rilevato qualche minuto fa, per cui l’orchestra sembra sembre sullo sfondo, più lontana e sfocata, e i cantanti ti cantano quasi “in braccio”. L’effetto può piacere o meno, ma di sicuro non è una cosa naturale e ben diverso da quanto avviene in un ascolto dal vivo, dove il solista, se il direttore non è un cretino, è “avvolto”, o se preferite “immerso”, nel suono. Al Maggio Musicale Fiorentino (faccio riferimento ad esempio all’Elisir di dicembre) non usano radiomicrofoni e sinceramente io preferisco così, “all’antica”, anche perchè così non è il tecnico di turno a decidere chi ha davvero voce e chi non la ha!

    Ciao e grazie.

    "Mi piace"

  15. amfortas 9 gennaio 2009 alle 6:08 PM

    NigelKennedy, in altra sede molti hanno riportato la tua sensazione sull’allestimento del regista.
    Ovviamente io non posso dire nulla, avendo sentito per radio.
    Sulla qualità tecnica della trasmissione, tremenda a dir poco, ti copio qui la spiegazione di una persona che se ne intende, perché credo abbia lavorato a questa produzione.

    La ripresa radioRAI si basa su microfoni ambientali per quanto concerne le masse artistiche (palcoscenico e buca), mentre i cantanti usano i radiomicrofoni; due sistemi di ripresa del suono diversi generano purtroppo un effetto come quello rilevato qualche minuto fa, per cui l’orchestra sembra sembre sullo sfondo, più lontana e sfocata, e i cantanti ti cantano quasi “in braccio”. L’effetto può piacere o meno, ma di sicuro non è una cosa naturale e ben diverso da quanto avviene in un ascolto dal vivo, dove il solista, se il direttore non è un cretino, è “avvolto”, o se preferite “immerso”, nel suono. Al Maggio Musicale Fiorentino (faccio riferimento ad esempio all’Elisir di dicembre) non usano radiomicrofoni e sinceramente io preferisco così, “all’antica”, anche perchè così non è il tecnico di turno a decidere chi ha davvero voce e chi non la ha!

    Ciao e grazie.

    "Mi piace"

  16. utente anonimo 10 gennaio 2009 alle 12:10 PM

    Durante l’ascolto radiofonico l’altra sera mi sono un po’ annoaito, Florez non era una sorpresa per me dato che mi hanno procurato il DVD di Las Palmas (scaricato da Internet) e sapevo cosa aspettarmi – in positivo e in negativo – e la Machaidze, sebbene superiore alle aspettative, mi sembrava monotona. Riascolto la registrazione che ne ho fatto e penso che i due protagonisti sono ben equilibrati e hanno offerto una prova decorosa, anche se dal pathos romantico di PURITANI sarebbe logico aspettarsi cose diverse nel peso vocale, nelle arcate, nel fraseggio. Non del tutto soddisfacente e un po’ squilibrata la prova di Mariotti. Non esenti da mende D’Arcangelo e Viviani. Saluti e sempre complimenti – Mi chiamo Brenno e non so fare un blog

    "Mi piace"

  17. utente anonimo 10 gennaio 2009 alle 2:48 PM

    Ho scritto anch’io di musica. Dovevo. Non potevo farne a meno.
    Ciao!
    Ghismunda

    "Mi piace"

  18. utente anonimo 10 gennaio 2009 alle 2:48 PM

    Ho scritto anch’io di musica. Dovevo. Non potevo farne a meno.
    Ciao!
    Ghismunda

    "Mi piace"

  19. amfortas 10 gennaio 2009 alle 5:09 PM

    Brenno, ciao e grazie, vedo che siamo in sintonia a parte qualche lieve sfumatura, ma il bello dell’opera è proprio questo no?
    Ciao!
    Ghismunda, come ho scritto da te, già sapevo di che musica ti saresti occupata, l’ho fatto anch’io in altra sede dove sono ospite.
    Ciao!

    "Mi piace"

  20. amfortas 10 gennaio 2009 alle 5:09 PM

    Brenno, ciao e grazie, vedo che siamo in sintonia a parte qualche lieve sfumatura, ma il bello dell’opera è proprio questo no?
    Ciao!
    Ghismunda, come ho scritto da te, già sapevo di che musica ti saresti occupata, l’ho fatto anch’io in altra sede dove sono ospite.
    Ciao!

