Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

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Divulgazione semiseria dell’opera lirica: le 10 cose da sapere su Madama Butterfly di Giacomo Puccini, da venerdì 1 ottobre al Teatro Verdi di Trieste.

Venerdì prossimo al Teatro Verdi di Trieste torna Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in un allestimento firmato da Alberto Triola.
Potevo io non scrivere nulla in questa occasione? Beh, sì, ma sento che tutti voi piccini state aspettando che io vi spezzi il pane della lirica e perciò eccomi qua con qualche curiosità sull’opera (strasmile). Ovviamente semiseria, perché i mappazzoni paludati si trovano ovunque.
Preparate i fazzoletti, ovviamente, e tenete conto anche che dal punto di vista statistico Madama Butterfly è da decenni una delle opere più rappresentate al mondo, anche in tempo di Covid-19.
E pensare che l’esordio, il 17 febbraio 1904 alla Scala di Milano, l’esito fu…questo:

L’accoglienza che il pubblico della Scala ha fatto della nuova opera Madama Butterfly ha chiaramente provato ch’esso non ha trovato degno di qualsiasi approvazione il nostro lavoro. Noi quindi ritiriamo lo spartito, di pieno accordo coll’editore e protestiamo perché sia sospesa ogni ulteriore rappresentazione.

Parole scritte da Puccini alla Direzione del teatro scaligero. Inoltre, in un anonimo redazionale su di un giornale milanese così era descritta la reazione del pubblico:

…grugniti, boati, muggiti, risa, barriti, sghignazzate…

Ma cerchiamo di essere seri.
Puccini sceglie, come sempre faceva, un soggetto teatrale forte e lo sottopone alla cura della sua musica, che ne potenzia la drammaticità evidenziandone i tratti più emozionanti.
In questo caso il libretto, firmato da Lugi Illica e Giuseppe Giacosa, è tratto dal dramma Madame Butterfly di David Belasco, che il compositore vide a Londra mi pare nel 1900.
L’ambientazione è quella che andava di gran moda a quei tempi e cioè l’Oriente, nella fattispecie il Giappone.
Insomma, ai tempi di Rossini erano di moda le turcherie mentre già nella seconda metà dell’Ottocento era molto trendy l’Estremo Oriente, pensate per esempio a Les pêcheurs de perles di Georges Bizet, solo per fare un esempio.
Oddio, in questo caso c’è un po’ di cura in più che nell’Iris di Mascagni, che chiamò i protagonisti col nome di un fiore e di due città (Iris, appunto, Kyoto e Osaka, librettista anche qui Illica).
Puccini, addirittura, si rivolse a una famosa attrice giapponese, Sada Yacco, per consigli sulla recitazione e sull’ambientazione e rendere più credibile la sua Cio-Cio-San (che vuol dire, non so se lo sapete, Madama Farfalla in giapponese).
La quale Madama Farfalla, come molte altre eroine di Puccini, si fa sentire la prima volta fuori scena (come Tosca e il suo Mario Mario Mario, Mimì o Turandot che addirittura tace per un atto e mezzo).
In quest’opera si ritrovano tutte le caratteristiche della scrittura musicale pucciniana, dal canto di conversazione alle improvvise aperture melodiche, che sono state spesso assai mal digerite dalla critica con la puzza sotto al naso.
Ora, io non ho la puzza sotto al naso ma l’opera mi risulta indigesta in primis perché la trovo psicologicamente opprimente. Certo, non mi passa neanche per la testa di contestarne la grandezza. È che proprio non posso fare a meno di pensare che Pinkerton, il tenore, non è altro che uno squallidissimo turista sessuale ante litteram che sfrutta il benefit di poter “sposare” una quindicenne perché le logiche mercantili dei rapporti commerciali tra Giappone e Stati Uniti lo consentivano.
E quindi, se da un lato Cio-Cio-San puntualizza al console Sharpless che lei “è la Madama Pinkerton” dall’altro il marinaio brinda al giorno in cui potrà sposarsi con vere nozze a una vera sposa americana.

Troppo lunga e mal sagomata. Andrete al macello– vaticinò nientemeno che Arturo Toscanini- ed ebbe ragione, ma solo per il debutto, nel quale il soprano fu Rosina Storchio.

