Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Archivi Categorie: Bartok

La magia del Quartetto alla Società dei concerti di Trieste: Haydn, Bartók e Beethoven interpretati dai giovani del Quartetto Arod.

Purtroppo frequento meno di quanto vorrei la Società dei concerti di Trieste, che tra l’altro è sempre gentilissima nei miei confronti. Quando trovo il tempo, però, torno sempre contento a casa. Con la musica da camera non si bara, non ci si nasconde: bisogna essere bravi e basta! Leggi il resto dell’articolo

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Recensione semiseria del dittico A hand of Bridge/Il castello del Principe Barbablù al Teatro la Fenice di Venezia: dura, la vita.

Che questo blog invecchi, come il suo tenutario, peraltro, si può arguire anche da alcune circostanze laterali. Per esempio, Giuseppe Palella, del cui lavoro troverete nelle righe a seguire ampio apprezzamento, qualche anno fa commentava qui gli articoli. Ora ne ha fatta di strada, tanto da essere insignito del Premio Abbiati 2018 per i costumi.
Io non vinco mai niente, porca miseria (strasmile). Leggi il resto dell’articolo

Grande concerto a Lubiana con Paavo Järvi. A Trieste ci accontentiamo di Dante.

Dopo la brillante inaugurazione del Festival di venerdì sera, il primo concerto di luglio ha visto protagonisti Paavo Järvi sul podio della Münchner Philharmoniker e il pianista Piotr Anderszewski, impegnati in un programma molto interessante, vario e complessivamente non troppo inflazionato.

LAYOUTFOTOS; BITTE FEINDATEN ANFORDERN Probe der deutschen Kammerphilharmonie Bremen mit Paavo Järvi

Oggi, intanto, in quel di Milano sarà presentata la nuova stagione lirica (e credo anche sinfonica) del Teatro Verdi di Trieste.
Qualcuno potrebbe chiedere “Perché a Milano e non a Trieste?”
Risposta facile: Allianz, diventata main sponsor del Verdi ha deciso così. La presentazione, infatti, avrà luogo in una nuova location della società, al 47esimo piano della Torre Allianz.
Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare.

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