Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Zeffirelli: ovvero la scena della pazzia.

Su OperaClick un altro mio piccolo intervento e una breve dichiarazione di Daniela Dessì.

Questa volta non è necessario che io aggiunga nulla, perché sono senza parole.
C’è però anche una buona notizia, in tutto questo, e sta in una frase del comunicato stampa del Teatro dell’Opera di Roma:

"Gli spettatori che intendessero chiedere il rimborso del biglietto acquistato potranno rivolgersi alla Biglietteria del Teatro nei consueti orari di apertura."

E pensare che c’è chi ha colpevolmente sottovalutato l’editoriale di OperaClick che sollevava la questione.

Dal Corriere della Sera:

ROMA – Lo Zeffirelli furioso, contro tutti, giornalisti ed artisti noti ed apprezzati. Conferenza stampa movimentata quella che si è svolta al Teatro dell’Opera per presentare «La Traviata» di Verdi, dal 18 dicembre al Teatro Costanzi, ultimo spettacolo della stagione. Le star sul palco dovevano essere Daniela Dessì e il marito Fabio Armiliato, ma è arrivato il forfait «per un insieme di circostanze legate alle scelte compiute nelle regie degli allestimenti». Anzi, la Dessì ha declinato anche la prossima regia di Zeffirelli, il Falstaff.

Daniela Dessì' (Ansa)
Daniela Dessì’ (Ansa)

 

INSULTA GIORNALISTA E DIFENDE BERLUSCONI – Già prima del giudizio sulla Dessì, Zeffirelli aveva scaldato l’atmosfera con insulti pesanti, a una giornalista Livia Bidoli, del sito di recensioni http://www.GothicNetwork.org, che ora minaccia una denuncia. Il regista raccontava di una Traviata all’Opera di Amburgo, con la festa di Violetta ambientata in una casa di prostitute che, dietro una parete trasparente, si vedono fare il bidet, e ha concluso: «del resto sono puttane, hanno bisogno di lavarsi, sono lì per fare cose, un po’ alla Marrazzo». A questo nome la giornalista ha replicato con indignata violenza che lo stesso vale per Berlusconi, che non è ammissibile continuare a dire queste cose, che bisogna farla finita. A Zeffirelli, che gli chiedeva chi lei fosse, la donna ha risposto di essere della stampa e di aver partecipato alla manifestazione di sabato “No B-Day”. Lui allora si è scaldato ancor di più: «Lei sta insultando un suo amico e una persona di valore». La risposta arriva: «Non cominciamo con questa storia – dice la giornalista – , allora anche come il caso Berlusconi, che ha un casino a casa sua. Stiamo in piena crisi di governo e c’è chi si fa i casini». A questo punto il regista ha perso la pazienza ed è passato agli insulti: «Questo è un teatro serio, vada via mascalzona, cretina, lei è una stronza, vada a fare in culo, lei non ha cittadinanza qui, non si deve permettere, Berlusconi è un amico mio è un uomo straordinario».

«LA DESSìI’ E’ UNA SIGNORA BEN PIAZZATA» – La rottura è chiara e Zeffirelli prima la imputa a ragioni vocali. «La Dessì non fa Falstaff? Beh mi spiace – commenta Zeffirelli – Quanto alla Traviata immagino sia per prudenza. Lei che ha avuto una gran carriera forse nello stato in cui è ora sente un confronto rischioso con il pubblico». Non è d’accordo Gianluigi Gelmetti, il direttore d’orchestra: «Sul fatto vocale non sono d’accordo. La Dessì ha una forma vocale eccellente. E come uomo devo ammettere che mi piace. Un appuntamento con la Dessi io lo prenderei». Ci vuole una seconda domanda a Zeffirelli per far emergere le vere motivazioni dell’esclusione: «La Dessì è magnifica per fare Alice ma non più Violetta, non è più vicina alla mia concezione di Violetta -dice Zeffirelli – ho visto le Violette di questa produzione, molto vicine alla mia idea di Violetta, che non è certo una signora ben piazzata con un marito che la cura sempre. Mi piace pensare ad una Traviata giovane, una cosa di ragazzi. Questa è forse la più bella Traviata che ho fatto, anche di più di quella che feci con la Callas, mi emoziono nel vedere questi due ragazzi con una vera credibilità. Il mio giudizio alla Dessi non è all’artista ma al fatto che non mi dia la Violetta che ho nel cuore».

28 risposte a “Zeffirelli: ovvero la scena della pazzia.