Le 10 cose da sapere su Madama Butterfly

1) Nell’opera è citato più volte The Star Spangled Banner, universalmente conosciuto come l’Inno Nazionale degli Stati Uniti d’America.  In realtà, sino al 1931, The Star-Spangled Banner era “solo” l’Inno della Marina Militare.
2) Un bel dì vedremo è forse l’aria più famosa dell’opera. Il fil di fumo che desidera vedere la povera Cio-Cio-San è quello della nave che dovrebbe riportare il tenente Pinkerton in Giappone. Il nome della nave è Abramo Lincoln.

3) Cio-Cio-San ha 15 anni (sono vecchia di già – dice –)

4) All’inizio dell’opera Pinkerton chiede a Goro i nomi dei servitori della futura sposa. Essi sono Miss Nuvola leggera (cameriera), Raggio di sol nascente (il servitore) e Esala aromi (cuoco). Nella prima versione dell’opera, quella dell’esordio milanese del 17 febbraio 1904, a questo punto il bravo Pinkerton se ne usciva con “Muso primo, secondo e muso terzo”. Questo passo rimase anche nella ripresa bresciana, per poi scomparire nella versione definitiva. Temo che oggi la prima versione sarebbe molto supportata da certa politica.

5) Nella prima versione di Milano non compariva l’aria del tenore “Addio fiorito asil”.

6) La prima milanese dell’opera, secondo le cronache dell’epoca, fu salutata da “grugniti, boati, muggiti, risa, barriti, sghignazzate”. Non male (smile).

7) Nell’immaginario collettivo Butterfly fa harakiri. In realtà l’harakiri (o seppuku) è il suicidio rituale riservato ai maschi. Per le donne è previsto lo Jigai.

8) Nella Madama Butterfly la nota più alta che raggiunge il soprano è il Do5, il Re Bemolle sovracuto all’inizio dell’opera è facoltativo, allo stesso modo del Do del tenore alla fine del duetto del primo atto. Quindi, se i due cantanti previsti nelle parti di Cio-Cio-San e Pinkerton non dovessero emettere gli acuti di cui sopra, per favore che non si gridi allo scandalo e alla profanazione (strasmile).

9) Il Teatro alla Fenice di Venezia ospitò per la prima volta Madama Butterfly nel 1909. La seconda replica di quella produzione incassò 80 Lire. Pare però che nevicasse e facesse un freddo assurdo.

10) Madama Butterfly è la quarta opera più rappresentata al mondo. Le prime tre sono, nell’ordine: La Traviata, Tosca e Carmen.

Ok, a presto con la consueta recensione.

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Madama Butterfly torna al Teatro Verdi di Trieste

MADAMA BUTTERFLY TORNA AL TEATRO VERDI DI TRIESTE

Trieste, 24 settembre 2021: Madama Butterfly, musica di Giacomo Puccini, torna al Teatro Verdi di Trieste dall’1 al 9 ottobre. Maestro Concertatore e Direttore Francesco Ivan Ciampa, regia di Alberto Triola con la collaborazione di Libero Stellutti, Maestro del Coro Paolo Longo. Allestimento, orchestra, coro e tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.

In scena Madama Butterfly (Cio-Cio-San) sarà Evgenia Muravera e Federica Vitali, F.B. Pinkerton Francesco Castoro e Riccardo Rados, Sharpless Elia Fabbian e Luca Galli, Suzuki sarà Na’Ama Goldman. Goro verrà interpretato da Andrea Schifaudo, il Principe Yamadori da Dario Giorgelè, lo Zio Bonzo da Cristian Saitta, Kate Pinkerton da Silvia Verzier e Anna Katarzyna, il Commissario Imperiale/l’ufficiale del registro da Giovanni Palumbo e Giuliano Pelizon, il Mimo da Annalisa Esposito.

La prima rappresentazione al Verdi risale al 1914, l’ultima al 2019, “questa volta – anticipa il Direttore Artistico Paolo Rodda – c’è una rivisitazione nella regia che credo si rivelerà particolarmente interessante per il pubblico”.

