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Buon anno Amfortas! Auguri!
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Laura, ciao e smack, auguroni!
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Auguri di Buon Natale e Felice 2016!
Ciao
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Roberto, ciao, speriamo di essere in trincea anche l’anno prossimo, auguri!
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Bella idea!
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Marina, ormai è un classico, ciao!
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d’ora in avanti le chiamerò ciapini anch’io! 🙂
Buon Natale!
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Giuliano, ciao, mio nonno mi diceva quando ero giù di corda: Cos te ga quel muso de ciapin?
Ciao e auguri 😏
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Auguri 🙂
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Dario, ciao e augurissimi anche a te!
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Un albero così piacerebbe anche a me! Buone Feste!!!!
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Fausta, ciao, spero che il prossimo abbia ancora più…palle! Auguri!
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Buon Natale e felice anno nuovo, Paolo, a te e Famiglia! E auguriamoci un anno migliore di questo… Ciao amico carissimo 🙂
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Vitty, siamo veterani del web, noi, ci auguriamo buone feste da una vita! Auguri allora 😉
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Tanti Auguri di buone feste !
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Pasquale, ciao, auguroni anche a te!
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Augurissimi ! E grazie per il tuo blog , ironico e informato
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Minny, ciao, grazie per i complimenti e per gli auguri che ricambio volentieri!
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L’Albero di Amfortas. Un classico irrinunciabile. Auguroni, carissimo!
P.S. Cosa essere “ciapini”? Quelle che noi qui a Palermo chiamiamo “mollette per la biancheria”? 🙂
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gabrilu, ciao. Sì, sono proprio le mollette 🙂 Augurissimi anche a te!
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Anche da parte mia auguri per il prossimo anno e grazie per avermi portato a seguire sempre più la musica lirica, per cui ora apprezzo diversamente le opere concerto.
Tutto cambia: anche i ciapini che prima erano di legno ed ora sono di plastica, con presa sempre più scivolosa. Come te la spieghi questa reformatio in peius?
Ancora auguri!
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CASSANDRO, ciao e grazie per i complimenti. Orami siamo costretti a rimpiangere tutto, anche i Ciapini in legno. E, a questo proposito, l’altro giorno mentre aiutavo mia moglie a stendere i panni, ne ho rovesciato un migliaio. Fanno pure un brutto suono quando impattano il pavimento. W il legno e a morte il tristissimo tremolio della mano incerto, segno inequivocabile che non sto andando verso la gioventù 😉
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Bando alle mollette cadute a terra e al tremolio alle mani (non so se ricordi , ma su questo ci ho ironizzato e penso di averti già mandato anche la relativa composizione . . . consolatoria (“Del vino a me”), sempre che sia vero (ma per quanto mi riguarda non ci credo!) ciò che scrivi.
E poi la caduta di un migliaio di ciapini di plastica è ovvio che provochino un “brutto suono”, specie ad un orecchio attentissimo come il tuo: che ti aspettavi, l’incipit della Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore per violino solo di Bach?! Se così fosse stato di sicuro i ciapini li avresti buttato a terra volutamente, dovunque li avresti trovati!
Sì, tutto cambia, compresa la terminologia delle “Mollette”, per cui si passa dal triestinissimo dolce “Ciapini” (dal gentile registro acuto, degno di una soprano) al catanesissimo aspro “Chiàcchi” (dal registro grave degno di un basso).
A non cambiare sono solo gli auguri affettuosi di Buon Anno:
“Che si vada a stare sempre meglio, e che l’ascensore sociale vada sempre più su!”
VITA D’OGGI E VITA DI IERI
(Buon Anno)
Se la donna d’oggi ancor dovesse
alzarsi di buonora ed accendere
il fuoco col carbone, e facesse
le altre cose di sua nonna, e attendere
a cucinare cotolette espresse,
a lucidare la posateria,
e piatti e bicchieri a sgrassare
con cenere, o a lavare biancheria
al fiume . . . alla pila, ed a stirare
col ferro che il fuoco ha dentro . . . “Via”
dal mondo scapperebbe insieme a chi,
il suo degno compare, non accetta
come il nonno di vivere, e così
di andare a piedi, o con mulo e carretta,
a lavorare, oppure ogni dì
. . . di spaccare la legna… Ah, vita gretta
quella senza T V e senza P C,
senza bruschetta, pizza e supplì,
senza movida e senza cellulare,
senza palestra e sale ove ballare.
Nessuno più si può capacitare
su come si facesse a campare
quando c’era soltanto il faticare.
Per caso sbaglio? . . . E prova a contestare!
Speriamo allora che continuare
si possa l’anno prossimo a passare
la vita migliorando il nostro andare
per questo mondo: quindi di augurare
“Buon Anno” non mi resta . . . e il “brutto a mare”!
(Sergio Sestolla)
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SERGIO SESTOLLA, ciao. In realtà sono anni che mi alleno a lanciare i ciapini in modo che riproducano gli accordi iniziali del Tristano…con risultati che definirei rivedibili, ecco. Brutto a mare me l’hanno gridato una volta che sono caduto dalla barca, porca miseria.
Ciao e grazie 🙂
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