Leggere qui, grazie, per evitare equivoci.

Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.
Flickr Photos
Seguimi su Twitter
I miei CinguettiiArticoli recenti
- Macbeth di Giuseppe Verdi al Teatro Verdi di Trieste: le pulsioni sessuali inibite alla meta portano a disastri.
- Divulgazione semiseria dell’opera lirica: Macbeth di Giuseppe Verdi al Teatro Verdi di Trieste
- Festoso Concerto di fine anno al Teatro Verdi di Trieste. Teatro esaurito, ed è una bella notizia.
- La Top Ten degli articoli più letti nel 2022
- Natale 2022
Qui si parla di...
Bach Bartok Beethoven bellini Berg Berlioz bizet boito Borodin Brahms Britten Bruckner caikovskij canone wagneriano Chopin Cilea cinema classica coppie di fatto coronavirus Debussy divulgazione semiseria Donizetti Dvořák Festival Operetta fotografia Franck Giordano giornalisti incapaci Gluck gounod Haydn informazione interviste Janáček Lalo lehàr leoncavallo libri Lied lirica Longo Lubiana Mahler mascagni massenet me medesimo Mendelssohn montagna mozart Mozart Musorgskij nuovi mostri Offenbach opera orrida venezia Paganini Penderecki pessimismo polemiche Prokofiev Puccini Rachmaninov Ravel recensioni Respighi Rossini saint saëns Schubert Schumann Schönberg Senza categoria stagione 2021 stagione autunnale 2020 stagione lirica 2017 stagione lirica 2018/2019 stagione lirica 2019/2020 stagione lirica 2022 stagione sinfonica 2012 stagione sinfonica 2013 stagione sinfonica 2014 stagione sinfonica 2017 stagione sinfonica 2018 stagione sinfonica 2019/2020 Stagione sinfonica 2022 strauss Strauss Jr. Stravinsky teatro televisione trieste Trieste umorismo Uncategorized Verdi Wagner Zandonai Čajkovskij Šostakovič
Ciao Paolo, già mi sembra strano che qualcuno cerchi il mio nome su Google, addirittura fantascientifico che di conseguenza arrivi sui pulpiti. Misteri della rete. E’ una buona occasione, in ogni caso, per farti gli auguri. Al Tannhauser vieni? Ciao
AM
"Mi piace""Mi piace"
Ciao Alberto e ciao Paolo. Due fantastici uomini in un sol colpo! Ed io sono a letto con la febbre…….ingiustizie della vita!😞 Vi auguro tante buonissime cose, che ve le meritate tutte.
Un abbraccio e la mia eterna gratitudine
Irina
"Mi piace""Mi piace"
Oh, beh, grazie mille. Esageruma nen, come dicono i miei datori di lavoro… Auguri (anche di pronta guarigione)!
"Mi piace""Mi piace"
Iris, ciao musa ispiratrice e formidabile creatrice di golosissimi dolcetti 🙂 . Mi spiace saperti languire così, merti un avvenire migliore! Ciao e auguri anche a te, Paolo
"Mi piace""Mi piace"
Alberto, ciao. Non è strano perché ti ho dedicato un paio di post e nominato altre volte, se non mi sbaglio eri già presente altre volte nelle chiavi di ricerca. Spero di farcela per l’appuntamento lagunare…ma non ne sono certo. Intanto augurissimi anche a te!
Ciao e grazie, Paolo
"Mi piace""Mi piace"
oh beh, è Pollione…
🙂
questa era facile!
"Mi piace""Mi piace"
Giuliano, ciao. Sì.servita proprio su un piatto d’argento…c’erano anche altre robe porno ma questa mi sembrava emblematica. Grazie anche a te e auguri, Paolo
"Mi piace""Mi piace"
buon 2017 anche a te e a Betta, e a tutta la famiglia
"Mi piace""Mi piace"
Giuliano, grazie, ricambio!
"Mi piace""Mi piace"
Ho avuto un flash! Una serie di (s)fortunati eventi mi hanno fatto ritrovare la mia agenda del 1969, in cui indicavo di aver visto l’8 febbraio “La gita in campagna”, opera in un atto e tre quadri da Alberto Moravia, musica di Mario Peragallo (era una ‘600 quella nel palcoscenico? “Andiamo verso il Popolo!”).
Erano tempi in cui non si faceva solo il Rigoletto! Nella stessa serata diedero altre due opere: “Il Cordovano” di Petrassi e “La storia di una mamma” di Vlad.
Ho inutilmente cercato una tua recensione nel sito…
"Mi piace""Mi piace"
Furio, ciao. Nel 1969 ero piccolino e non ho visto nulla di quello che segnali, mi spiace. Per certo non è necessario andare così indietro nel tempo per trovare programmati titoli meno abusati. Se ci legge il mio amico Fabrizio potrebbe, forse, darci qualche delucidazione incisiva su quel periodo.
Ciao e grazie.
"Mi piace""Mi piace"
Scherzavo… so che sei un “giovinotto”!
Oltre ciò è interessante notare che “La gita in campagna” è del 1954, ed averla presentata dopo il maggio francese del ’68 aveva l’aria un po’ di una provocazione, vista la sua critica agli intellettuali “borghesi” che “andavano verso il Popolo”… (io ero in pieno ’68 universitario ma non ero – ancòra – così indottrinato da farmene un problema): ricordo solo un certo stupore, visto che il fatto mi è rimasto impresso a lungo nella memoria (assieme a quello più tardo del “Giro di vite” di Britten con la cantante senza voce e il suo “complice” con una gamba mezza rotta e ad un “Tristano e Isotta” con sfumature di grigio e rotolamenti sul palco…).
Cò ièrimo putèi…
Buon 2017! Ti leggerò con piacere!
"Mi piace""Mi piace"
Furio, ciao. Interessante il tuo intervento anche perché ricordo che nel 1968 l’Oberdan era occupato e gli studenti della quinta venivano da noi in classe a fare lezione: di briscola e tressette 😉
Ciao e grazie.
"Mi piace""Mi piace"
Pingback:La Top Ten del 2017, con vincitore scontato. | Di tanti pulpiti.