“Ci si dimentica troppo spesso di un dettaglio che dettaglio non è – spiega nelle note di regia Alberto Triola – la protagonista di Madama Butterfly è una ragazzina di quindici anni.  Ciò che mi ha guidato con Libero Stelluti nei primi passi dell’ideazione dello spettacolo è il tentativo di collocare il centro emotivo di tutta la storia dentro la testa – anzi: il cuore, l’anima – di questa adolescente, e di provare a vedere il mondo, gli altri, l’amore e la maternità con i suoi occhi. Abbiamo provato a sentire come sente una ragazzina sensibile e romantica, con anima di artista, colpita dal destino e dalle ristrettezze di una improvvisa miseria familiare, costretta a crescere troppo in fretta, in anni in cui il mondo inizia da un lato a rimpicciolirsi e dall’altro ad aprirsi a viaggi e a scoperte, creando occasioni di incontro tra culture diverse”.

Il Maestro Ciampa ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti nella sua carriera. Regolarmente invitato a dirigere nei teatri più importanti del mondo, ha guidato grandi produzioni italiane e internazionali, come La Traviata all’Opera Bastille, il Nabucco alla Deutsche Oper Berlin, L’Elisir d’Amore al Colon di Buenos Aires, La Traviata alla Fenice di Venezia e al Regio di Torino ed ancora Rigoletto e Madama Butterfly ad Ancona, Attila a Bilbao, Turandot e tante altre.

Triola dal 2002 è al vertice di teatri e festival italiani. Dopo aver maturato il proprio profilo professionale in quattordici stagioni al Teatro alla Scala, ha lavorato a fianco di grandi maestri e da dieci anni svolge una parallela attività artistica come regista. Si è distinto soprattutto in Germania e Austria, ma anche in altri Paesi, firmando diversi spettacoli che hanno raccolto un grande successo.

Anche Stellutti vanta alle spalle una lunga esperienza in Italia e all’estero, in oltre sessanta produzioni tra prosa e opera lirica, nelle quali ha lavorato come regista, aiuto regia e attore.

IL CAST: Madama Butterfly (Cio-Cio-San) sarà Evgenia Muravera e Federica Vitali. Muraveva ha

vinto numerosi concorsi internazionali, è solista ospite regolare del Teatro Mariinsky, prima ancora

era solista dell’Opera da camera di San Pietroburgo. Anche per Vitali tanti i riconoscimenti ottenuti, oltre a tanti ruoli ricoperti nei teatri di tutta Italia. Pinkerton avrà la voce di Francesco Castoro e Riccardo Rados. Castoro conta nella sua carriera tanti ruoli da protagonista, come Alfredo ne La traviata, Edgardo in Lucia di Lammermoor, Nemorino ne L’elisir d’amore, Tebaldo ne I Capuleti e i Montecchi, Gennaro in Lucrezia Borgia, Ernesto in Don Pasquale, Monostatos in Die Zauberflöte, e tanti altri, oltre a recital, concerti e tournée internazionali. Rados, giovane triestino classe 1992, ha studiato al conservatorio Tartini, con impegni negli ultimi anni in Italia e all’estero. Elia Fabbian e Luca Galli saranno Sharpless. Fabbian si è esibito nei più importanti teatri italiani e internazionali fra i quali Teatro alla Scala di Milano, Arena di Verona, Liceu de Barcellona, Deutsche Oper di Berlino, Bayerische Staatsoper di Monaco e tanti altri. Galli, giovanissimo, classe 1994, al Verdi di Trieste ha debuttato nel ruolo di Uberto nella Serva Padrona di G. Paisiello e poi in Betto, in Gianni Schicchi di G. Puccini. Suzuki sarà Na’Ama Goldman, protagonista in tanti teatri in Italia e all’estero, come solista si è esibita in numerosi concerti con le più importanti orchestre israeliane.

I PRECEDENTI: la prima rappresentazione di Madama Butterfly al Verdi risale al 1914, in scena poi nel 1929, 1939, 1942, 1945, 1948, 1949, 1954, 1962, 1966, 1972, 1979, 1984, 1989, 1997, e ancora nel 2002, 2005, 2010, 2014 e nel 2019. Per un totale di 128 rappresentazioni complessive.

LE DATE: Madama Butterfly andrà in scena l’1 e il 2 ottobre alle 20.30,  il 3 ottobre alle 16,  il 5 e l’8 ottobre alle 20.30 e e il 9 ottobre alle 16.

BIGLIETTERIA: è aperta da martedì a sabato dalle 9 alle 16. Domenica dalle 9 alle 13:30. È possibile contattare via telefono la biglietteria del Teatro Verdi tutti i giorni al numero verde 800 898 868, dalle 9 alle 21. A disposizione anche l’email boxoffice@teatroverdi-trieste.com.

