Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Archivi Mensili: giugno 2014

Recensione abbastanza seria di The Rake’s Progress di Igor Stravinskij al Teatro La Fenice di Venezia.

Ovvero Glitter and be Michieletto o la strana storia di Conchita Wurst la Turca. Ma ci arriveremo.
Eurovision Song Contest 2014

Questa volta non mi metto neanche a dissertare sull’orrida Venezia e mi limito a guardare il lato positivo. Il clima da città subtropicale, la spaventosa concentrazione di umanità varia, il fatto che abbia dovuto correre in stazione per non mancare il treno mi hanno fatto perdere qualche chilo e un paio di centimetri di giro vita: ne avevo bisogno, perciò, per una volta Grazie, orrida Venezia (strasmile). Leggi il resto dell’articolo

Recensione semiseria del Paese del sorriso di Franz Lehár al Teatro Verdi di Trieste.

Finalmente è tornata a Trieste l’operetta, appunto il Paese del sorriso di Franz Lehár. Come dicevo nel post precedente non è il caso di parlare di “festival”, ma semmai di un auspicio per un ritorno della manifestazione in un prossimo futuro. Un augurio che però vista la situazione economica contingente – non so voi, ma io non riesco a essere ottimista per gli anni a venire – potrebbe restare tale, un po’ come quando si augura stammi bene a un amico malato gravemente. Ok, vedo che vi state esercitando in inquietanti gesti apotropaici (smile).
2014-06-17 19.32.56

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Il paese del sorriso di Franz Lehár al Teatro Verdi di Trieste. Uno sguardo sulla “piccola lirica”

In occasione del prossimo appuntamento al Teatro Verdi con l’operetta – non me la sento di definirlo “festival”, trattandosi di un solo titolo, per quanto siano previste sei repliche – ospito un intervento di Gianni Gori, ben noto a tutti noi triestini (e non solo) per le sue qualità di scrittore, critico musicale e uomo di cultura in generale.
Gianni Gori, che mi onora della sua stima, nel suo articolo parla del Paese del sorriso e di operetta, certo, ma soprattutto fotografa un momento storico con la lucidità e la leggerezza che gli è consueta.

Gianni Gori

Gianni Gori

Buona lettura a tutti e a rileggerci per la recensione dello spettacolo. Leggi il resto dell’articolo