Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Auguri semiseri e regalo serissimo.

Ci risiamo, presto è di nuovo Natale e come da recente consuetudine,

ho fatto il mio personalissimo albero.
Un albero, quest'anno, più piccolino degli anni scorsi, perché per questioni logistiche diciamo così, ho limitato le mie trasferte teatrali.

Albero Natale 2010

Insomma, bisogna accontentarsi!
E quindi auguri a tutti coloro che passano di qui per piacevole abitudine e a quelli che passano per caso , perché è grazie a tutti voi che se digitando recensione walküre scala su google (solo per fare un esempio) i miei post compaiono ai primi posti, circostanza che mina la stabilità molecolare della bile di molti (strasmile).
Soprattutto auguri a chi, passando da queste parti, s'indigna perché da questi pulpiti si osa parlare di lirica senza essere serioso e catacombale nei toni e catastrofista nei contenuti.
Anzi, a quest'ultima categoria, i miei auguri più sentiti.
Direi quindi che anche quest'anno vi meritate un regalo e per la polemica popolazione melomane ho pensato a qualcosa di trasversale, che mette d'accordo tutti: una selezione di duetti tra Maria Callas e Giuseppe Di Stefano.
Auguri a tutti!

SCARICATELA DA QUI!

Questa la tracklist:

LUCIA DI LAMMERMOOR
Berlin 29th Sep 1955

I PURITANI
Mexico City 29th May 1952

RIGOLETTO
Mexico City 17th June 1952

LA TRAVIATA
Mexico City 3rd June 1952

UN BALLO IN MASCHERA
La Scala 7th December 1957

TOSCA
Mexico City 28th June 1952

40 risposte a “Auguri semiseri e regalo serissimo.

  1. utente anonimo 23 dicembre 2010 alle 6:56 am

    Grazie del regalo,amfortas.
    Anche se non credo nel Natale,adoro l' atmosfera di questi giorni,
    quindi ti  faccio i miei più cari auguri  di Buone Feste 🙂
    Leggo sempre i tuoi post ed i commenti,anche se non sempre scrivo:
    mi raccomando, non cambiare stile,ce ne sono gìà troppe in giro di persone "seriose" e formali 🙂
    Monica

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  2. utente anonimo 23 dicembre 2010 alle 8:16 am

    Ti auguro che l'albero di Natale 2011 presenti un programma di sala del Festspielhaus, c'è chi fa il blasé (l più delle volte perchè fa come la volpe e l'uva) e sostiene che i Wagner Festspiele non sono un gran che – lo si faceva già trent'anni fa, quando per la prima volta cercai di andare al "tempio" – ma è un'esperienza che vale la pena e che ti auguro di tutto cuore di fare. Buon Natale

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  3. Moher66 23 dicembre 2010 alle 8:23 am

    Caro Amfortas, complimenti per l'albero, e per i tuoi post!
    Auguri di Buone Feste a te
    Ciao 🙂

    Elena

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  4. utente anonimo 23 dicembre 2010 alle 8:49 am

    Facciamo auguri va. E facciamo che 'sto 2010 si sbrighi a togliersi di torno!!!
    Buon Natale gentile Amfortas e soprattutto buon Natale alle tracce di Notung che vedo.
    La scontrosa Margot

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  5. paoletto1 23 dicembre 2010 alle 9:17 am

    Auguri a te Amfortas, e grazie per la tua preziosa attività di blogger. Davvero il tuo blog è una oasi di serenità in mezzo ai furori nichilisti e alle polemiche escatologiche che ne popolano altri.
    Paolo

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  6. gabrilu 23 dicembre 2010 alle 4:51 PM

    Ordunque.

    ** Tengo a precisare che per quanto mi riguarda,  io non passo di qui per caso ma  "per piacevole abitudine"  (smile).

    ** tu scrivi: "da questi pulpiti si osa parlare di lirica senza essere serioso e catacombale nei toni e catastrofista nei contenuti."

    beh, beh, beh.
    Su questo avrei da ridire. Nel senso buono, eh, intendiamoci  (stra-smile).
    Nel senso che si può esser cattivissimi   anche utilizzando toni leggeri ed apparentemente innocui del tipo  "non corriamo il rischio  di  épater le bourgeois"  (ou la bourgeosie).

