Festival dell’Operetta al via a Trieste.

Parte martedì prossimo 12 luglio il 42° Festival Internazionale dell’Operetta.
Il vernissage avrà luogo, nientemeno, che al Castello di San Giusto dove il Festival vide le prime rappresentazioni negli anni 50 del secolo scorso, e credo sia la notizia più rilevante perché il recupero di questo spazio è veramente importante.
Venerdì scorso al Ridotto del Teatro Verdi si è tenuto un incontro con gli artisti, presente anche il Sovrintendente Antonio Calenda.

Antonio Calenda.

Una notte a Venezia, di Johann Strauss, sarà lo spettacolo che aprirà il Festival.
L’allestimento è una nuova produzione del Teatro Verdi e nella variegata e folta compagnia artistica compaiono, tra gli altri, Daniela Mazzucato, Max René Cosotti, Stefano Consolini, Marzia Postogna, Marco Frusoni e Giuseppe Pambieri come narratore.
Dirige il maestro Alfred Eschwé che l’altra mattina ha accompagnato al pianoforte gli artisti in una breve esibizione.

Questo lavoro di Strauss si era già visto a Trieste nei primi anni 90, in lingua originale, mentre nello specifico l’operetta sarà cantata in lingua italiana, dopo che il mai troppo lodato Gianni Gori ne ha “sistemato” drammaturgicamente il libretto.
Nel frattempo dopo aver visto in streaming un terrificante Fidelio per la regia di Calixto Bieito (qui potete vedere alcune foto, che non rendono giustizia alla bruttezza dello spettacolo e alla demenza del regista) e del quale non scriverò nulla perché la schiena non me lo consente ancora, segnalo ai naviganti che questa sera su SkyClassica va in onda La Traviata di Giuseppe Verdi dall’Arena di Verona. Credo, ma non ne sono certo, che sia la registrazione della prima di qualche settimana fa.
Un saluto a tutti e, spero, a presto.