  1. utente anonimo 10 dicembre 2009 alle 5:53 PM

    Caro Sig.Bullo, Le scrivo a nome mio e di una coppia di amici modenesi.
    Abbiamo acquistato i biglietti per questa Traviata a Roma già  alcuni mesi fa e eravamo arrabbiatissimi per lo sviluppo della vicenda.
    Perlomeno ora, grazie all’intervento di Operaclick, possiamo chiedere il rimborso del biglietto. Per fortuna qualcuno si occupa ancora dei diritti degli spettatori.
    Grazie.
    Michele Martinelli

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  2. utente anonimo 10 dicembre 2009 alle 6:15 PM

    da Giuliano:
    Tutta la mia solidarietà alla signora Dessì: spero che queste scemenze le scivolino via presto. La mia solidarietà anche al signor Armiliato, che se non ho capito male è reo di essere troppo atletico… (cos’è, una barzelletta? se lo si vuole con la panza basta un cuscino).
    Nella musica, l’unica cosa che conta è saper suonare (o cantare): adesso tocca anche ripetere le banalità… La prossima volta che vogliamo mettere in scena la Butterfly che si fa, si va alle scuole medie a cercare un’adolescente e anche se non sa cantare pazienza?

    Caro Amfortas, speriamo di non diventare anche noi così. Nel caso, speriamo che qualche anima pietosa eviti di pubblicare le nostre farneticazioni e magari di organizzare conferenze stampa…

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  3. daland 10 dicembre 2009 alle 6:22 PM

    AAA cercasi baritono, altezza max 135 cm, gobba pronunciata, capelli naturali color senape, per prossima produzione Rigoletto.
    Astenersi perditempo e tipi alla Schrott.
    Zeffirelli

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  4. amfortas 10 dicembre 2009 alle 6:59 PM

    Ci torno, ma vi pregherei di ascoltare i due audio della scenata di Zeffirelli sul sito del Corriere qui

    Sono entrambi allucinanti, una follia pura.

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  5. utente anonimo 10 dicembre 2009 alle 7:03 PM

    Mi ripeto: l’opera di Roma, l’Arena di Verona ecc ecc andrebbero chiuse e sprangate in eterno! Ma ci rendiamo conto, danari pubblici per far lavorare sta gente qua , come Zeffirelli? Ma l’avete vista la prossima stagione dell’opera di Roma? E’ una cosa indecente! I Fossi stato io la Dessì me ne sarei andato ben prima…anzi proprio non mi sarei fatto vedere! Non abbonatevi! Non comprate i biglietti! Questo occorrerebbe fare, se avessimo (come dice Berlusconi) le palle!  Invece le ha solo (atrofizzate ormai) Zeffirelli!

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  6. amfortas 10 dicembre 2009 alle 8:12 PM

    5, ok, hai ragione, ma evitiamo commenti troppo pesanti su parti anatomiche zeffirelliane sconosciute ai più 🙂

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  7. utente anonimo 10 dicembre 2009 alle 9:10 PM

    Caspita, un po’ movimentato dalle vostre parti!
    Appena incominciato a leggere Il Corriere sono corsa (si fa per dire) qui. Ciao

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  8. utente anonimo 10 dicembre 2009 alle 11:13 PM

    l’ho già scritto e lo ribadisco. andate al botteghino dell’opera e pretendete dei biglietti per la prima del falstaff in cambio di quelli di questa inutile traviata (per altro già vista) . il 23 gennaio. falstaff. in loggione stiamo già aspettando la franca. con le uova.

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  9. gabrilu 11 dicembre 2009 alle 12:24 am

    **  Zeffirelli  è quello che è sempre stato, la sua performance  non mi meraviglia.

    L’unica differenza  tra ieri e oggi  sta nel fatto  che oggi  Z. ritiene di poter sbracare pubblicamente  en plein air  ed impunemente.
    D’altra parte, perchè non dovrebbe pensarlo?
     Il climat  (in)culturale dell’attuale BelPaese consente ormai questo e  pure di più e di peggio.

    **  Passando dal particolare a considerazioni un po’ più generali: la sparata di Z. non è che la manifestazione —   perversa all’eccesso  —   dello strapotere  e  della sopravvalutazione   che negli ultimi anni   sono stati attribuiti, nei teatri  d’opera, alla figura ed al ruolo del  regista.

    Davanti al quale  regista  si devono inginocchiar tutti: non solo cantanti e dir. d’orchestra, ma persino  l’autore dell’opera.

