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Nessun rammarico però, Amfortas, in quanto, tranne Tannhäuser nessuno ha mai visto le leggendarie porte.
Comunque no, secondo me la borghesia non si è estinta, ma anzi per mia esperienza si sta rinforzando (coronavirus permettendo) e forse fra un certo tempo (no domani, ma dopodomani forse), che a me non sarà dato vedere, si farà valere.
LA CLASSE MEDIA
(Borghesia)
A frequentare le Mostre e i Musei,
tu facci caso, quasi sempre sono
— lo stesso vale per Chiese e Mitrei,
Palazzi antichi, con o senza trono —
persone della media borghesia,
assenti invece le ultime classi,
. . . chè la visita costa . . . e chi regia
amica fece ricchi: come sassi
stanno le loro menti. Mi dispiace
per gli “ultimi” che resteranno fuori
— ah, Natura maligna incapace
di accendere in lor grandi furori! —
mentre per la classe media godo,
che sempre più in alto salirà
— siccome io salì — e non mi rodo
per quelli che han soldi in quantità.
Che stùdino, se no un dì, chissà
. . . dir non lo voglio . . . che succederà . . .
che il cambio della guardia ci sarà.
Senza cultura forse c’è domani,
ma certamente no . . . dopodomani!
(Sergio Sestolla)
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Sergio, secondo me oggi la forbice tra ricchi e poveri si è allargata. La borghesia, per come la intendevamo una volta, è stata spazzata via.
Oggi in tutte le cose si nota una estremizzazione che nel campo economico forse è più evidente. Musei, teatri, per fortuna sono affollati anche di persone non abbienti, chissà se ne trarremo beneficio. Boh.
Ciao, Paolo
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Alla lunga, caro Amfortas, dalla frequentazione di musei e teatri (fonte principale di quella ‘bellezza che salverà il mondo’) da parte di persone non abbienti” ne trarremo beneficio.
Ci credo nel “dopodomani” in cui la classe media avrà più voce in capitolo.
Storicamente la classe dominante per censo e quindi potere, la cosiddetta ‘aristocrazia’, è esistita perché è stata supportata, più o meno apertamente, dalla classe borghese, che ne ha tramandato la memoria, dove hanno in genere soggiornato ab immemorabili i grandi artisti: pittori (Giotto pascolava da bambino le pecore) , scultori (Borromini era uno scalpellino), musicisti (Bach era un semplice organista e Mozart per tutta la vita ha inseguito il sogno di un posto fisso), poeti (Quasimodo, figlio di un capostazione, fino a 30 anni fu un semplice impiegato), statisti (il consigliere tuttofare del Re Sole, Mazzarino, proveniva dai sevizi domestici e amministrativi della famiglia Colonna), ecc.
La cultura discende fondamentalmente da questa classe grazie agli studi perseguiti (Pietro Aretino faceva tremare nobili ed ecclesiastici con i suoi libelli, e tutti quelli di conseguenza gli offrivano i loro favori
Ciò stante, permettimi di dire che esistono . . .
DUE ARISTOCRAZIE
Sembrerà strano, ma a questo mondo
le aristocrazie sono . . . due:
quella del “censo”, che ti fa giocondo,
che le cose terrene può far sue
con tre schizzi di penna o col denaro
— che spesso ha base nel tempo che fu –
e quella del “pensiero” . . . E non è raro
che possa appartenere pure tu
a questa, se hai molto e ben studiato,
. . . se ti sei fatto un culo così
fra libri e pandette . . . ascoltato
musica forte e no sol “do-re-mi”,
scultura e pittura apprezzato,
capìto che il mondo vero è qui.
Sempre la prima l’altra temerà,
sicchè di conquistarla cercherà
— mecenatismo? . . . Boh, e chi lo sa? —
e il grande aiuto suo gradirà,
pur se giammai lo confesserà.
No, alla prima non arriverai,
figlio, ma alla seconda forse . . . Dài,
chè un giorno la tua penna avrà il potere
di stare al par di chi può tutto avere.
. . . ma (pure qui) mai mai il tuo sapere
al suo servizio senza il tuo volere!
C’è nella Bibbia un Tizio che dice
al figlio “Su’, primeggia e mai incuria
ti domini, e avrò di che, felice,
rispondere a chi mi farà ingiuria!”
(Sergio Sestolla)
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Boh Sergio beato te che sei ottimista 😃
Io ho una visione meno rosa del futuro, ma ad essere sincero è sempre stato così. Vedremo? No, vedranno.
Ciao, Paolo
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