MISURE DI SICUREZZA: per accedere a teatro è obbligatorio esibire all’ingresso il biglietto nominativo e il Green Pass (la certificazione conseguente al vaccino o la negatività al tampone). Resta in vigore l’obbligo di indossare la mascherina ffp2 o ffp3 durante tutto lo spettacolo.

COMUNICATO STAMPA

Presentata la nuova stagione della Società dei Concerti di Trieste: grande musica e grandi interpreti!

GRAZIE DEREK HAN!

90° STAGIONE DELLA SOCIETÀ DEI CONCERTI TRIESTE

14 PROPOSTE CONCERTISTICHE E NUMEROSI ALTRI APPUNTAMENTI SPECIALI, SENZA DIMENTICARE GLI EVENTI REALIZZATI DURANTE LA PRIMAVERA – ESTATE 2021

TRIESTE, 15 settembre 2021 – Grazie Derek Han! È questo il motto che la Società dei Concerti Trieste propone per la sua 90^ Stagione Concertistica – realizzata dalla SdC anche grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e di privati – che propone a partire da lunedì 8 novembre ben 14 concerti con una proposta artistica di assoluta eccellenza, costellata di artisti di grande fama. Fabio Biondi e il complesso Europa Galante, a cui spettano l’apertura della 90^ stagione l’8 novembre al Teatro Verdi di Trieste, Angela Hewitt, Viktoria Mullova e Misha Mullov-Abbado, Dorothee Oberlinger, Hsin-Yun Hyang, Ramin Bahrami e Massimo Mercelli, il premio “Tchaikovsky” 2019 Zlatomir Fung, Pavel Kaspar e il Quartetto Prazak, il Wiener Klaviertrio, il Quartetto Esmè, l’EsTrio, Filippo Gamba, Jan Lisiecki e molti altri, sono tutti chiamati a celebrare un importante Anniversario, corollato da eventi speciali e rassegne musicali.

La Società dei Concerti Trieste con la Stagione 2021/2022 guarda con coraggio e determinazione al futuro, ancorchè il COVID19 continui a condizionare pesantemente l’organizzazione delle attività artistiche, con un forte sentimento di riconoscenza e gratitudine al suo compianto Direttore artistico, M° Derek Han, vittima anch’egli della devastante pandemia, che prima della sua improvvisa scomparsa aveva già delineato le linee guida della Stagione, ricchissima di grandi protagonisti ospiti tutti i lunedì alle 20.30 al Teatro Verdi di Trieste, con un appuntamento anche al Teatro Rossetti.

«Grazie Derek Han!» – Così il Presidente della Società dei Concerti, avv. Piero Lugnani, esordisce ricordando con commozione il Direttore Artistico che per 20 mesi ha legato il suo nome e dedicato il suo instancabile operato alla Società dei Concerti ed alla Città di Trieste, realtà che conosceva benissimo e amava profondamente, nella prospettiva di una loro sempre maggiore visibilità internazionale. – «Grazie per aver affrontato assieme con entusiasmo e vera passione, percorsi e nuove strade che ci hanno consentito di ricevere il plauso del pubblico. Grazie per i percorsi chiaramente indicati o anche solo vagamente tracciati, per le infinite relazioni personali allacciate in questi 20 mesi di ininterrotto lavoro che ci consentono ora di guardare con ottimismo al futuro della nostra Società. Grazie ancora a nome di tutti gli appassionati della Buona Musica per averci consentito e consentirci in futuro di coltivare ai massimi livelli il suo ascolto in itinerari affascinanti. Il cammino intrapreso insieme non si è interrotto e continua. Le sue strade, i suoi percorsi, i suoi itinerari le sue indicazioni trovano simbolica rappresentazione nella grafica del cartellone della 90° Stagione ricca di linee musicali, raffigurate in pentagrammi che convergono al centro a ricondurre la nostra attenzione all’importante Anniversario che siamo prossimi a celebrare con passione, rosso fuoco, per la Musica».

