Di tanti pulpiti.

Dal 2006, episodiche esternazioni sulla musica lirica e amenità varie. Sempre tra il serio e il faceto, naturalmente. #verybullo

Al Festival di Lubiana i concerti si susseguono, anche in chiesa!

violinist Lana Trotovšek seen here at the Swiss Church Covent Garden, 9th December 2020. Commisioned by The Greenwich Trio

Ho avuto già modo di scrivere che il Festival di Lubiana coinvolge tutto il territorio della capitale slovena.
Dopo la serata Mahler in Lubiana, ieri sono tornato nella deliziosa Chiesa di Nostra Signora della Misericordia per un altro concerto intrigante, che prevedeva un mix di pagine musicali di compositori celeberrimi dell’Ottocento (Beethoven e Brahms) e altri due brani del Novecento firmati da autori – almeno a me – meno noti (Hansen e Antheil). Anche in questa occasione il concerto era esaurito, a conferma del seguito che ha il Festival e della felice scelta della programmazione effettuata da Darko Brlek, patron della manifestazione.
Di Thorvald Hansen, artista danese eclettico e trombettista, è stata eseguita la composizione estrema: la Sonata per pianoforte e tromba op. 18 scritta nel 1915, anno della morte.
Il brano è strutturato in tre brevi movimenti in cui la tromba, affidata al solista Rheinhold Friedrich, è sempre protagonista col suo suono lucente e limpido. Nel dialogo col pianoforte, suonato dalla compagna Eriko Takezava, gli impasti sonori sono stati suggestivi ma leggermente penalizzati dall’acustica della sala, che per la sua struttura tende a far riverberare entrambi gli strumenti. Bello, in particolare, l’Andante molto espressivo del secondo movimento.
A seguire la Sonata per pianoforte in do minore nr. 8 di Beethoven (Patetica), interpretata da Eriko Takezava in modo convincente grazie a un approccio tutt’altro che sdolcinato e, anzi, in alcuni passaggi sin troppo rude. Il famoso primo accordo, che dà la tinta al brano, è risuonato tellurico. Nei due movimenti successivi, meno tempestosi e improntati a un sottile lirismo, la solista è stata invece impeccabile sia nel tratteggiare la melodia sia nel dipanare l’esuberante vitalità che chiude il brano.
La prima parte della serata si è conclusa con l’esecuzione della Sonata per tromba e pianoforte di George Antheil, poliedrico compositore americano che scrisse anche famose -negli anni Venti del secolo scorso – colonne sonore per film.
Anche in questo caso l’esecuzione è stata affidata al duo Friedrich/Takezava che ne hanno dato un’interpretazione brillante e adrenalinica grazie al virtuosismo del trombettista, in un brano di sapore jazzistico che sprigiona brio ed energia anche grazie all’uso, nel secondo movimento, della sordina.
Applausi scroscianti per tutti alla fine della prima parte e bis – che francamente non ho riconosciuto – di Rheinhold Friedrich.
Dopo il breve intervallo è stato eseguito il pezzo forte della serata e cioè il Trio in mi bemolle maggiore per violino, corno e pianoforte op. 40 di Brahms, interpretato da Lana Trotovšek (violino), Beata Ilona Barcza (pianoforte) e Andrej Žust (corno).
Pagina musicale di gusto tipicamente romantico, il Trio si caratterizza per la presenza inusuale del corno, il cui suono è però quasi un simbolo del Romanticismo stesso (penso all’Ouverture da Der Freischütz di Weber).
Anche in questo caso devo rilevare come l’acustica della chiesa non abbia favorito l’equilibrio dell’esecuzione, perché il violino – peraltro brillantemente suonato da Lana Trotovšek – spesso è stato coperto dagli altri strumenti o perlomeno così era dal mio posto.
Il brano vive di forti contrasti, più trattenuti e sottotraccia che espliciti, che esprimono un’alternanza di mutevoli sentimenti. Si accavallano nostalgiche melodie che richiamano a una malinconia naturalistica e improvvise aperture se non spensierate, almeno più vivaci. La circostanza è palese nei due movimenti finali, in cui la transizione tra l’Adagio mesto e l’Allegro con brio, entrambi innervati da una forte e vitale pulsione ritmica, è sembrata paradigmatica dell’ispirazione brahmsiana.
L’incedere della musica dà modo a tutti i solisti di esibire con sobrietà il proprio virtuosismo.
Successo pieno, con il pubblico generoso di applausi per tutti.

ViolinoLana Trotovšek
CornoAndrej Žust
TrombaRheinhold Friedrich
PianoforteEriko Takezava
PianoforteBeata Ilona Barcza
  
Thorvald HansenSonata per pianoforte e tromba op. 18
George AntheilSonata per tromba e pianoforte
Ludwig van BeethovenSonata per pianoforte in do minore nr. 8
Johannes BrahmsTrio in mi bemolle maggiore per violino, corno e pianoforte op. 40




Lascia un commento