    Ma è Natale, siamo tutti buoni e lasciamo correre   (stra-smilissimo)

    ** Il Callas-Di Stefano non è un regalo.
    E' un  ***regalone***
    Spero venga apprezzato come merita.

    Ammè m'è venuta la lacrimuccia  (anzi, la lagrimuccia con la "g")  come al simpaticissimo porcello  (almeno, credo sia un  porcello) del noto spot televisivo.

    La Callas sono arrivata a vederla/ascoltarla in teatro una volta, Di Stefano l'ho visto/ascoltato  "live" più di una volta.

    Era una forza della natura. Solare, bellissima voce,  simpatico e trascinante.

    Gli esperti  (vil razza dannata) dicono che si bruciò (o venne bruciato)  proprio perché non si risparmiava, e cantava, cantava…

    Infatti non durò tantissimo.

    Però, per  quel che durò… ah, ragassi/e….

    E già dimenticavo: è     d'uso augurar Buon Natale.

    Ed io lo auguro.

    Buoni ascolti.

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  7. amfortas 23 dicembre 2010 alle 5:21 PM

    Monica, cambiare stile? Giammai! E grazie per gli auguri che ricambio 🙂
    2, è un bellissimo augurio il tuo, spero proprio che ci siano le condizioni per il mio battesimo sulla collina, al più presto!
    Ciao e grazie 🙂
    Elena, bellino l'albero vero? Speriamo che l'anno prossimo sia più…folto!
    Auguri anche a te 🙂
    A Ma', concordo pienamente sull'urgenza che quest'anno se ne vada presto e ti mando due baci, anzi tre: uno dal gentile Amfortas, uno dal malmostoso Notung e uno dal tuo amico Paolo 🙂
    gabrilu, ecco, non sapevo che avessi sentito live anche Maria Nostra! T'invidio molto…
    Su Di Stefano che dire? Tutti coloro che l'anno sentito in teatro, anche quando non era più in formissima, concordano nell'affermare che era magnetico e trascinante e quindi un motivo ci sarà no? 🙂
    Gli esperti sono brutte bestie, in tutti i campi.
    Spesso sono cattivello anch'io, ma spero di essere rispettoso delle persone, è una cosa alla quale tengo molto.
    Auguri anche a te!

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  8. amfortas 23 dicembre 2010 alle 5:26 PM

    Paolo, per motivi misteriosi Splinder s'è mangiato la risposta a te.
    Rimedio subito.
    Come ho detto sopra a gabrilu, mi piace mantenere un tono rispettoso nei confronti di chi rischia la propria reputazione in pubblico, anche e soprattutto quando le prestazioni artistiche sono discutibili.
    L'educazione però è cosa rara, ai giorni nostri, e quindi m'impegnerò a maggior ragione per il futuro.
    Ciao e grazie!

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  9. utente anonimo 23 dicembre 2010 alle 7:26 PM

    Che regalo! Del resto, degno di te. Auguri di cuore a te, e a tutti coloro che frequentano il blog auguro un'annata lirica di primissima qualità, non nel senso di ascoltare solo "mostri", ma nel senso di cantanti, orchestre, direttori, cori che non si limitino a produrre delle note più o meno intonate, belle o brutte, ma che ci parlino al cuore, che ci facciano vibrare di emozione.

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  10. utente anonimo 23 dicembre 2010 alle 7:32 PM

    Da attentissima tua lettrice ho notato che nel tuo originalissimo albero manca un…petalo! Non vedo il libretto del Trovatore a Verona con la tua amica Sondra 🙂
    Grazie per il regalo e auguri anche a te.

    Anto

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  11. utente anonimo 23 dicembre 2010 alle 9:26 PM

     
    CASSANDRO
     
    Auguri, buone bevute di vino generoso, ma non passare tutte le feste al tempio, Amfortas, e continua sempre, sia pure in maniera semiseria, a suonare la tua tromba, intrepido . . . . . .
     
     

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  12. utente anonimo 23 dicembre 2010 alle 9:40 PM

    Bellissimo regalo Amfortas,grazie!!!

