Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Archivi Mensili: ottobre 2014

Recensione semiseria di Il Re pastore di Mozart al Teatro Verdi di Trieste: oddio, un governante illuminato che non si fa i selfie!

La buona notizia è che ieri sera al Teatro Verdi c’erano parecchi giovani. Quella cattiva è che due ragazzine si sono sedute vicine a me e hanno giocato col cellulare o qualsiasi altra cosa fosse per tutta l’opera. Beh, certo, all’intervallo si sono riposate. Tenetele a casa, tenetele. O mandatele a un webinar, che ne so. Per fortuna una delle due a un certo punto si è addormentata e non ha neanche russato, il che non è da sottovalutare. Probabilmente si è messa a contare le pecore del gregge che erano sul palco, chissà. Erano ben cinque, si può capire la sua stanchezza.

Da sinistra: le pecore, Alida Berti (Aminta), Eva Mei (Elisa) e Angelo Codeluppi (Agenore)

Da sinistra: le pecore, Alida Berti (Aminta) e Eva Mei (Elisa)

C’era anche un ragazzo che, mi è stato fatto notare, era vestito e truccato in modo da assomigliare (involontariamente) al Joker della saga di Batman, solo più brutto e spaventoso. Ragazzi siamo a Trieste, l’età media degli spettatori si calcola col carbonio14, non potete fare così. Voglio dire, una signora seduta in pepiano pensava fossero arrivati gli UFO e ha cercato di farsi rapire, dai. Leggi il resto dell’articolo

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Il Re pastore di Mozart al Teatro Verdi di Trieste: qualche considerazione semiseria prima della prima di venerdì 24 ottobre.

Qualche tempo fa, su Twitter (a proposito, chi mi ama… mi segua! @Amfortas) girava uno di quei memo o giochi sciocchini tipici dei social network. Si chiedeva: Qual è l’attore cinematografico che ha interpretato meglio il ruolo di Dio? Io risposi Tom Hulce e ovviamente la capirono giusto quei quattro amici che, come me, s’intestardiscono ad ascoltare musica lirica o sinfonica.

Tom Hulce nel film Amadeus

Tom Hulce nel film Amadeus

Ve lo dico così, tanto perché capiate quale sia la mia opinione su Mozart.
Perciò non aspettatevi da me che ribadisca l’opinione di molti sul Re Pastore, e cioè che sarebbe una specie di operina cascame della produzione del salisburghese. Sempre Mozart è, voglio dire. Leggi il resto dell’articolo

A chi fa paura il sindacato? Intervista molto seria a Daniela Astolfi, rappresentante di categoria al Teatro Verdi di Trieste.

Questa intervista è stata pensata per OperaClick, ma credo possa essere interessante anche per i lettori del mio blog. Un saluto a tutti.

In queste ultime settimane le ferali notizie dal Teatro dell’Opera di Roma hanno quasi monopolizzato l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori. La grande visibilità data alla vicenda da tutti gli organi d’informazione e giornalisti – anche e soprattutto quelli generalisti, che normalmente di opera non si occupano mai e in ogni caso non distinguerebbero un teatro da un barattolo – ha creato un’enorme sovraesposizione dei problemi (che esistono da… sempre!) delle fondazioni e dei teatri in generale.

Daniela Astolfi

Daniela Astolfi

In particolare contro il sindacato è partita una vergognosa campagna denigratoria, che ha raggiunto toni di esasperata violenza verbale sui social network, favorita anche dall’anonimato e fomentata dalla rabbia terribile che proviamo per la tragica contingenza economica, che toglie a tutti serenità. Le poche volte che si sono visti interpellati, i sindacalisti (anche sulle reti televisive nazionali) sono stati vilipesi a prescindere da tetri personaggi che hanno fatto della provocazione gratuita il loro profumatamente pagato mestiere.
OperaClick ha pensato di dare la parola proprio a un(a) sindacalista.
Daniela Astolfi, flautista nell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, rappresentante Rsu Libersind Confsal del Verdi e segretario provinciale Libersind Confsal, ha accettato di rispondere a qualche domanda anche scomoda. Leggi il resto dell’articolo

Recensione semiseria ed entusiasta del Don Giovanni di Mozart alla Fenice di Venezia. Finalmente disponibile un accessorio per i selfie.

Mi chiedo, ogni tanto: Ma perché vai nell’orrida Venezia, Amfortas? Effettivamente succede che mi faccia queste domande esistenziali. Poi, però, appena scendo la scalinata che porta dalla stazione al primo girone infernale lagunare, trovo la risposta: ci vado perché così sono sempre informato sulle ultime, straordinarie, alzate d’ingegno del genere umano. Ieri sono bastati pochi passi e mi sono imbattuto in una marea di venditori ambulanti che vendevano i supporti per farsi i selfie.selfie

Nella mia ignoranza tipica del provinciale triestino, non ne conoscevo l’esistenza. Voglio dire, chi non vorrebbe farsi un selfie mentre è sbranato da un gabbiano assassino gigante oppure quando si rotola per i dolori lancinanti alle viscere post spaghettata con vongole adulterate? Oppure mentre paga 29 eurazzi per due ore di sosta in Piazzale Roma? Dai! Sono momenti dei quali bisogna conservare memoria.
E poi, ma questo ho potuto apprezzarlo alla fine, in quale altro luogo posso vedere pantaloni brutti come quelli che indossava il direttore, Stefano Montanari? Una via di mezzo tra una mutazione genetica e una severa malattia epidermica. Terribili (strasmile).
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La stagione sinfonica del Teatro Verdi di Trieste. Si inizia col Requiem di Mozart.

In via del tutto eccezionale, causa mancanza di tempo, pubblico il comunicato stampa del Teatro Verdi di Trieste riferito alla prossima stagione sinfonica che si aprirà il prossimo 7 novembre con il Requiem di Mozart.
Mi limito a considerare che vista l’attuale contingenza economica possiamo essere soddisfatti, perché le scelte delle pagine musicali sono abbastanza originali e gli interpreti – in qualche caso – sono di rilievo. Mi fa piacere che a Trieste tornino, dopo le splendide prove della scorsa stagione, la violinista Francesca Dego e il pianista Giuseppe Albanese. Ovviamente Di Tanti Pulpiti seguirà anche quest’anno tutte le serate.
Questa mattina, durante la conferenza stampa, il sovrintendente Claudio Orazi ha precisato che i solisti del Requiem saranno Marina Comparato, Mihaela Marcu e Tony Bardon. Manca, al momento, il nome del basso.
La presentazione della stagione operistica – ha detto oggi Claudio Orazi – avverrà a fine mese.
I più attenti noteranno che il post è scritto in caratteri un po’ più grandi del solito. Eh. Aumentano gli anni e diminuiscono le diottrie (smile).
Un saluto a tutti, a presto!
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