    Autrement dit:  coloro che hanno avallato questa politica dello spettacolo d’opera adesso non si lamentino.  Gli è piaciuta la bicicletta? Adesso  pedàlino con gli  Z…

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  10. amfortas 11 dicembre 2009 alle 8:41 am

    MIchele, il tuo messaggio mi ha fatto molto piacere, grazie anche a nome di tutta OperaClick
    Giuliano, ieri ho parlato con la Dessì al telefono ed era molto, molto arrabbiata.
    Certo che le passerà, ma come puoi vedere dal nuovo piccolo editoriale su OC non ha intenzione di soprassedere.
    Non so tu, ma io, se ci arrivo, sarò sicuramente peggio di Zeffirelli 🙂
    Ciao!
    Daland, il tuo esempio è notevole, conosci qualche wurm ammaestrato che sappia cantare? No, perché si parla di allestire un Ring con un drago vero…
    Ciao 🙂
    (speriamo non ci elgga qualche regista tedeco, ché quelli non hanno bisogno delle nostre ispirazioni per mettere in scena stronzate…)
    Ariela, visto? Mica come da voi, che più che scansare qualche bomba ogni tanto non avete problemi 🙂
    Ciao!
    8, a questo punto Zeffirelli se le merita tutte, le uova…
    gabrilu, ti rispondo in maniera lapidaria: hai perfettamente ragione e hai colto il problema.
    Ciao 🙂

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  11. utente anonimo 11 dicembre 2009 alle 10:48 am

    da Giuliano:
    sottoscrivo in pieno quello che dice Gabrilu. Aggiungo solo che la sopravvalutazione del regista nasce con grandi registi, Appia d’inizio novecento, o gli allestimenti straordinari di Strehler (quel Simone!) e di Ronconi, eccetera. Poi, todos caballeros…(tutti Grandi e tutti Maestri).
    Una volta ho letto un aneddoto su Victor De Sabata, che riporto qui perché era triestino e perché mi sembra che la praola sia quella giusta: alla Scala cominciavano a chiamare "maestro" il regista, e i cantanti, eccetera. De Sabata commentò: "maestro, maestro…qui i xe tuti maestri. Alora a mì ciamàteme mona."
    De ciamar mona qualcuno ne avrei una gran voglia, non certo i cantanti e i direttori d’orchestra…
    🙂
    PS: magnifica l’evocazione del Wurm, ma in un’opera di Krenek c’è un ghiacciaio che canta. Chi lo va a dire a Zeffirelli? (Johnny spielt auf, mi pare)

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  12. ivyphoenix 11 dicembre 2009 alle 11:00 am

    difficile commentare a proposito di un litigio di cui "no me po’ fregà de meno"… diciamo che non si può pretendere da un artista un comportamento pacato, cortese e tranquillo, perchè se fosse così avrebbe fatto l’impiegato di banca… e che non si può pretendere neanche da un giornalista che capisca ciò…   

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  13. Princy60 11 dicembre 2009 alle 12:02 PM

    zefirelli è fuori come un terrazzino!

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  14. utente anonimo 11 dicembre 2009 alle 12:29 PM

    Sig.Paolo io la ringrazio molto,perchè almeno lei ha provato a fare qualcosa e deve essere contento dei risultati che avete ottenuto.Insieme a altri 5 amici chiederò il rimborso.Grazie.
    Luca Viola

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  15. amfortas 11 dicembre 2009 alle 12:58 PM

    Giuliano, bellissimo commento! Hai fatto bene a ricordare De Sabata, oggi piuttosto dimenticato.
    E poi mona a Trieste è quasi affettuoso 🙂
    Ivy, uhm, mi sa che non ho capito bene il tuo commento, ma fa niente, ciao!
    Marina, mi pare evidente 🙂
    Luca, grazie davvero anche a nome di OperaClick.

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  16. mamikazen 11 dicembre 2009 alle 10:33 PM

    Non è che non ci sian mai state ‘ste cose, ci son sempre state, è che oggi qualcuno può parlare impunemente molto fuori dai denti.
    Io invece i denti, a chi sperpera il denaro pubblico in… (l’autrice si autocensura per rispetto nei confronti del gentile melomane che ospita il commento), li spaccherei con un calcio. Sarà che sono un’impiegata pubblica e vedo e sento cose allucinanti, ma dentro di me arde sempre più un fuoco di furore e vendetta alla Uma Thurman in Kill Bill.

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  17. utente anonimo 11 dicembre 2009 alle 11:48 PM

    ecco hanno fatto una cosa giusta se si compra un biglietto perche sulla locandina ci sono dei nomi,non si possono cambiare cosi superficialmente,quindi un plauso per questa decisione di rimborsare i biglietti a chi fà richiesta.
    Zeffirelli si sà che un grande regista,forse ha sottovalutato la questione.
    Comunque se lui nella sua visione scenica vuole una Violetta che somigli come persona e come anagrafe alla Duplessis si scelga il soprano che vuole.Basta che il pubblico lo sappia prima.
    Soprani abbastanza giovani attualmente che possano cantare Violetta come la lettura verdiana richiede non è ci siano molte in giro, forse la Lungu. che ho ascoltato al Regio a Torino al 28 ottobre…. 