    In quanto al tuo albero…da me,l'hai fatto molto più bello,vieni a vederlo!!!

    Auguri di vero cuore a te e Famiglia per un Natale sereno e un anno pieno di cose belle.

    Un abbraccio affettuoso,da Vitty. 

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  13. amfortas 24 dicembre 2010 alle 8:27 am

    9, beh speriamo bene perché se andiamo avanti così mi sa che vedremo e sentiremo ben poco. Sai i mostri veri stanno al governo 🙂
    Ciao e grazie!
    Anto, hai ragione! Non c'è alcun libretto perché all'Arena non ne ho trovati e mi pare che facciano un libercolo cumulativo per tutta la stagione. Però, sei attenta eh? 🙂
    Ciao!
    Cassandro, bel mix di frasi operistiche!
    Sai, presto canterò Un dì all'azzurro ospizio…perché ormai discendo ampiamnete nella valle degli anni 🙂
    Ciao!
    Vitty, grazie del passaggio, appena ho tempo passo a vedere il tuo alberello 🙂
    Auguri a te e a tutti!

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  14. utente anonimo 24 dicembre 2010 alle 9:52 am

    Ormai è tempo: gli auguri voglio proprio farteli: anche se commento pochissimo, lo sai, il tuo blog è per me imprescindibile!

    Non so fare altro che confermarti l'ammirazione, e ringraziarti.
    Buone Feste, a te, famiglia, e amici commentatori, simpatici quanto te!

    Adriana
    ( quella di IM.. visto che ce n'è almeno un'altra.. )

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  15. utente anonimo 24 dicembre 2010 alle 12:35 PM

    Se provassi a fare io un albero coi miei programmi di quest'anno non verrebbe nemmeno una pianta di ravanelli. Almeno da un ounto di vista quantitativo il 2010 è stato veramente un anno di magra. Ma non perdiamo la speranza per il futuro.
    E soprattutto tanti auguri e per carità non cambiare mai. Winckelmann

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  16. utente anonimo 24 dicembre 2010 alle 2:48 PM

     
    CASSANDRO

     
    Errore! Errore! . . . (smile, smile). Hai confuso . . . e non è da te . . . “spazio” con “o-spizio”! E leggi bene le parole delle tanto amate opere liriche! Approfondisci di più. Studia!
     
    Sono costretto pertanto, scusami, a correggerti.
     
    E poi, tutti, caro Amfortas, discendiamo “ampiamente nella valle degli anni” (l’importante è non farlo precipitevolissimevolmente, come avviene per chi troppo in alto sale).
     
    Per questo motivo, infatti, si fanno gli auguri: perché questa naturale discesa sia lunga lunga, lunga (senza esagerare però!) e se ne raggiunga la fine — anche se al momento ci dispiace pensare di lasciare tante deliziose cose —  soltanto quando saremo “ampiamente” sazi di stare qua. O no?
     
        
                M E   N E   F R E G O
             
         Dire che me ne frego . . . ah, s'è ingiusto!
          . . . eppure me ne debbo andare via,
         lasciare questa terra, il sole, il gusto
         della carnalità, e l'armonia
        
         dei cieli, delle nubi, delle stelle,
         per non parlar del canto dei tenori,
         del gorgogliare delle fontanelle,
         dello sfumare a sera dei colori.
        
         Però dovrò . . . pur non volendo . . . a breve
         perdere il trasmutar delle stagioni,
         il crescere del grano lieve lieve,
        
         il sonno forte all'ombra dei covoni,
         il valzer silenzioso della neve,
         lo stridulo guizzare dei rondoni . . .
        
         il ballo stretti stretti, i tuoi occhioni
         mentre a me li volgi buoni buoni
     
         avvolti noi in nuvola di suoni.
        
     
        Vorrei restare! . . . Eccome! . . . Non lo nego:
         non ci riesco a dire "me ne frego!"
     
         Facciamo allor che “andrò all’azzurro spazio”
         quando io di qua giù . . . sarò ben sazio!     
     
         (Cassandro)
     
     
       A questo punto, Amfortas, non resta che spostare tutto al plurale, e quindi a te, famiglia e amici . . . “Auguri vivissimi di buoni anni!”
     

