Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Archivi Mensili: gennaio 2013

Carmen di Georges Bizet al Teatro Verdi di Trieste: un primo sguardo strabico.

La prossima settimana, martedì 5 febbraio, debutta al Teatro Verdi di Trieste la Carmen di Georges Bizet, nell’allestimento di Carlos Saura che ho già visto a Firenze nel 2008.
Come sempre, quindi, eccomi puntuale a lanciare qualche sguardo semiserio sull’opera. Leggi il resto dell’articolo

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Recensione allucinata di Der Fliegende Holländer al Cankarjev dom di Lubiana: ovvero dal baccalà all’aragosta.

È con un certo sgomento che mi appresto a dar conto della recita di Der Fliegende Holländer alla quale ho assistito ieri sera, al Cankarjev dom di Lubiana, ma prima volevo segnalare l’iniziativa del Teatro Verdi di Trieste, che potete leggere qui. Leggi il resto dell’articolo

Recensione semiseria dei Masnadieri al Teatro La Fenice di Venezia: l’estetica del brutto, sporco e cattivo.

L’orrida Venezia questa volta mi ha deluso, accidenti. Io volevo vedere almeno un rendering o un souvenir della Torre Cardin e invece nulla, maledizione!
torrePerché chi non vorrebbe che una zona già inquinata da fabbriche maleodoranti e altre meraviglie sia ulteriormente deturpata dal monumento a se stesso di uno stilista francese? Chi non desidera ardentemente un’ulteriore costruzione simbolo fallico che stimoli il fanatismo di qualche estremista di qualsivoglia credo religioso? Mica possono bastare campanili, minareti e pagode, no? E poi, leggo che la torre dovrebbe essere alta intorno ai 250 metri. Dico, sapete a che velocità arrivano a terra, da quell’altezza, le deiezioni dei piccioni e dei gabbiani assassini? Già vedo il titolo su tutti i quotidiani: Cacca di piccione uccide 650 giapponesi e provoca un maremoto che distrugge il Ponte di Calatrava a Venezia. Disperse 1600 fotocamere mentre 4200 telefoni cellulari risultano irraggiungibili.
Ok, c’è la buona notizia della distruzione del Ponte di Calatrava che è brutto forte (mai come lo spettacolo di Lavia, peraltro) e pericoloso come un tornante ghiacciato, ma i giapponesi non meritano una simile sorte, direi (strasmile). Leggi il resto dell’articolo

I Masnadieri di Giuseppe Verdi al Teatro La Fenice di Venezia: incursione semiseria in cui si indagano, tra le altre cose, i tesi rapporti tra Giuseppe Verdi e i critici della perfida Albione. E tutto questo solo per scrivere un titolo lungo a un post che, di per se stesso, non è per niente interessante.

Le recite del Corsaro al Verdi di Trieste sono ancora in corso, ma il critico semiserio e pellegrino è atteso nell’orrida Venezia, che spero mi faccia almeno la cortesia di non presentarsi imbiancata, per un’altra opera degli anni di galera di Verdi: I Masnadieri, dopo che nella città lagunare, per onorare l’anno del bicentenario verdiano e wagneriano sono già stati allestiti l’Otello e il Tristan und Isolde. Leggi il resto dell’articolo

Recensione semiseria del Corsaro di Giuseppe Verdi al Teatro Verdi di Trieste: le due facce di Gianluigi Gelmetti.

Recensione di Angelo Foletto su Repubblica

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Recensione di Enrico Girardi sul Corriere della Sera (che forse fa un po’ di confusione tra gigli e alabarde…)

Bene, dopo tutte le mie inutili chiacchiere dei giorni scorsi sulla genesi dell’opera e sulle peculiarità dei primi interpreti, è giunto il momento di scrivere qualcosa di concreto su questo Corsaro al Teatro Verdi di Trieste e cioè la cronaca della prima di venerdì scorso. Leggi il resto dell’articolo

Il Corsaro di Giuseppe Verdi al Teatro Verdi di Trieste: notizie curiose e semiserie in attesa della prima di venerdì 11 gennaio.

Quando ci si prepara all’ascolto di un’opera, è sempre molto interessante approfondire alcuni aspetti della genesi compositiva, del contesto storico durante il quale è stata pensata e tanti altri fattori ma, almeno per me, è anche estremamente istruttivo – e divertente! – considerare le caratteristiche dei primi interpreti, coloro che – come con brutta abitudine si usa dire – “crearono il ruolo”. Leggi il resto dell’articolo

Il Corsaro di Giuseppe Verdi al Teatro Verdi di Trieste: prima incursione, abbastanza seria.

La scelta di aprire la stagione operistica 2013 del Teatro Verdi di Trieste con Il Corsaro di Giuseppe Verdi mi pare tutto sommato condivisibile, perché risponde a numerose istanze di cui le principali sono l’urgenza di onorare l’anno verdiano in primis e, in seconda battuta, la necessità di ricordare a chi ha la memoria corta (tanto per non essere criptici: i politici che determinano l’allocazione delle risorse finanziarie) quale importanza ha rivestito in passato il teatro triestino. Conoscere il passato per affrontare il presente e programmare il futuro: non è uno slogan ma un’esigenza primaria.
Io sogno il giorno in cui sarà la politica ad avere bisogno della musica lirica, e non viceversa.
In attesa della prolusione di Gianni Gori, che sarà sicuramente ricca e documentata, scrivo anch’io un piccolo post al quale seguirà nei prossimi giorni un altro, più scanzonato dedicato ai primi interpreti dell’opera. Leggi il resto dell’articolo

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