Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Archivi Categorie: Festival Operetta

Recensione semiseria del Paese del sorriso di Franz Lehár al Teatro Verdi di Trieste.

Finalmente è tornata a Trieste l’operetta, appunto il Paese del sorriso di Franz Lehár. Come dicevo nel post precedente non è il caso di parlare di “festival”, ma semmai di un auspicio per un ritorno della manifestazione in un prossimo futuro. Un augurio che però vista la situazione economica contingente – non so voi, ma io non riesco a essere ottimista per gli anni a venire – potrebbe restare tale, un po’ come quando si augura stammi bene a un amico malato gravemente. Ok, vedo che vi state esercitando in inquietanti gesti apotropaici (smile).
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Il paese del sorriso di Franz Lehár al Teatro Verdi di Trieste. Uno sguardo sulla “piccola lirica”

In occasione del prossimo appuntamento al Teatro Verdi con l’operetta – non me la sento di definirlo “festival”, trattandosi di un solo titolo, per quanto siano previste sei repliche – ospito un intervento di Gianni Gori, ben noto a tutti noi triestini (e non solo) per le sue qualità di scrittore, critico musicale e uomo di cultura in generale.
Gianni Gori, che mi onora della sua stima, nel suo articolo parla del Paese del sorriso e di operetta, certo, ma soprattutto fotografa un momento storico con la lucidità e la leggerezza che gli è consueta.

Gianni Gori

Gianni Gori

Buona lettura a tutti e a rileggerci per la recensione dello spettacolo. Leggi il resto dell’articolo

Recensione abbastanza seria dell’Opera da tre soldi al Festival dell’Operetta di Trieste.

A Trieste mancano i soldini per organizzare eventi culturali di rilievo, a Napoli, evidentemente, no.
Qui siamo messi più o meno come Massimo Ranieri in questa foto:

Massimo Ranieri.

E così dopo le prime due tappe, dagli esiti artistici complessivi non straordinari, il Festival dell’Operetta di Trieste rialza la testa ospitando una produzione teatrale di alto livello e cioè la celeberrima Opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper) di Bertolt Brecht e Kurt Weill. Sono più di venti artisti in scena, non può certo costare poco. Leggi il resto dell’articolo

Recensione semiseria di “Una notte a Venezia” e “Metamorfosi di una gatta” al Festival dell’Operetta a Trieste.

Daniela Mazzucato.

Il Festival dell’Operetta è per Trieste una felice e radicata tradizione, importante oltre che come proposta culturale anche come biglietto da visita per una città che vede nel turismo una potenzialità ancora inespressa. Potenzialità sulla quale, peraltro, io nutro da sempre forti dubbi perché non mi pare che la mia città possa offrire poi tanto al visitatore esterno. Ho sempre pensato che “Trieste città turistica” suoni come uno dei tanti slogan finalizzati a elemosinare qualche soldino che poi va a finire in non so quali tasche. Non le mie, di questo ho assoluta certezza. Leggi il resto dell’articolo

Festival dell’Operetta al via a Trieste.

Parte martedì prossimo 12 luglio il 42° Festival Internazionale dell’Operetta.
Il vernissage avrà luogo, nientemeno, che al Castello di San Giusto dove il Festival vide le prime rappresentazioni negli anni 50 del secolo scorso, e credo sia la notizia più rilevante perché il recupero di questo spazio è veramente importante.
Venerdì scorso al Ridotto del Teatro Verdi si è tenuto un incontro con gli artisti, presente anche il Sovrintendente Antonio Calenda.

Antonio Calenda.

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L’Oro del Reno perduto.

In realtà, dopo l’Ernani di Bologna, mi perdo anche il Rheingold alla Fenice di Venezia, purtroppo.
Le condizioni della mia schiena non mi consentono di affrontare con qualche speranza di sopravvivere le sette ore (tra treno e teatro) che sarebbero necessarie.
Questo Rheingold, peraltro, è nato sotto una cattiva stella per vari motivi.
Jayne Casselman nella scena finale di Götterdämmerung alla Fenice di Venezia.
Avrebbe dovuto essere l’ultimo atto dello spettacolare Ring con la regia di Robert Carsen (qui sopra una delle immagini che scattai a rischio della vita in occasione del Crepuscolo), ma già mesi fa il sovrintendente della Fenice aveva dovuto avvertire, mestamente, che l’opera sarebbe stata eseguita in forma di concerto perché non c’erano più risorse finanziarie, causa i soliti lungimiranti tagli al FUS.

Inoltre, solo pochi giorni fa il direttore designato, il grandissimo Jeffrey Tate, è stato costretto al forfait per ragioni di salute (auguri, Maestro!).
Nel frattempo ci stiamo avvicinando all’esordio del Festival dell’Operetta di quest’anno, previsto per il 12 luglio nel restaurato Castello di San Giusto.
Vi allego quindi un pieghevole in formato pdf in cui potrete trovare tutte le informazioni in merito.

Operetta 2011 Pieghevole

Se qualcuno passa da Trieste mi faccia sapere, così magari ci prendiamo un antidolorifico insieme (strasmile).

Prossimi appuntamenti a Trieste: dittico The Medium/Gianni Schicchi e presentazione del Festival dell’Operetta.

La prossima settimana pubblicherò la seconda parte dell’approfondimento sull’Ernani di Giuseppe Verdi, nel frattempo torno all’attualità, triestina, in questo caso. Leggi il resto dell’articolo

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