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  17. utente anonimo 24 dicembre 2010 alle 2:48 PM

    Amfortas, grazie per il regalo, l'ospitalità e i consigli. Festeggerai con timballo di crauti e ghiande? 😉

    E per il nuovo anno, come diceva quello, "soave sia il vento"!

    Laura/Codirosso

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  18. amfortas 24 dicembre 2010 alle 4:45 PM

    Adriana, grazie della stima e degli auguri che ricambio assai volentieri 🙂
    Ciao!
    Winckelmann, beh dai allora ti auguro che nell'anno prossimo tu sia più presente nei teatri, almeno alla Fenice no? Io ho già i biglietti per il Rheingold di giugno e per il Trovatore del prossimo dicembre 🙂
    Ciao!
    Cassandro, si potrebbe musicare la tua ultima poesia e farla interpretare da qualche soprano, che ne dici? Una bella tirata per la protagonista, di quelle che alla fine suscitano l'applausone del pubblico 🙂
    Ciao!
    Laura, no, quest'anno festeggiamenti crapuleschi contentuti, ché altrimenti invece di camminare…rotolo, e non sarebbe bello 🙂
    Ciao e auguri anche a te!

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  19. utente anonimo 24 dicembre 2010 alle 5:24 PM

    Grazie mille degli auguri e del regalo ! ( Verraaaanno a teeee … lol  )
    Buone feste anche a te ! 😀
     Andrea

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  20. amfortas 24 dicembre 2010 alle 6:01 PM

    Andrea, ciao e auguri anche a te!
    Oh, vedo che state scaricando come pazzi…e io che pensavo che era banalotto, come regalo!

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  21. utente anonimo 24 dicembre 2010 alle 7:05 PM

     
    CASSANDRO
     
    (Alla Alberto Sordi) Che ne dico? . . . Dico di sì? . . . Dico di no? . . . Dico di sìììì!
     
    La musica potrebbe essere quella con le tipiche modulazioni di Bellini, non per altro che per il fatto che è mio concittadino.
     
    Se ci riesci a trovare musicista e soprano ti prometto una Traviata in versi. Tu pensa pure ad un finanziamento da parte di Bondi!
     
    Scherzi a parte (che gran buontempone che sei!). . . ancora auguri!
     

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  22. utente anonimo 25 dicembre 2010 alle 8:28 am

    Tantissimi auguri Amfortas e grazie per il magnifico regalo! Fossero tutti così i regali non ci sarebbero mai le file davanti i negozi il giorno successivo per il cambio .
    Ciao e Buon Natale
    Antonio

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  23. amfortas 25 dicembre 2010 alle 9:09 am

    Cassandro, sì sì una bella aria con le melodie lunghe lunghe, come diceva Verdi di Bellini 🙂
    Antonio, accidenti sai che proprio poco tempo fa ho restituito un disco con una scusa pietosa? Non dirò mai di chi era, ma insomma…
    Ciaoe e auguri anche  ate!

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  24. amfortas 25 dicembre 2010 alle 4:15 PM

    Fiordiligi, auguri a te 🙂 Ti sto giustappunto ascoltando nella versione di Lella Cuberli!
    Ciao 🙂

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  25. ermionee 25 dicembre 2010 alle 4:26 PM

     Regalo banalotto il tuo? Bellissimo e graditissimo, invece!
    Buon natale, per quello che ne resta, e anche buon santo Stefano, perché no.

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  26. amfortas 25 dicembre 2010 alle 7:30 PM

    Elena, ciao! Sì sì vedo che il regalo è stato gradito e mi fa piacere, auguri anche a te 🙂
    Fiordiligi, la Cuberli non è male in questa parte, molto elegante 🙂

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  27. utente anonimo 25 dicembre 2010 alle 10:03 PM

    Tanti cari auguri a te e a Betta e alla prima occasione fai notare a quelli di Splinder che è piuttosto difficile scrivere in italiano da destra a sinistra come fosse ebraico
    Ariela

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  28. amfortas 26 dicembre 2010 alle 8:58 am

    Ariela, si vede che i nostri blog sono incompatibili…a me succede di non riuscire a lasciare i commenti sul tuo…
    Grazie degli auguri, un saluto anche da parte di Betta 🙂

