Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Divulgazione semiseria dell’opera lirica: Così Fan Tutte a Parma.

Con il Così Fan Tutte ( ossia la scuola degli amanti) al Regio di Parma, si è probabilmente conclusa per questo marzo la mia peregrinazione attraverso i teatri lirici italiani.
Oddio, volendo c’è pur sempre un noto barbaro a Verona, ma non so se ce la faccio ad essere presente.
Parma, già l’ho scritto una volta, è una città molto bella ma, soprattutto, è ambiente a misura di melomane: purtroppo è stridente il contrasto tra l’età media degli spettatori a Trieste, che si misura normalmente con il Carbonio14, e il pubblico autoctono del Regio (qui un’immagine del Palco reale), dove sono presenti molti appassionati giovani. Meglio per Parma e per l’opera, in generale.
Sì, lo so che io alzavo la media, quindi si evitino battutacce, grazie. (smile)
Così Fan Tutte è un’opera sulla quale si potrebbero spendere molte parole, in questa sede è sufficiente segnalare che si tratta del lavoro straordinario di un genio assoluto, Mozart, supportato dall’eccellente librettista (definizione quanto mai limitativa) Da Ponte.
Dramma giocoso in due atti, il primo più scanzonato, leggero, il secondo più riflessivo, nel quale i personaggi sono costretti a confrontarsi con le proprie contraddizioni.
Siccome, anche recentemente, ho spesso sparato sulle regie d’opera, è giusto sottolineare il bel lavoro di Adrian Noble (ripreso da Elsa Rooke) per quest’allestimento mozartiano.
Una regia giovane, innovativa, anche un po’ ardita, ma rispettosa della musica e delle esigenze degli artisti.
Descriverla è esercizio ozioso: diciamo che questa foto, per quanto scioccante, rende bene l’idea.
La compagnia di canto è stata all’altezza, la regia pure, chi può fare da bersaglio?
Il direttore, ovvio.
La concertazione di Marco Zambelli, che ha sostituito Attilio Cremonesi, non mi è piaciuta per nulla. Pesante, schizofrenica, soporifera e con seri problemi di comunicazione col palco e l’orchestra, che, comunque, non ha palesato un grandissimo feeling con le dinamiche musicali mozartiane, bisogna dirlo.
Molti gli attacchi imprecisi e le sonorità eccessive, mentre Mozart pretende un accompagnamento lieve, quasi un tappeto floreale per le voci dei cantanti.
Discutibile, ma solo per la dizione approssimativa, la Despina di Stefanie Irányi, che ha cantato discretamente e risolto bene il personaggio, senza cadere in trucchetti interpretativi di cattivo gusto.
Molto bravo Andrea Concetti nei panni di Don Alfonso, motore della commediola degli equivoci di Da Ponte: grande presenza scenica, voce sicura e timbrata, recitazione misurata e sobria, ma molto efficace.
Le due sorelline Dorabella e Fiordiligi erano Serena Gamberoni e Irina Lungu: entrambe spigliate e simpatiche, hanno connotato piacevolmente di gioventù ed un po’ di follia i rispettivi personaggi.
Applausi a scena aperta per entrambe, in particolare dopo il “Come scoglio” della Lungu.
Bravissimo anche Alex Esposito, ottimo Guglielmo, dalla voce scura e corposa, ma sempre morbida e di pregevole gusto.
Per la prima volta ho sentito dal vivo Francesco Meli, giovane ma già affermato tenore, che nelle ultime uscite mi era parso in difficoltà sin dai primi acuti. Il suo Ferrando è risultato convincente sotto ogni aspetto: curatissimi i recitativi, dizione molto buona, accento pertinente.
L’aria “Un’aura amorosa” è stata cantata molto bene, con ampia dovizia di colori e nuances interpretative. La voce è bellissima, calda, maschia, (odio i tenori mozartiani cicisbei) e la ricchezza d’armonici la rende sensuale ed accattivante. Ho notato, ma proprio volendo cercare il pelo nell’uovo, qualche incertezza negli attacchi, ma il direttore, dal gesto molto confuso, potrebbe avere qualche responsabilità, in questo senso.
Alla fine, applausi per tutti, più marcati per Meli.
Il vero finale, per me, si è svolto in un noto ristorante del luogo, dove ho ingurgitato una quantità industriale d’affettati misti, accompagnati da torta fritta e un migliaio di tortelli alle erbe conditi con burro fuso, salvia e parmigiano. Poi, non pago, ho demolito una mattonata di crostata di frutta.
Vabbè, transeat.
Buona settimana a tutti.