«La 90° Stagione – prosegue il Presidente della Società dei Concerti Trieste – si apre dopo la proposta di 3 spettacoli in “streaming”, dei quali uno, “FantaC”, realizzato in prima mondiale tra New York, Lugano e Trieste nell’ambito della rassegna nazionale “Silenzio in sala a tempo di musica” del Comitato Amur, del quale la Società dei Concerti è cofondatrice, che hanno avuto complessivamente 3.500 visualizzazioni e di 14 concerti realizzati dal vivo ed in presenza di pubblico dal 27 maggio ad oggi con l’accelerata ripresa della 89° Stagione che proseguirà sino al 25 ottobre e di eventi collaterali che hanno visto la partecipazione “sul posto” di oltre 1.900 spettatori. Concerti organizzati – oltreché per onorare l’impegno della Società dei Concerti nei confronti dei propri soci – a sostegno della macchina lavorativa dello spettacolo (125 artisti -140 tra presenze di tecnici, addetti e indotto) pesantemente colpita dalla pandemia.

Tre gli appuntamenti della ripresa della 89° Stagione già realizzati presso la consueta sede del Teatro Lirico Giuseppe Verdi, quattro a Portopiccolo Sistiana con la rassegna “Falesie in Musica” con artisti di fama internazionale tra i quali Salvatore Accardo e l’Orchestra da Camera Italiana, i finalisti del Premio Pianistico Internazionale Antonio Mormone, il jazzista Kevin Hays e il Duo Martin Pantaleev e Nikolas Milo), due in coorganizzazione con il Comune di Trieste nell’ambito di TriesteEstate, il concerto sinfonico della FIL – Orchestra Filarmonica di Milano diretta dal M° Marco Seco e l’Itinerario Dantesco con il mezzo-soprano Manuela Custer, il pianista Raffaele Cortesi e il quartetto Dafne), uno in collaborazione con il Comune di Duino Aurisina, due per il Comitato Amur nell’ambito della rassegna “Musica con Vista” al Castello di Buttrio (UD) e a Palazzo Lantieri (GO), oltre che i due “Concerti al Chiaro di Luna” in collaborazione con il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare (con una prima esecuzione in tempi moderni delle canzoni da battello dedicate a Massimiliano d’Asburgo conservate nella Biblioteca del Castello). Un gran risultato considerando anche la limitazione dei posti imposti dalle norme anti-Covid. Senza contare che il sito della Società dei Concerti ha avuto in questi mesi quasi 31.000 visualizzazioni, effettuate da 20.000 persone, rendendolo il mezzo d’informazione per eccellenza della SdC. Risultato significativo per una realtà che compie 90 anni ma che si è adeguata ai tempi e agli strumenti di oggi. E se siamo una delle realtà più longeve questo è anche merito dei nostri soci che anche quest’anno, più che mai, ci hanno dimostrato grande affetto e fiducia, e ci sostengono: già in molti infatti si sono tesserati e a loro va il mio grazie più sentito e sincero».

LA STAGIONE 2021-2022

Tre i percorsi principali della 90° Stagione individuati dal M° Derek Han. Il primo vede una particolare attenzione al mondo femminile con una marcata presenza di prestigiose artiste: il 31 gennaio la “virtuosa” Dorothee Oberlinger, musicista di fama mondiale del flauto dolce (Opus Klassik Prize 2020 – Instrumentalistin des Jahres 2020) che si esibirà con il complesso de I Sonatori de la Gioiosa Marca proponendo al pubblico della Società dei Concerti il programma del recentissimo CD “NIGHT MUSIC” destinatario del premio ICMA Award 2020; le “tre grandi amiche” dell’EsTrio, il 14 marzo, con il programma “Mademoiselle Boulanger” che punta i riflettori sulle due sorelle musiciste, compositrici e didatte di famosi compositori; le quattro “giovani” ma già affermate musiciste coreane del Quartetto Esmé, il 28 febbraio; la “dama del pianoforte” Angela Hewitt, il 21 marzo; Vicktoria Mullova in dialogo musicale con il figlio Misha Mullov-Abbado, il 28 marzo; la “fuoriclasse” violista Hsin-Yun Hyang con il corpo di ballo composto dalle “giovanissime” ballerine dell’Ashkenazy Ballet di Lugano che riproporrà il 9 maggio finalmente dal vivo al Rossetti lo spettacolo “FantaC” in omaggio al M° Derek Han che è stato suo principale artefice e promotore.

