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Bello e molto intelligente da parte del teatro, ogni stagione lirica nei maggiori teatri italiani dovrebbe programmare un’opera per bambini! È questo il modo giusto di far loro scoprire l’opera e direi anche il teatro, che in questi nostri tristi tempi di rimbambimento giovanile (ed anche di tanti adulti) sui “social” diventa strumento importantissimo di osservazione e riflessione, mettendo in scena tanti aspetti della vita.
Nel mio piccolo, ho portato mio figlio (di quasi 9 anni) a vedere “La Fille du Regimènt” due anni fa, e a teatro 4 volte negli ultimi sei mesi a vedere commedie che sapevo potessero essere di suo gradimento per il soggetto trattato.
Spero che l’iniziativa del teatro di Trieste venga presto imitata. Un saluto
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Enrico, ciao. Mi sono dimenticato di scrivere che l’allestimento è in coproduzione con Modena, perciò potrebbe girare il circuito dei teatri emiliani.
Con tuo foglio stai facendo una buona scelta, spero che la semina porti anche a un…raccolto!
Ciao e grazie
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Peccato questo blog non abbia molti partecipanti, ormai impera Facebook…io sono uno della minoranza senza un account Facebook o Twitter, “vaccinato” da 10 anni trascorsi a Shanghai…dove peraltro ho potuto assistere a “Manon Lescaut”, “Attila” e “La Fille du Regiment”, tutti begli allestimenti.
La mia curiosità è: quanto dura quest’opera rivolta ad un pubblico di bambini? Un’ora e un quarto, un’ora e mezza? Grazie
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Enrico, ciao. L’opera dura circa 75 minuti.
Quanto al resto il trend, ormai da molti anni, è quello che dici tu. Per fortuna, magari senza intervenire, ma la gente legge. Le statistiche sono in crescita e la circostanza mi fa molto piacere.
Tieni conto che scrivo in Rete da davvero tanto tempo e un minimo di credibilità me la sono fatta.
Ciao e grazie!
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