29 risposte a “Divulgazione semiseria dell’opera lirica: Così Fan Tutte a Parma.

  1. Moher66 25 marzo 2008 alle 10:35 am

    Dalle poche immagini, la regia io, da vera incompetente, l’avrei giudicata MOLTO ardita, ma solo tu puoi dirci quante regie di questo genere riscontri nelle tue peregrinazioni.
    Invidio i tuoi commenti tecnici così dettagliati, fino a cogliere le più lievi sfumature.
    Invidio dico la verità, anche la scorpacciata finale di tortelli alle erbe e quant’altro…
    🙂
    Ciao Elena

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  2. Moher66 25 marzo 2008 alle 10:35 am

    Dalle poche immagini, la regia io, da vera incompetente, l’avrei giudicata MOLTO ardita, ma solo tu puoi dirci quante regie di questo genere riscontri nelle tue peregrinazioni.
    Invidio i tuoi commenti tecnici così dettagliati, fino a cogliere le più lievi sfumature.
    Invidio dico la verità, anche la scorpacciata finale di tortelli alle erbe e quant’altro…
    🙂
    Ciao Elena

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  3. amfortas 25 marzo 2008 alle 11:12 am

    Elena, i commenti tecnici dettagliati sono altri, credimi.
    Qui si tratta solo di far capire se, a mio parere sindacabilissimo, un artista ha cantato male o bene.
    È divulgazione semiseria, appunto 🙂
    Ciao!

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  4. amfortas 25 marzo 2008 alle 11:12 am

    Elena, i commenti tecnici dettagliati sono altri, credimi.
    Qui si tratta solo di far capire se, a mio parere sindacabilissimo, un artista ha cantato male o bene.
    È divulgazione semiseria, appunto 🙂
    Ciao!

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  5. utente anonimo 25 marzo 2008 alle 12:07 PM

    Una Pasqua serena, che è già moltissimo. Bene!
    E noi qui, sotto il diluvio universale a ingurgitare cioccolata e pasta panna e salsiccia. Certo però i tortelli burro e salvia…
    Torno dopo, vado a fare uno spuntino pre-pranzo.

    L’allargantesi Margot -_-

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  6. utente anonimo 25 marzo 2008 alle 12:07 PM

    Una Pasqua serena, che è già moltissimo. Bene!
    E noi qui, sotto il diluvio universale a ingurgitare cioccolata e pasta panna e salsiccia. Certo però i tortelli burro e salvia…
    Torno dopo, vado a fare uno spuntino pre-pranzo.

    L’allargantesi Margot -_-

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  7. Princy60 25 marzo 2008 alle 12:42 PM

    Mozart e tortelli? Abbinamento felicissimo! ;-)***

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  8. daland 25 marzo 2008 alle 2:11 PM

    Hai scritto: Dorabella e Fiordiligi “spigliate”… intendevi “spogliate”, vero?

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  9. amfortas 25 marzo 2008 alle 3:27 PM

    margie, ma tu mandi come un uccellino! Fai CIOP CIOP su! (prrrrrr)
    Marina, davvero! Ma ho esagerato davvero, questa volta 🙂
    Daland ti dirò, almeno in questo caso erano due belle ragazze! Ho ricordi più inquietanti, di cantanti discinte…

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  10. amfortas 25 marzo 2008 alle 3:27 PM

    margie, ma tu mandi come un uccellino! Fai CIOP CIOP su! (prrrrrr)
    Marina, davvero! Ma ho esagerato davvero, questa volta 🙂
    Daland ti dirò, almeno in questo caso erano due belle ragazze! Ho ricordi più inquietanti, di cantanti discinte…

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  11. ivyphoenix 25 marzo 2008 alle 7:29 PM

    insomma una bella e felice trasferta!
    hai visto che tempo oggi? prima neve a fiocconi simil bambagia e poi sole da primule.. che roba…
    uhm… Certo che noi due andiamo a teatro per spettacoli ben diversi… io lunedì prossimo, serata al Rossetti, ma per i cori dei licei triestini 😉
    ciauuuu

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  12. ivyphoenix 25 marzo 2008 alle 7:29 PM

    insomma una bella e felice trasferta!
    hai visto che tempo oggi? prima neve a fiocconi simil bambagia e poi sole da primule.. che roba…
    uhm… Certo che noi due andiamo a teatro per spettacoli ben diversi… io lunedì prossimo, serata al Rossetti, ma per i cori dei licei triestini 😉
    ciauuuu