    "Mi piace"

  21. utente anonimo 11 gennaio 2009 alle 10:22 am

    da Giuliano:
    Molto bello il discorso sui microfoni e le modalità di ripresa, dovresti riprenderlo e ampliarlo (o magari lo hai già fatto?).
    Ci sono molti dischi ufficiali, fin dagli anni ’80, che sono inascoltabili proprio per questo motivo, anche quelli della vecchia Deutsche Grammophone o della vecchia Emi. Per uno che è stato in teatro o negli auditorium (quelli belli), è un supplizio…

    "Mi piace"

  22. utente anonimo 11 gennaio 2009 alle 10:22 am

    da Giuliano:
    Molto bello il discorso sui microfoni e le modalità di ripresa, dovresti riprenderlo e ampliarlo (o magari lo hai già fatto?).
    Ci sono molti dischi ufficiali, fin dagli anni ’80, che sono inascoltabili proprio per questo motivo, anche quelli della vecchia Deutsche Grammophone o della vecchia Emi. Per uno che è stato in teatro o negli auditorium (quelli belli), è un supplizio…

    "Mi piace"

  23. amfortas 11 gennaio 2009 alle 10:30 am

    Giuliano, no non l’ho fatto in questi termini, ho parlato a suo tempo dei trucchetti in sala di registrazione (acuti attaccati, prestiti di acuti da altri cantanti ecc ecc).
    Quello che ti posso dire per esperienza diretta, invece, è che rispetto a gran parte delle trasmissioni RAI, le registrazioni in house anche effettuate con mezzi tecnici non straordinari, sono più veritiere di ciò che effettivamente succede in teatro.
    Ciao e buona domenica.

    "Mi piace"

  24. amfortas 11 gennaio 2009 alle 10:30 am

    Giuliano, no non l’ho fatto in questi termini, ho parlato a suo tempo dei trucchetti in sala di registrazione (acuti attaccati, prestiti di acuti da altri cantanti ecc ecc).
    Quello che ti posso dire per esperienza diretta, invece, è che rispetto a gran parte delle trasmissioni RAI, le registrazioni in house anche effettuate con mezzi tecnici non straordinari, sono più veritiere di ciò che effettivamente succede in teatro.
    Ciao e buona domenica.

    "Mi piace"

  25. utente anonimo 15 gennaio 2009 alle 2:21 PM

    Complimenti per il blog, che ho scoperto solo oggi per caso..
    Vi riporto la mia impressione-lampo della recita di ieri sera con il primo cast.
    Florez in ottima serata. Da “A te o cara”, il Teatro (me compreso) è con lui sino alla fine. Solita naturalezza (anche in Puritani!) ed eleganza, anche se Rossini rimane il suo campo d’applicazione elettivo. Ho le mie opinione in fatto di “Arturo” e se avrò tempo tornerò a precisarle.
    Elvira, una inaspettata sorpresa. Bellissimo colore, ottima interprete anche sul piano attoriale. In acuto Florez la penalizza un po’. Io ero in loggione ma l’impressione mi è stata confermata da un competente spettatore in platea.
    Su D’Arcangelo sono assolutamente di parte. La sua voce mi piace così tanto che qui e altrove non ho alcun problema a perdonargli qualche infedeltà al personaggio. “Licenza d’uccidere” conquistata sul campo.
    Bastian contrario sulla regia: mi è piaciuta. Snella, spazio in palcoscenico, valorizzato il movimento e l’attorialità. Gli attori ne hanno saputo approfittare, quindi nel complesso il risultato mi ha convinto.
    Scusate la sintesi ma non ho tempo!! A più tardi

    "Mi piace"

  26. utente anonimo 15 gennaio 2009 alle 2:21 PM

    Complimenti per il blog, che ho scoperto solo oggi per caso..
    Vi riporto la mia impressione-lampo della recita di ieri sera con il primo cast.
    Florez in ottima serata. Da “A te o cara”, il Teatro (me compreso) è con lui sino alla fine. Solita naturalezza (anche in Puritani!) ed eleganza, anche se Rossini rimane il suo campo d’applicazione elettivo. Ho le mie opinione in fatto di “Arturo” e se avrò tempo tornerò a precisarle.
    Elvira, una inaspettata sorpresa. Bellissimo colore, ottima interprete anche sul piano attoriale. In acuto Florez la penalizza un po’. Io ero in loggione ma l’impressione mi è stata confermata da un competente spettatore in platea.
    Su D’Arcangelo sono assolutamente di parte. La sua voce mi piace così tanto che qui e altrove non ho alcun problema a perdonargli qualche infedeltà al personaggio. “Licenza d’uccidere” conquistata sul campo.
    Bastian contrario sulla regia: mi è piaciuta. Snella, spazio in palcoscenico, valorizzato il movimento e l’attorialità. Gli attori ne hanno saputo approfittare, quindi nel complesso il risultato mi ha convinto.
    Scusate la sintesi ma non ho tempo!! A più tardi

    "Mi piace"

  27. amfortas 15 gennaio 2009 alle 3:11 PM

    anonimo15, grazie per la testimonianza 🙂

    "Mi piace"

  28. utente anonimo 17 gennaio 2009 alle 11:44 am

    fff

    "Mi piace"

  29. Pingback:I PURITANI di Bellini (Bologna,2009) su Raitre « Wanderer's Blog

Lascia un commento