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  29. utente anonimo 26 dicembre 2010 alle 11:28 am

    Grazie di cuore anche da parte mia, fare dono di un "classico" come i duetti Callas – Di Stefano non può mai essere scontato, semmai rigenerante!
    Tanti auguri di buone feste

    Adriana (da Cagliari)

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  30. utente anonimo 26 dicembre 2010 alle 12:09 PM

    GRAZIE per il regalo, che scaricherò al mio più presto possibile. Il mio grazie per l'importanza del graditissimo regalo, valga ben più e meglio del mio incompente parere musicale, Buon Natale  appena trascorso ( ma per chi crede nella speranza viva, proprio ora è operante,,,) e BUON ANNO, che cortesemente vorrai comunicare anche alla signora… Comandante! Ripercorrerò le tue recensioni, sempre impegnative e presiose appena ricavo spazio adeguato, Nuovamente, un caro saluto e AUGURI anche per la tua attività!—  da Giovanni

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  31. amfortas 26 dicembre 2010 alle 12:57 PM

    Adriana, ciao e grazie dell'apprezzamento per il regalo, sono andato sul sicuro :-). Auguri anche a te!
    Giovanni, grazie, il Comandante Ripley ringrazia e entrambi ricambiamo!
    Spero che l'anno prossimo l'albero sia più nutrito e di trovare per voi un regalo all'altezza dell'affetto che mi dimostrate!

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  32. utente anonimo 26 dicembre 2010 alle 5:54 PM

    Arrivo in ritardo, ma passo lo stesso per farti tanti auguri.
    Un abbraccio

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  33. utente anonimo 27 dicembre 2010 alle 8:36 am

    Non sapevo come contraccambiare il regalo,
    poi ho ascoltato questo ed ho pensato di
    darti il link sapendo che sei un suo fan sfegatato 🙂 🙂

    Buon anno !
    Monica

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  34. amfortas 27 dicembre 2010 alle 3:29 PM

    Giulia, non preoccuparti, ciao e grazie!
    Monica, grazie anche a te…meglio la Sondra!

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  35. gabrilu 3 gennaio 2011 alle 7:06 PM

    Il tuo regalone natalizio mi ha fatto venir voglia di riascoltare con calma e seriamente l'accoppiata Callas-Di Stefano, ed ho finito due minuti fa di riascoltarli nel Trovatore  della Scala  dir. Karajan.
    Gli altri ( "gli altri"si fa per dire, eh) Panerai, Fedora Barbieri.
    Che maraviglia.
    "mAraviglia" con  la "A" maiuscola.

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  36. amfortas 4 gennaio 2011 alle 8:38 am

    Gabrilu, sono d'accordo parzialmente, nel senso che proprio Di Stefano in quell'incisione mi sembra davvero sotto i limiti di guardia dal punto di vista vocale. Troppo sforzo, quasi sempre e carenza di legato, tanto che Ah sì ben mio perde gran parte del suo fascino. Anche l'intonazione non è proprio adamantina, come peraltro anche per Panerai.
    Poi, certo, spesso l'accento è quello giusto, ma non basta.
    Insomma, le protagoniste femminili sono due spanne sopra, e forse anche di più. E poi c'è Karajan, stratosferico.
    Ciao!

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  37. gabrilu 4 gennaio 2011 alle 6:16 PM

    Amf,
    a volte mi sembra che lo scopo principale di chi da esperto scrive di musica (ma lo stesso potrei dire di  taluni esperti  che scrivono di libri) sia non quello di godere di ciò che ascoltano o che leggono  (questa mi sembra, a volte, davvero  la loro ultima occupazione/pre-occupazione), ma di trovar   pulci  in per ogni dove.

    A me sembra un tantinello   castrante e  masochista al tempo stesso, ' sta cosa…

     

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  38. amfortas 4 gennaio 2011 alle 7:19 PM

    Gabrilu, probabilmente hai ragione però nello specifico Di Stefano è tanto al di sotto del suo standard e dei compagni di sala di registrazione.
    Questo non m'impedisce di valutare il tenore come straordinario in mille altre occasioni, però.
    Che c'è di male in questo atteggiamento? 🙂

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