Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Archivi Mensili: febbraio 2017

Lo strano dittico Gianni Schicchi – Cavalleria rusticana al Teatro Verdi di Trieste: tè e pasticcini.

Beh, dopo aver mangiato (meglio, cercato di mangiare con un aggeggio assurdo) un dolcetto giapponese alla Cerimonia del tè, mi sono sorbito anche il dittico Gianni Schicchi/Cavalleria rusticana al Verdi.
Necessito di un digestivo Antonetto, ora (strasmile).
Serata…un po’ così, ecco.te2 Leggi il resto dell’articolo

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Il Lied trionfa al Verdi di Trieste nell’ambito della stagione della Società dei concerti.

Insomma, bella serata ma nonostante il successo e la buona partecipazione di giovani, speravo in un’affluenza più nutrita. La Juventus però ha vinto, nonostante le mie maledizioni ad Allegri che ha lasciato in tribuna Bonucci (strasmile).c1 Leggi il resto dell’articolo

Il barbiere di Siviglia di Rossini al Teatro Verdi di Trieste: buona la prima e le repliche saranno ancora meglio.

Insomma, c’è poco da fare e bisogna arrendersi all’evidenza: in molti (e io tra questi, da sempre) vorremmo che il cartellone del Verdi fosse più peculiare (com’è la consecutio? Boh.) nelle scelte dei titoli ma il botteghino conta parecchio e ci dice che le opere più gradite restano quelle più famose.
Perciò niente da fare, non vedrò a breve né Teuzzone di Vivaldi né il Mitridate eupatore di Scarlatti e credo che sarà dura anche per Il Fanatico burlato di Cimarosa o La romanziera e l’uomo nero di Donizetti.
Peccato, da un certo punto di vista.
Voglio dire che l’eterno Barbiere di Siviglia di Rossini è sembrato piacere molto al pubblico triestino che ha affollato il Teatro Verdi (anche se meno di quello che pensavo io).
E pensare che ieri, nell’orrida Venezia, esordiva Gina di Cilea.
Il Barbiere triestino ha sofferto di qualche taglio di rasoio di troppo – a mio parere – ai recitativi e soprattutto al Rondò finale del Conte Almaviva.
Però lo spettacolo è filato via senza intoppi senza che un critico della mia sorte abbia granché da eccepire e il mio scrupolo di proporvi qui Rockwell Blake è solo un’inutil precauzione (strasmile).
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Il barbiere di Siviglia al Teatro Verdi di Trieste: le 10 cose da sapere e…that’s all folks!

Per il Teatro Verdi di Trieste, dopo una Zauberflöte di Mozart che ha suscitato qualche perplessità per la regia (meglio, per la regista, strasmile), è arrivato il momento dell’opera buffa Il barbiere di Siviglia di Rossini.
Solita domanda retorica: potevo io non scrivere qualcosa prima della prima? Certo che potevo, ma sapete com’è, c’è sempre qualcuno che magari di quest’opera sa poco o nulla. E allora ecco qui, in ordine sparso, dieci cose da sapere sul Barbiere di Siviglia.
Ma, prima di tutto, un paio di spezzoni imprescindibili che saranno sicuramente la parte migliore del post:


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