Altro percorso è quello dell’attenzione filologica al Barocco ed al Classicismo proposti, oltre che dalla Oberlinger con I Sonatori de la Gioiosa Marca, dal violino barocco di Fabio Biondi con componenti de L’Europa Galante in un itinerario cameristico Boccheriniano proposto in apertura di Stagione l’8 novembre; da Giuliano Carmignola al violino barocco con Riccardo Doni al clavicembalo con un viaggio in Italia tra i virtuosi e violinisti del 18° secolo, lunedì 10 gennaio.

Il terzo, infine, da individuare all’interno della Stagione è la proposta di concerti dedicati ad un solo compositore: come già detto Boccherini con Fabio Biondi e l’Europa Galante, Dvoràk con il Quartetto Prazak  e il pianista Pavel Kaspar, il 29 novembre, Beethoven con il pianista Filippo Gamba che prosegue nell’integrale delle sonate giunta al penultimo appuntamento il 24 gennaio, Schubert con il Wiener Klaviertrio il 14 febbraio, Bach con il pianoforte di Ramin Bahrami e il flauto di Massimo Mercelli l’11 aprile, Chopin con Jan Lisiecki, in chiusura di stagione, il 23 maggio.

Non va trascurata l’attenzione dedicata all’eccellenza artistica di tutti gli interpreti tra i quali va ricordata anche la presenza del formidabile violoncellista Zlatomir Fung (1° premio Concorso “Tchaikovsky” 2019) con il pianista Richard Fu, il 13 dicembre.

EVENTI COLLATERALI

La Società dei Concerti Trieste ormai da anni programma concerti ed eventi che arricchiscono la programmazione in Stagione. Tra gli eventi programmati nell’autunno – inverno del 2021 è prevista una mini rassegna, realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dislocata tra San Dorligo della Valle (Ts), Gradisca (Go) e Budoia (Pn). Intitolata “In viaggio per Salisburgo”, questa iniziativa vede la collaborazione dell’associazione Lumen Harmonicum, struttura di produzione artistica per la valorizzazione di partiture teatral-musicali, presieduta dal violoncellista Massimo Favento. Si tratta di un viaggio musicale ed epistolare – su musiche di Carl Stamitz, Domenico Fischietti, Johann B. Wendling, Wolfgang Amadeus Mozart e Giuseppe Cervellini e alcuni testi di Massimo Favento – che vede in viaggio per le terre della nostra regione l’abate Giuseppe Cervellini, musicista anche lui, diretto verso la Salisburgo mozartiana dell’Arcivescovo Colloredo.

Tra i progetti in collaborazione con Lumen Harmonicum anche due concerti incentrati su Guido Cimoso con il suo “Dittico triestino – Grande Studio Allegorico Fantastico Musicale ” (Il Divino Musicale e L’umano Borghese) che si terranno a Palazzo Vivante il 14 e il 28 ottobre.

Appuntamento anche con “L’Impresario delle Canarie” di Domenico Sarro, operina barocca ospite della SdC alla Sala Bartoli del Teatro Rossetti, il 16 ottobre. Due i giovani interpreti, Martina Barreca e Niccolò Porcedda, per questo spettacolo barocco “pop” giovane e colorato, una produzione Barocco Europeo per il festival MusicAntica, realizzato da un’idea di Donatella Busetto, direttrice artistica della manifestazione. Il progetto è supportato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Fondazione Friuli e dal Comune di Sacile, in partnership con l’Accademia di Belle Arti di Venezia con gli allievi della Scuola di Scenografia e Scenotecnica, La partiture sarà eseguita dal Cenacolo Musicale composto da Giacomo Catana e Mauro Spinazzè, violini, Alessandra Di Vincenzo, viola, Massimo Raccanelli, violoncello, Mauro Zavagno, violone e Donatella Busetto, cembalo e concertazione.

Infine, a dicembre, anche quest’anno, dopo il successo delle passate edizioni la Società dei Concerti Trieste riproporrà il Concerto di Natale al Castello di Miramare, il 16 dicembre 2021. Tra gli appuntamenti, compatibilmente con l’andamento della pandemia, ci sarà anche un concerto con una particolare attenzione al sociale all’ITIS di Trieste.