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  13. utente anonimo 25 marzo 2008 alle 9:06 PM

    da Giuliano:
    Concetti era anche con Abbado a Ferrara, è molto bravo. (non c’ero, ma Solimano mi ha prestato il VHS).
    Lì la Mazzuccato era splendida, come Despina: un ruolo difficile.
    PS: mia mamma è di Parma, i tortelli d’erbette li mangio da una vita…

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  14. utente anonimo 25 marzo 2008 alle 9:06 PM

    da Giuliano:
    Concetti era anche con Abbado a Ferrara, è molto bravo. (non c’ero, ma Solimano mi ha prestato il VHS).
    Lì la Mazzuccato era splendida, come Despina: un ruolo difficile.
    PS: mia mamma è di Parma, i tortelli d’erbette li mangio da una vita…

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  15. utente anonimo 25 marzo 2008 alle 10:28 PM

    L’opera citata non faceva da commento sonoro ad un film di Tinto Brass?
    Ciao dal polpo

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  16. utente anonimo 25 marzo 2008 alle 10:28 PM

    L’opera citata non faceva da commento sonoro ad un film di Tinto Brass?
    Ciao dal polpo

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  17. amfortas 26 marzo 2008 alle 8:37 am

    ivy, la bimba si esibisce eh? 🙂
    Giuliano la Daniela è una Artista vera, e quel Così che citi piace tanto anche a me (ah, la Antonacci…)
    Octopus, non ho idea, francamente, ma potrebbe essere benissimo.

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  18. amfortas 26 marzo 2008 alle 8:37 am

    ivy, la bimba si esibisce eh? 🙂
    Giuliano la Daniela è una Artista vera, e quel Così che citi piace tanto anche a me (ah, la Antonacci…)
    Octopus, non ho idea, francamente, ma potrebbe essere benissimo.

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  19. utente anonimo 26 marzo 2008 alle 10:38 am

    Firmata petizione
    il polpo

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  20. utente anonimo 26 marzo 2008 alle 10:38 am

    Firmata petizione
    il polpo

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  21. amfortas 26 marzo 2008 alle 7:01 PM

    octopus, ben fatto!
    Chi fosse interessato…vada QUI.

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  22. amfortas 26 marzo 2008 alle 7:01 PM

    octopus, ben fatto!
    Chi fosse interessato…vada QUI.

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  23. utente anonimo 27 marzo 2008 alle 12:02 am

    Ciao, torno oggi dalla montagna e vedo che mi hai invitato a raccontare le cose che mi piacciono. Quale onore, grazie, ma purtroppo mi manca del tutto l’ispirazione.
    Piuttosto, avendo assistito ad una intervista televisiva di Manuela Arcuri in quel di Parma, Teatro Regio, mi chiedo se per caso fosse seduta accanto a te.
    baci, filo

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  24. utente anonimo 27 marzo 2008 alle 12:02 am

    Ciao, torno oggi dalla montagna e vedo che mi hai invitato a raccontare le cose che mi piacciono. Quale onore, grazie, ma purtroppo mi manca del tutto l’ispirazione.
    Piuttosto, avendo assistito ad una intervista televisiva di Manuela Arcuri in quel di Parma, Teatro Regio, mi chiedo se per caso fosse seduta accanto a te.
    baci, filo

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  25. amfortas 27 marzo 2008 alle 9:40 am

    Filo, non c’era, almeno vicino a me.
    Forse sarà stata alla prima, di solito le sciaquette amano la mondanità 🙂
    Per il resto non preoccuparti, mica è obbligatorio proseguire un meme!
    Ciao!

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  26. amfortas 27 marzo 2008 alle 9:40 am

    Filo, non c’era, almeno vicino a me.
    Forse sarà stata alla prima, di solito le sciaquette amano la mondanità 🙂
    Per il resto non preoccuparti, mica è obbligatorio proseguire un meme!
    Ciao!

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  27. Pruun 6 aprile 2008 alle 2:22 am

    Ehilà! Ci si rivede alla prossima trasferta! Ciao!

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  28. amfortas 6 aprile 2008 alle 7:32 PM

    Pruun, la mia prossima è il Barbiere alla Fenice il 20 aprile, ma non escludo una puntata a Roma per la Fanciulla last minute.
    Ci sei in quei lidi?
    (attendo notizie da Bologna per la Norma…)

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  29. amfortas 6 aprile 2008 alle 7:32 PM

    Pruun, la mia prossima è il Barbiere alla Fenice il 20 aprile, ma non escludo una puntata a Roma per la Fanciulla last minute.
    Ci sei in quei lidi?
    (attendo notizie da Bologna per la Norma…)

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