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  18. amfortas 12 dicembre 2009 alle 8:36 am

    mami, ti ci vedo con quell’arma che non ricordo come si chiama, sai? E hai ragione, è uno sperpero allucinante di soldi mentre si è sempre lì a minacciare licenziamenti a chi è in una posizione più debole e quindi ricattabile.
    Che bella la serie di Kill Bill! Ci pensi ad un’opera lirica diretta da Tarantino? Gli Ugonotti di Meyerbeer ad esempio, visto che non c’è tanto spargimento di sangue 🙂
    Ciao!
    17, in tutta questa storia lo sraff del teatro ha fatto la figura del peracottaro. La decisione di rimborsare i biglietti è l’unica cosa sensata.
    Di soprano emaciate ce ne sono molte, l’importante è che sappiano cantare.
    A me piacciono molto la Ciofi che ho visto in settembre a Venezia, e la Inva Mula, che non è proprio esangue, ma è minuta ed è molto brava.
    Ciao e grazie.

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  19. AntonioSabino 14 dicembre 2009 alle 12:09 PM

    Quando si dice strafare, ma strafare sul serio, Zeffirelli non ha dato certo un bello spettacolo (intendo in conferenza stampa) e l’esclusione della Dessì per ragioni di visione del regista è una aberrazione che in altri paesi, credo e spero, non potrebbe avvenire, gli eventuali meriti passati come regista non dovrebbero consentire di assumere il ruolo di padre padrone. Sono allibito.
    Ciao.

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  20. amfortas 14 dicembre 2009 alle 12:55 PM

    Antonio, anch’io sono rimasto basito dalla scenata di Zeffirelli e ancora di più dal fatto che gli abbiano consentito di escludere un’artista dal cast per esclusive e quantomai discutibili questioni estetiche. Una vera follia che può costituire un precedente inquietante.
    Ciao e grazie.

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  21. megbr 14 dicembre 2009 alle 5:05 PM

    povera Dessì, che deve soffrire…  dille di non prendersela.. è solo una grande scenata di gelosia perchè lei ha quel marcantonio dell’Armillato a cui non piacciono affatto le fiorentine ….  🙂
     

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  22. amfortas 14 dicembre 2009 alle 7:15 PM

    megbr, in effetti Zeffirelli non si è comportato da Gran Dama… 🙂
    Ciao!

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  23. utente anonimo 15 dicembre 2009 alle 3:44 PM

    Tenderei ad essere d’accordo con megbr.

    Domanda da perfetta ignorante:
    anche nella lirica lasciamo a casa i professionisti e facciamo posto a sciacquette incapaci ma taaanto carine? (Ho capito che si doveva interpretare Violetta, che a quanto ne so non è proprio santissima… ma insomma..)

    La perplessa Margot

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  24. amfortas 15 dicembre 2009 alle 4:50 PM

    margie, bah, c’è chi dice che la tendenza è quella di mandare avanti le sciaquette anche nella lirica, ma per me non è così.
    C’è in giro qualche "pupilla" di troppo, ma è così da sempre.
    Ci sono tante ragazze brave e belle, credo più di una volta.
    Qui è proprio il principio che è sbagliato, un regista potrà scegliere lo scenografo, non certo il cantante e soprattutto non dopo che la gente ha comprato già i biglietti.
    Ciao divoratrice di cioccolatini 🙂

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  25. utente anonimo 17 dicembre 2009 alle 7:30 am

    Sono d’accordo, il regista è importante ma non può diventare padrone e signore incontrastato.
    Mi permetto un’osservazione: la frase "A mi ciamème mona" mi pare sia stata detta da Serafin (famoso per il suo spirito) e non da De Sabata. Comunque entrambe grandissimi protagonisti dell’opera del tempo che (purtroppo) fu…..

                                     Enrico

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  26. amfortas 17 dicembre 2009 alle 9:57 am

    Enrico, non saprei, ma certo sempre di due grandi direttori si tratta.
    Ciao e grazie.

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  27. utente anonimo 19 dicembre 2009 alle 9:45 am

    zeffirelli è notoriamente considerato un non regista da filmologi e ed esperti di teatro…un calligrafico privo di inventiva…
    Ma la direzione del teatro dove era? e Gelmetti perchè non ha protestato il regista?
    la dessì avrebbe fatto bene a mollargli due schiaffi in pubblico, o armiliato una guantata nel perfetto stile ottocentesco: quando uno non è un gentiluomo ma un cafone lo si deve trattare così…
    ripeto: non capisco perchè la direzione del teatro si è tenuta zeffirelli e ha lasciato andare la dessì..

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  28. amfortas 19 dicembre 2009 alle 2:41 PM

    27, sì sì una bella sfida tra Armilato e Zeffirelli, stile che ne so, Forza del destino, ci stava tutta 🙂
    Ciao!

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