QUOTA ASSOCIATIVA E ABBONAMENTI

I soci 2020/21 possono rinnovare il tesseramento fino al 24 settembre mentre i soci 2019/2020 hanno diritto di prelazione fino al 15 ottobre. Dal 18 ottobre fino all’inizio della Stagione è possibile aderire alla Società dei Concerti Trieste, attraverso la quota associativa di soli 25 euro e l’acquisto dell’abbonamento. La tessera, unitamente all’abbonamento, permetterà l’accesso a tutti i 14 concerti in calendario. I possessori della tessera possono usufruire di biglietti ridotti per i concerti straordinari e le diverse rassegne, oltre alla stagione, e godono di uno sconto del 20% su tutte le strutture Star Hotel d’Italia e il 10% di sconto presso il Caffè degli Specchi, Caffè Tommaseo e La Bomboniera (consumazione al tavolo e per asporto). Tutte le promozioni sono disponibili sul sito. Per gli under 27 l’abbonamento ha un prezzo speciale di 30 euro per il loggione. Inoltre, chi porta un nuovo associato avrà uno sconto sull’abbonamento così come lo avrà l’associato suggerito.

Per il Tesseramento per l’anno sociale 2021/2022 e la sottoscrizione degli Abbonamenti alla Stagione Concertistica 90 è a disposizione presso la Segreteria SdC in sede in Piazzetta Santa Lucia, solo su appuntamento. Per prenotare un appuntamento: tel. +39 040 362408, info@societadeiconcerti.net.

La Società dei Concerti è ente promotore accreditato per il riconoscimento dell’Art Bonus Regione FVG, l’incentivo fiscale che consente un credito d’imposta a chi effettua erogazioni liberali per progetti di promozione e organizzazione di attività culturali e di valorizzazione del patrimonio culturale.

La Stagione 2021-2022 è realizzata grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, al sostegno di tutti i Soci, al partenariato con la Fondazione Teatro Lirico G. Verdi e il Teatro Rossetti Teatro Stabile.

STAGIONE CONCERTISTICA 90
Anno Sociale XC | 2021/2022



Concerto N° 1473 | 1° concerto della Stagione
Lunedì 8 novembre 2021, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”
Fabio Biondi, violino e direttore
e componenti Europa Galante

Musiche di Boccherini

Concerto N° 1474 | 2° concerto della Stagione

Lunedì 29 novembre 2021, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Quartetto Prazak

Pavel Kaspar, pianoforte

Musiche di Dvořák

Concerto N° 1475 | 3° concerto della Stagione

Lunedì 13 dicembre 2021, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Zlatomir Fung, violoncello

Richard Fu, pianoforte

Musiche di Popper, Schubert, Salonen, Šostakóvič

Concerto N° 1476 | 4° concerto della Stagione

Lunedì 10 gennaio 2022, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Giuliano Carmignola, violino barocco

Riccardo Doni, clavicembalo

“Rigore e Fantasia – Viaggi in Italia tra i virtuosi e violinisti del 18° secolo” musiche di Corelli, Locatelli, Vivaldi, Porpora, Veracini, Tartini.

Concerto N° 1477 | 5° concerto della Stagione

Lunedì 24 gennaio 2022, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Filippo Gamba, pianoforte

Musiche di Beethoven


Concerto N° 1478
| 6° concerto della Stagione

Lunedì 31 gennaio 2022, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Dorothee Oberlinger, flauto

Sonatori de la Giocosa Marca

Musiche di Vivaldi, Gerardo, Vallet/van Eyck/Jones, van Eyck, Gerardo, Vivaldi/de Chédeville, Boccherini, Mangiocavallo

Concerto N° 1479 | 7° concerto della Stagione

Lunedì 14 febbraio 2022, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Wiener Klaviertrio

Musiche di Schubert

Concerto N° 1480 | 8° concerto della Stagione

Lunedì 28 febbraio 2022, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Quartetto Esmè

Musiche di Haydn, Kornogold, Čajkovskij

Concerto N° 1481 | 9° concerto della Stagione

Lunedì 28 febbraio 2022, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

EsTrio, trio pianoforte e archi

Musiche di Boulanger, Gershwin/Heifetz, Piazzolla, Bernstein

Concerto N° 1482 | 10° concerto della Stagione

Lunedì 21 marzo 2022, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Angela Hewitt, pianoforte

Musiche di Bach, Mozart, Chabrier

Concerto N° 1483 | 11° concerto della Stagione

Lunedì 28 marzo 2022, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Vicktoria Mullova, violino

Misha Mullov Abbado, contrabbasso

Musiche di Mullov-Abbado, Chanoch, Bach, Prokofiev, Jobim, Lenine & Falcaō, De Freitas, McLaughlin, Schumman, de Abreu

Concerto N° 1484 | 12° concerto della Stagione

Lunedì 11 aprile 2022, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Ramin Bahrami, pianoforte

Massimo Mercelli, flauto

Musiche di Bach – “Best of Bach”

Concerto N° 1485 | 13° concerto della Stagione

Lunedì 9 maggio 2022, ore 20:30

Teatro Politeama “Il Rossetti”

Hsin-Yun Hyang, viola

Ashkenazy Ballet, corpo di ballo

Musiche di Bach, Ligeti, Hindemith, Vieuxtemps, Knox, Tower, Bunch – “FantaC”

Concerto N° 1486 | 14° concerto della Stagione

Lunedì 23 maggio 2022, ore 20:30

Teatro Lirico “G. Verdi”

Jan Lisiecki, pianoforte

Musiche di Chopin

Qualche novità dal Teatro Verdi di Trieste.

Come previsto, arrivano le prime novità dal teatro triestino e riguardano l’organico, dal Sovrintendente al Maestro del coro. Ai (quasi) nuovi arrivati i migliori auguri di buon lavoro!
Domani, invece, ci sarà la conferenza stampa di presentazione della stagione della Società dei concerti.


La Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste rende noto che nel consiglio di indirizzo riunito ieri, alla presenza del presidente della Fondazione, sono state accolte le dimissioni dell’attuale Sovrintendente Stefano Pace e tra le candidature pervenute è stato individuato il nome di Giuliano Polo, da sottoporre al Ministero della Cultura. 

Polo, triestino, è stato docente al Conservatorio di musica “Giuseppe Tartini“ e professore d’orchestra alla Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste, dove ha ricoperto anche il ruolo di vice-direttore degli Affari Generali e di direttore degli Affari Generali.  È stato nel consiglio di amministrazione dell’Associazione Teatro Pordenone, e poi direttore prima del personale e degli affari legali e successivamente dagli affari generali e rapporti istituzionali della Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia. All’Associazione Teatro Di Roma è stato consulente in materia di organizzazione del lavoro.​

Paolo Longo è il nuovo Maestro del Coro della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi. Dopo una collaborazione decennale con il Teatro Verdi come Maestro collaboratore, nel 1998 si trasferisce in Francia dove ricopre l’incarico di Chef de Chant e Chef assistant all’Opéra National de Lyon, al Théâtre du Châtelet ed al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi. 
Nel corso della sua carriera ha avuto mod​o di assistere e collaborare con direttori d’orchestra quali R. Abbado, P. Boulez, B. Campanella, W. Christie, V. Fedoseyev, J.E. Gardiner, G. Gavazzeni, D. Harding, B. Kontarsky, G. Korsten, P. Maag, K. Nagano, S. Ozawa, M. Plasson, G. Prêtre, D. Robertson, E.P. Salonen, N. Santi, compositori come B. Bettinelli, A. Clementi, A. Corghi, Tan Dun, P. Dusapin, H.W. Henze, M. Levinas, G. Manzoni, G. Morricone, F. Pennisi, e molti altri.
Ha diretto numerosi concerti e produzioni d’opera in Francia, Italia, Svizzera, Grecia, Croazia, Ungheria, Uzbekistan, ed ha registrato per le etichette Rainbow Classics, Tactus, Phoenix Classics, Chromas, Taukay. Strenuo sostenitore del repertorio contemporaneo, ha diretto e curato le prime esecuzioni di più di 150 brani di svariati compositori italiani e stranieri. 
Compositore egli stesso, ha ricevuto più di 30 premi in importanti concorsi internazionali (Concorso Grieg di Oslo, Prix Reine Marie José a Ginevra, ISCM a Miami, Renée B. Fisher a New Haven, Premio Bucchi a Roma, Académie de Lutèce a Parigi, Salvatore Martirano a Chicago…); la sua musica viene eseguita e radiodiffusa internazionalmente, ed è stata oggetto di seminari e stage d’approfondimento in vari Paesi.  Nel 2007 viene nominato Direttore musicale di palcoscenico al Teatro Verdi di Trieste, per il quale ha diretto diversi concerti dedicati alla musica del Novecento e contemporanea, nonché alcune produzioni d’opera e di balletto.

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